L’ultimo incarico di Governo da me ricoperto è stato quello di Segretario di Stato per la Giustizia, interrotto per le mie dimissioni dall’Esecutivo nel luglio 2012. Ebbene, posso testimoniare che in Tribunale il clima era piuttosto effervescente anche allora, ma il senso dello stato e la dignità personale prevalevano su tutto. Le vicende venivano governate al meglio, salvaguardando sempre l’immagine della Repubblica di San Marino. Perciò vedendo ora dall’esterno lo spettacolo offerto da via dei Tavolucci, c’è da rimanere esterrefatti, increduli e, come sammarinesi, disgustati.
L’ennesima tegola si è abbattuta in questi giorni sul Tribunale. Due giudici, Buriani e Volpinari, sono stati rinviati a giudizio. Per il primo, se non sbaglio, si tratta del secondo o terzo. Le accuse non sono di poco conto: Abuso di potere, nella sostanza.
Ciò che da qualche anno sta accadendo in Tribunale è davvero deprimente. Ma soprattutto, a mio avviso, ha fatto perdere al Tribunale la sua credibilità.
La politica ormai da anni è debolissima e non è più il punto di riferimento solido di un tempo per i cittadini; il Tribunale in questa situazione non è più attendibile e trascina nella disfatta anche magistrati degni di rispettabilità e non può più rappresentare un punto fermo per i sammarinesi; il nostro Paese è in balia dei venti, il nostro mare è sempre in tempesta e alla guida della nave sembra non esserci più nessuno. Come può sentirsi il popolo di San Marino se non smarrito, incerto e deluso?
D’altronde le vicende della Giustizia che si sono succedute in questi anni, come è stato reso pubblico, non potevano che portare a questo: lotte interne al Tribunale; divisione in gruppi, l’uno contro l’altro armato; denunce reciproche tra giudici dello stesso Tribunale; forte influenza giudiziaria nelle vicende politiche e nella composizione di governi della Repubblica; intrecci tra politica, magistrati e imprenditori, anche esterni; violazioni del segreto istruttorio; politici incredibilmente graziati dalla “giustizia” divenuti poi protagonisti negativi delle vicende sammarinesi.
La politica è divisa. La maggioranza precedente accusa quella attuale di aver utilizzato la giustizia a fini politici; quella attuale accusa la precedente maggioranza di aver usato la giustizia a proprio vantaggio. La mia impressione è che la Giustizia abbia intimorito e utilizzato la politica e non tanto viceversa.
In tutto questo bailamme, tornando alle ultime vicende in ordine di tempo, c’è da dire che il Giudice Buriani, ad un certo momento, deve essersi sentito al di sopra di tutto e di tutti, la qualcosa lo ha portato ad utilizzare a volte nel suo agire, diciamo così, la giustizia creativa. Lo affermo anche per una vicenda personale, che pur non avendo avuto ovviamente nessun seguito, mi ha chiarito la statura del personaggio. D’altronde, al di là dei risvolti penali trattati da chi di competenza, la Relazione finale della Commissione Consiliare d’Inchiesta resta lì, incancellabile, con tutto il suo enorme peso, votata all’unanimità da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale., maggioranza e opposizione.
Intanto il Tribunale continua la sua attività, con tutti i giudici più o meno al loro posto e la politica, anziché attuare rimedi da cavallo per un malato grave, sta a guardare, timorosa, silenziosa, al massimo fa il tifo per l’una o l’altra parte, perché stando in gruppo si rischia meno, molto meno.
Ma mi chiedo: i cittadini sammarinesi non si meritano una giustizia credibile, equa, al di sopra delle parti? Attenzione perché se non si ferma per tempo questa spirale si rischia di perderne totalmente il controllo, provocando danni enormi per l’intero sistema San Marino.
E chi dovrebbe garantire ai sammarinesi tutto questo se non la politica seria, concreta, intraprendente?
Già la politica. La sconosciuta di San Marino, per il momento!
Augusto Casali