Lo ha anticipato nell’intervento qui sopra il Consigliere Venturini. L’Aula dal canto suo comprendendo appieno la difficoltà del momento, ha lasciato da parte le schermaglie politiche e al momento del voto ha fatto quadrato. Lo scenario, dall’ultima visita del FMI, è completamente cambiato. La stessa relazione del Segretario alle Finanze, portata in Aula mesi fa, viene integrata anche alla luce del declassamento di Fitch. Che fare allora? La risposta è un intervento comune, condito da appelli bipartisan al dialogo, rilanciato in primis dai Reggenti. Così alla fine sono proprio i richiami alla responsabilità a fare breccia. Tutte le forze politiche sottoscrivono così un ordine del giorno per reperire finanziamenti sostenibili tramite canali istituzionali bilaterali e multilaterali; aprire il sistema bancario e finanziario tramite l’accordo di associazione; definire strumenti di accesso rapido al credito per liquidità a breve termine; attuare riforme strutturali per settore pubblico, previdenziale e fiscale; ristrutturare il debito pubblico; completare la nuova mission per BNS e la gestione pubblica degli npl; sfruttare la sovranità fiscale per strumenti che creino liquidità a tutela delle fasce più povere e per politiche economiche espansive e di rilancio del tessuto commerciale e produttivo; predisporre facilitazioni creditizie anche tramite credito al consumo; coinvolgere la politica e proseguire nel confronto con parti sociali ed economiche.
