In questi giorni stanno tenendo banco, tanto per cambiare, le questioni legate alla gestione dell’I.S.S.
In un articolo del giornalista Enrico Lazzari leggo di un esposto denuncia in Tribunale ad opera del Direttore Generale ad interim, Sergio Rabini, in cui, al di là del contenuto prettamente giuridico, è citata una non meglio precisata relazione redatta dallo stesso Rabini in sinergia con il Direttore Amministrativo Marcello Forcellini.
Pare che tale relazione sia stata consegnata in seduta segreta ai membri della Commissione Consigliare Permanente “Igiene e Sanità”. La relazione è stata secretata, tanto per essere trasparenti. In questo Paese si continua a secretare praticamente tutto ciò che è di interesse pubblico così nessuno, o quasi, sa mai nulla.
Comunque, secondo l’articolista, in questa relazione verrebbero di fatto confutate apertamente le conclusioni tratte dall’ex Direttore Generale, Alessandra Bruschi, in un documento che invece non è stato per nulla secretato, anzi è stato ampiamente divulgato e strumentalizzato al fine di porre in evidenza le carenze della nostra Sanità, tutte addebitabili ovviamente ad altri.
Nell’esposto denuncia di Rabini, pare che vi sia l’accusa verso l’ex Direttore Generale, di aver “utilizzato le risorse della sanità sammarinese per somministrare vaccini anti-Covid a cittadini italiani che non ne avevano diritto” come si apprende da indiscrezioni che nell’articolo si dice provengano da fonti interne ai Tavolucci.
Ma la relazione secretata del Dr. Rabini porrebbe anche l’accento sulla presenza al lavoro dell’ex dirigente che potrebbe non essere conforme a quanto risulterebbe nei registri delle presenze.
Il Tribunale ci dirà, prima o poi, come sono andate effettivamente le cose. Sul piano prettamente politico però è già possibile fare delle considerazioni e porre in evidenza talune responsabilità.
La prima cosa che salta agli occhi e insospettisce, è la enorme rilevanza mediatica riservata al documento prodotto dalla dimissionaria Bruschi che ad un certo punto ha salutato, se né è andata verso altri lidi, lasciando tutti i problemi irrisolti ai sammarinesi.
La Relazione Rabini-Forcellini, è invece stata secretata. Perché? Forse perché rivelava apertamente il giochetto di fare ricadere le responsabilità su qualche personaggio scomodo per i potenti del momento? Come altro si può spiegare l’uso di due pesi e due misure adottati rispetto ad una comune tematica così importante per ogni cittadino sammarinese?
E’ vero che le risorse della Sanità Sammarinese sono state utilizzate per “amici” italiani che non ne avevano alcun diritto?
E’ vero che tutte le proposte avanzate dagli operatori sanitari sono cadute nel vuoto?
E’ vero che l’ex Direttore Generale non ha lavorato per il monte ore risultante dai registri ma per il quale è stato remunerato?
C’è solo un modo per sapere con esattezza come sono andate le cose: scoperchiare la pentola e rendere pubblica anche la relazione Rabini, nella trasparenza e nel diritto dei sammarinesi di sapere e di capire, il resto sono tutte chiacchiere che stanno a zero!
Di certo la complicata situazione esistente nella Sanità Sammarinese non nasce oggi, ma oggi, come logica vuole, un responsabile politico c’è; e quando si è al Governo ma a lungo andare non si risolvono i problemi del momento storico contingente e, quel che è peggio, le cose sfuggono di mano, occorrerebbe trarre le doverose conclusioni conseguenti, e non per scherzo, se si vogliono evitare guai maggiori.
E alla fine di questo mio “Astrolabio”, vorrei soffermarmi un attimo, perché tutto è collegato, su di una posizione espressa da Libera recentemente. Infatti, occupandosi delle problematiche della Sanità, nella parte finale di un recente comunicato stampa ha dichiarato che “continuerà a battersi per quei valori che, nel 1955, hanno portato i sammarinesi a costruire l’Istituto Sicurezza Sociale”. Condivido perfettamente perché quella intuizione rese possibile concretizzare un patrimonio per tutti i cittadini sammarinesi di inestimabile valore. E se ci sono disegni per smantellare ciò che è stato costruito, al fine di favorire progetti privatistici, come a me pare interpretando alcuni segnali, occorre che coloro i quali amano questo Paese e soprattutto le forze riformiste, si uniscano nell’impegno di salvaguardare il nostro sistema di Sanità e di Sicurezza Sociale costruito in un momento economicamente difficile, non dimentichiamolo, ma che portò il nostro Paese ad essere conosciuto nel mondo per i benefici ricaduti con quella scelta sul suo popolo!
Augusto Casali