San Marino. Lavori consigliari, 22 Dicembre 2014

consiglioCONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-22 DICEMBRE   

LUNEDI’ 22 DICEMBRE 

Nell’ultimo giorno della sessione consiliare di Dicembre, l’esame del Bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015 riprende dall’articolo 45 “Progetto San Marino Card”, su cui viene accolto l’emendamento del governo, condiviso da tutte le forze in Aula, che recepisce le proposte avanzate dalla coalizione Cittadinanza attiva e anche da Intesa per il Paese. In dettaglio, come richiesto da Sinistra unita e Civico 10, il contributo previsto per finanziare il progetto Smac viene alzato a 600 mila euro, dai 400 mila originari, e sono abbattuti i costi a carico degli esercenti per la gestione e i trasferimenti del circuito Smac. Viene quindi accolta anche la proposta di Partito socialista e Unione per la Repubblica di introdurre un paniere di prodotti scontati, da legare alla Smac card, per incentivare lo shopping di acquirenti provenienti da oltre confine. Infine, l’emendamento condiviso introduce che gli emolumenti dei consiglieri siano accreditati sulla Smac.

Quindi si prosegue all’Articolo 46, “Piano Pluriennale degli Investimenti”, su cui viene concordato un emendamento con cui il governo recepisce in parte un emendamento di Cittadinanza attiva.In dettaglio, la versione concordata dell’articolo 46 prevede, tra l’altro, che ogni opera prevista dal Piano sia accompagnata da una specifica relazione che ne specifici l’impatto economico sul Paese.  Inoltre, lo stesso esecutivo si impegna a mettere al voto, al termine della seduta, un Odg che colga un comma dell’emendamento di Ca, volto ad inserire il Piano pluriennale in un più vasto e coerente disegno di progetto per il Paese.

Si apre poi un lungo dibattito sull’Articolo 47 “Modalità di finanziamento del Piano Pluriennale degli Investimenti”, su cui la coalizione Cittadinanza attiva esprime la sua contrarietà, anche attraverso la presentazione di due emendamenti. Entrambi sono infine respinti.

Prosegue l’esame dei 54 articoli del Bilancio 2015.

 

Di seguito un estratto del dibattito della prima parte dei lavori odierni. 

Comma 5. Legge di bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015.

Dibattito su Articolo 45 “Progetto San Marino Card”

Andrea Zafferani, C10: “Dalla nostra proposta originaria è partito un dialogo che dovrebbe aver portato a un testo condiviso. La nostra proposta era aumentare l’investimento previsto di 200 mila euro e portarlo quindi da 400 mila a 600 mila euro. E l’aggiunta di due punti ulteriori:l’ eliminazione di ogni costo di gestione, transazione e canone di utilizzo a carico degli esercenti soggetti all’obbligo della Smac card e l’implementazione di tecnologie che permettano più velocità nelle procedure della transazione, contemporaneamente, l’uso della Smac card come carta di credito legata a un conto corrente posseduto in Repubblica, come carta d’identità, tessera sanitaria, tessera elettorale e come firma elettronica per interfacciarsi con la Pa. La proposta mira a risolvere problemi presenti nella fase di implementazione della Smac fiscale.

Noi siamo d’accordo con l’obiettivo. E’ importante avere un meccanismo elettronico di certificazione dei ricavi e per la deducibilità. Ma dovrebbe essere molto, molto più semplificato per gli operatori che obiettivamente oggi vivono situazioni complicate da gestire. La prima è il fatto che questo sistema, che è obbligatorio, ha un costo per il noleggio, la transazione e la scontistica.

Una parte delle proposte è nell’eliminazione dei costi di gestione, transazione e canone. La seconda parte è far sì che gli utilizzatori possano usarla come bancomat, quindi come strumento abituale di pagamento, altrimenti la limitazione è incomprensibile. Al di là dell’emendamento, l’invito è di adoperarsi per risolvere queste problematiche”.

Vladimiro Selva, Psd: “Sulla base dell’emendamento di Ca e tenuto conto dell’emendamento presentato da Intesa per il Paese in precedenza, andremo a proporre queste proposte, ma sentita anche la disponibilità di tutti i gruppi presenti in merito a un passaggio in cui si prevede che gli emolumenti percepiti come quota fissa mensile per i consiglieri siano accreditati su Smac card. Tutti si sono dichiarati di essere in favore, come consiglieri, di dare per primi la possibilità allo Stato di liquidare una parte dei propri emolumenti. Gli emendamenti riguardano l’aumento contributo da 400 a 600 mila euro, la possibilità di finanziare con questi lo sviluppo e la promozione e la scontistica aggiuntiva che dia la possibilità di aumentare gli sconti su alcune categorie merceologiche, su alcuni beni o per promuovere determinati eventi. Accolte poi le proposte ai punti aggiuntivi ‘g’ e ‘h’, per abbattere gli oneri degli esercenti a cui sono tenuti per adattarsi agli obblighi di legge. Inoltre c’è la possibilità di ampliare sia lo sviluppo della rete per ridurre i tempi di transazione e per usare la Smac come carta elettronica dei servizi e carta pagamenti, con il fondo sarà possibile avviare anche questi progetti”.

Paride Andreoli, Ps: “Ci sono stati momenti di incontro tra la maggioranza e i proponenti dell’emendamento per migliorare la valenza dell’articolo 45, ed è stata aggiunta una proposta che abbiamo avanzato come Intesa per il Paese in articoli precedenti, in merito all’inserimento di un paniere di beni da mettere a disposizione dei tanti turisti dello shopping che possono visitare il nostro Paese. Dalla maggioranza è stata avanzata la richiesta che il paniere sia legato alla smac card, da noi accolta. Il valore del paniere è riferito ai pendolari del turismo, non è una diminuzione dei costi per residenti”.

Luca Santolini, C10: “Questa mediazione accoglie tutte le proposte di Cittadinanza attiva, di finanziare una serie di politiche per abbattere i costi di gestione per gli operatori, una richiesta corretta, avanzata dagli stessi operatori scesi in piazza. E’ inserita anche la seconda parte, in modo più generico rispetto quanto proposto da noi, per sviluppare tecnologie che accelerino operatività.

Quindi lo studio di ulteriori potenzialità che la Smac ha per incorporare una serie di funzioni cui questo ‘comma h’ lascia una porta aperta. Il punto ‘c’ aggiunto sull’incentivazione tramite Smac di un paniere di beni a rotazione per attirare acquirenti a San Marino era una proposta fatta anche da Ca, non possiamo che essere favorevoli. Quindi la possibilità, da parte dello Stato, di riversare rimborsi dei consiglieri sul circuito Smac: pensiamo sia una cosa positiva che la politica possa essere un esempio. Crediamo però che in questo momento ci siano alcune problematiche, se iniziamo a riversare risorse consistenti sul circuito Smac bisogna anche che ci sia la possibilità perché siano spese. Molte attività non sono infatti nel circuito della scontistica”.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs: “Intervengo per sostenere l’emendamento presentato da Selva. Ci sono vari aspetti che abbiamo condiviso, quale innalzamento a 600 mila euro per abbattere i costi per gli operatori nel prossimo esercizio. Sono costi che hanno incidenza, ma se rapportati ad altri Stati, non erano così ingenti. Ma è giusto abbatterli anche per eventuali disservizi che potranno esserci in fase iniziale. Quindi tutto quello che si può fare per far crescere la Smac quale strumento di marketing territoriale  ben venga. In futuro sarà molto di più di quello che è oggi. Oggi è importante rendere questo strumento applicabile per non rinviare ulteriormente la sua obbligatorietà”.

Marco Podeschi, Upr: “C’è un problema con i carburanti. Se i Paesi hanno sovranità gli accordi internazionali possono essere modificati. Il problema vero è che dovremmo avere un prezzo nazionale dei carburanti come tutti i Paesi dell’Ue e San Marino non ce l’ha. Va concordato con l’Ue e con l’Italia un prezzo nazionale di vendita. Non ho mai capito perché non si può smuovere questo baluardo, visto che uno dei bastioni della Smac è proprio il carburante. Con l’emendamento si migliora, rispetto a provvedimenti fatti che sono difficilmente applicabili, hanno un onere e non sono pensati per la nostra realtà. Se accreditare i gettoni va bene per incentivare consumi, sono a favore, ma allora accrediterei anche gli stipendi dei segretari di Stato. Dia l’esempio anche il governo, non solo il Consiglio”.

Rossano Fabbri, Ps: “Il Ps ha sempre dimostrato la sua contrarietà a un passaggio  veloce e con un impatto tremendo sul comparto fiscale. E’ uno strumento che avrà un impatto devastante in ragione del fatto che ad oggi, e siamo il 22 dicembre, sono pochissimi gli esercenti che hanno avuto modo di installare il Pos Smac nel proprio esercizio commerciale. A nostro giudizio si sarebbe dovuto lasciare più tempo e anche i costi non dovevano ricadere sui commercianti. Passiamo da un regime in cui gli adeguamenti amministrativi erano ben pochi e in quattro e quattr’otto immettiamo burocrazia pari a quella italiana. Diteci poi dove li andate a prendere i 200 mila euro e come cambia il bilancio”.

Nicola Renzi, Ap: “E’ giusta la preoccupazione di Fabbri, ma credo di poter dire che le coperture vi sono in virtù di un accoglimento di un emendamento di Intesa, quello sull’Azienda dei servizi, che ci permette un risparmio di un milione e 300 mila euro, ci stiamo quindi ampiamente.

L’emendamento finale dà la risposta a un quesito sull’impianto della riforma fiscale. La riforma ha avuto già la sua azione sui lavoratori dipendenti e i liberi professionisti. Adesso l’implementazione Smac su tracciabilità compravendite dovrebbe avere l’obiettivo di far emergere completamente tutto quello che viene acquistato e venduto. In Aula il dibattito ha fatto un passo avanti: non è più sul nodo politico ‘Smac si o Smac no’, ma è condensato sull’applicazione Smac. Le questioni sulla complessità del sistema è un rilievo fatto più volte anche dalla maggioranza: è indispensabile che tutti questi aspetti siano limitati fino a scomparire nel tempo. Ben venga se è necessario stanziare una somma maggiore per tentare di far fronte a queste questioni”.

Nicola Selva, Upr: “Ne stiamo discutendo da mesi di questo sistema di pagamenti. Se non riusciamo a rendere effettivo, equilibrato, con quelle cose discusse più di un anno fa, questo sistema, specialmente nell’ambito della promozione, temo diventi obsoleto. Anche in diversi paesi della vicina Italia le card di promozione sono sostituite dalle ‘App’ usate da tablet e smartphone”.

Franco Santi, C10: “Come Ca sono due anni che facciamo proposte per poter rendere la Smac come moneta elettronica. Quindi accogliamo con favore la volontà della maggioranza di recepire le nostre proposte. Resta fermo il nostro giudizio, non positivo, sulla gestione di un passaggio importante. La riforma dava 3 anni di fase transitoria la cui gestione doveva essere migliore”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Apprendo con favore l’aggiunta del paniere di prodotti e della scontistica legata alla Smac card. E’ un elemento che il Ps aveva sottoposto alla maggioranza già dalla nascita della Smac. E’ un passo sicuramente migliorativo di quella che può essere la gestione della Smac in futuro. Appare improprio però far passare che i massimi evasori dello Stato siano   i commercianti che non vogliono la Smac. Non è che non la vogliono in assoluto, ma non la vogliono dal 1 gennaio perché non ci sono funzionalità pronte, né gli uffici pronti. Il  tempo è stato limitato. Non è vero che si aveva un anno per mettersi a posto, ci sono stati pochi mesi, gli ultimi, per poter rendere la Smac fiscale dal primo gennaio. Resto convinto che la Smac deve essere un incentivo per i consumi nel nostro Paese, non per l’accertamento fiscale, ci sono altri organismi competenti per questo e non solo in ambito commerciale”.

Massimo Cenci, Ns: “Apprezzo il tono e il livello con cui si sta affrontando questo argomento e per rilevare come l’approccio a questo strumento sia cambiato negli ultimissimi giorni. Ricordo quando in pochi dicevamo che l’introduzione del sistema Smac avrebbe portato complicazioni operative e venivamo subissati di critiche perché non la volevamo. Invece per tutti è un elemento importante per l’applicazione della riforma fiscale, ma è altrettanto importante capire che per la sua applicazione c’erano difficoltà. Il miglior approccio su questo argomento è quello del buon senso”.

Tony Margiotta, Su: “Esprimo la mia soddisfazione sulla condivisione dell’emendamento di Ca, maggioranza e governo su un argomento a noi caro, per lo sviluppo e il potenziamento di questo strumento che speriamo possa essere di incentivo per i consumi e per creare tracciabilità e diventare strumento di eccellenza per il territorio. Però insisto su alcuni argomenti: sulla possibilità dell’uso ovunque o comunque in molte situazioni, in questo momento le possibilità sono minime, serve un potenziamento”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “L’ingresso nel circuito fiscale di questo strumento dal 1° gennaio è ormai inderogabilmente definito. Le difficoltà tecnologiche e operative verranno affrontate di volta in volta. Anche io credo come Pedini che i commercianti non siano evasori, ma non capisco perché dicano a priori che ‘non si può fare’. Chiedere di rinviare a priori ci lascia da pensare. La Smac turistica è un altro step che verrà adottato e pubblicizzato adeguatamente. Il discorso di Podeschi sui carburanti: lei sa bene, consigliere, che siamo legati a questi accordi. Il discorso della Comunità europea lo capisco, ma noi non ci siamo. E significa che dobbiamo fare accordi, soprattutto con l’Italia, perché siamo nell’area doganale italiana. Lei chiede di denunciare l’accordo sui prodotti petroliferi, ciò significa per quei prodotti avere le dogane al confine, nè più e nè meno. E non incasseremmo neanche quelle accise sul consumo interno. Al momento non è possibile. Che sia auspicabile invece fare accordi con la Comunità europea siamo d’accordo, ma non ce lo scriviamo qui nella legge finanziaria. Nel merito dell’emendamento, trovata la condivisione, per il governo non c’è problema a recepirlo. Farei una proposta tecnica, il punto 6 lo sostituirei ‘a partire da 1° gennaio 2015, l’indennità di funzione per consiglieri è liquidata al netto di imposte e decurtazione su Smac card’”.

Al voto emendamento con nuovo testo integrato dell’articolo 45: approvato.

Dibattito all’Art.47 “Modalità di finanziamento del Piano Pluriennale degli Investimenti”. 

Luca Santolini,C10: “I nostri emendamenti partono dalla considerazione che tutti i beni pubblici in cui rientrano beni immobili e pezzi di terreno sono un patrimonio dei sammarinesi di oggi e di domani. Sia frustoli che immobili considerati ad oggi di non interesse storico sono infatti patrimonio dei sammarinesi nei momenti di difficoltà. Se noi oggi, quando la stessa Commissione di controllo della finanza pubblica dice che non abbiamo messo in campo tutte le risorse e tagli agli sprechi possibili, non siamo ancora arrivati a raschiare il fondo e già andiamo a vendere questa tipologia di beni, significa che li stiamo portando via ai nostri figli. Il primo emendamento è quello abrogativo della lettera a) e b). In subordine, tenendo conto che l’intenzione del governo è di portare avanti questa vendita, chiediamo due cose: che la vendita sia di erreni e fabbricati passi in Consiglio grande e generale con vendite singole, per poter esaminare ogni cessione. In subordine che ci sia una dicitura per specificare che la determinazione del valore di mercato tenga conto dell’edificabilità del terreno”.

Marino Riccardi, Psd: “Sono passati dieci anni da quanto il Consiglio Grande e Generale aveva adottato una delibera per procedere alla vendita frustoli. Vorrei tranquillizzare tutti che comunque la vendita prevede l’approvazione con la maggioranza consiliare dei due terzi. Non può essere accettato l’emendamento per votare singolarmente i frustoli, si creerebbero iniquità. Vorrei mettere a verbale che sia chiaro che i frustoli devono essere frustoli in quanto tali, la segreteria al Territorio dovrà emettere un elenco, in modo che non siano ricavati, come in passato, che un frustolo sia effetto del frazionamento di un terreno più grande”.

Marco Podeschi, Upr: “La collocazione dei frustoli non è specificata, ma diventa importante se adiacente a immobili pubblici. Potrebbe essere utile che resti pubblico. Venga quindi salvaguardato l’uso rispetto ai servizi pubblici, anche in proiezione futura”.

Stefano Canti, Pdcs: “Ricordo che l’articolo come è esteso prevede già l’adozione di un decreto che dovrà definire le modalità di cessione delle porzioni di terreno. Posso quindi condividere le preoccupazione dei colleghi, ma è in sede di ratifica del decreto che possiamo portare osservazioni”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “L’obiettivo che abbiamo è di andare a regolarizzare alcune situazioni che vedono da anni piccoli relitti di terreno di fatto utilizzati dai privati. L’idea è di fare una ricognizione generale, tramite i tecnici, delle domande già presenti in segreteria al Territorio o che potranno essere presentate. Mi impegno a non aspettare poi i tre mesi per la ratifica del decreto. Senza l’opposizione questo testo resta inattuato. Non vogliamo fare cassa e non mettere nulla a disposizione dei cittadini futuri, è un investimento per realizzare opere che portano un valore aggiunto al Paese, non useremo i soldi per la spesa corrente.

Augusto Michelotti, Su: “Tante volte venivano dati frustoli utili per fare marciapiedi o aree di sosta per bidoni. Bisogna dare poi un limite di metratura ai frustoli. Bisogna decidere a priori un limite, oltre non va concesso”.

Francesco Mussoni, segretario Stato per la Sanità: “Approfitto della provocazione fatta dal consigliere Podeschi, l’intervento di ristrutturazione del grezzo in ospedale è importante sia per il decoro della struttura, sia per il fatto che la parziale ristrutturazione esterna consentirà lo sviluppo di iniziative per percorsi di ricerca e innovazione della sanità e collaborazione pubblico-privato”.

Mimma Zavoli, C10: “Non nego la mia grandissima preoccupazione su questo articolo. Le rassicurazioni del segretario Mularoni non mi bastano. Non ci sono nell’articolo le sicurezze di cui parlava anche Canti. Non vedo commissioni, non c’è scritto niente. Qui intanto si inizia a parlare di intaccare una parte del patrimonio”.

Paride Andreoli, Ps: “Nell’ambito della previsione di spesa il governo ha impegnato 30 mln in tre anni per investimento. C’è sicuramente molta carne al fuoco all’interno del progetto di sviluppo. Per tanto mi sembrano pochi 10 mln. Capiamo lo sforzo nel momento difficile, tanto da dover inserire i famosi frustoli in quest’articolo per incamerare 3 mln di euro. In passato non c’era l’appetito di oggi. Non è volontà, ma necessità, bisogna vendere alcuni gioiellini, e bisogna farlo. Mi auguro che si riesca incassare il doppio”.

Francesca Michelotti, Su: “E’ un emendamento che lancia un segnale inquietante e di sfiducia nella capacità del Paese di risollevarsi. Quando si cominciano a vendere, per quanto si tratti di immobili non strategici o frustoli, sono sempre patrimonio dello Stato. I due terzi della maggioranza non li chiediamo su tutto il pacchetto, ma per ciascuna cessione”.

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Sottolineo il clima di collaborazione odierno. Sull’articolo in discussione, sulle modalità di finanziamento degli investimenti rispetto le preoccupazioni di parte dell’opposizione, vorrei dare rassicurazioni. Non c’è dubbio che il provvedimento debba essere supportato dalla minoranza perché serve la maggioranza dei due terzi. Oggi vendiamo parte del patrimonio della Stato che è comunque inutilizzato. E i tecnici dovranno verificarlo in concreto. Non posso però accettare la proposta di esaminare singolarmente ogni proposta, portare in Aula 300 proposte di acquisto non ci sarebbe di aiuto. Siamo politici e non tecnici e questa è un Aula parlamentare non un ufficio pubblico”.

Franco Santi, C10: “Ribadisco con forza che quando uno Stato usa il patrimonio immobiliare per trovare risorse non è un gran segnale. La nostra preoccupazione è da intendersi in questo senso.

Ci mancherebbe segretario che non vengano destinate allo sviluppo. Mi sembra un’osservazione pleonastica, così come che ci vogliono i due terzi dell’Aula per la dismissione”.

Tony Margiotta, Su: “Sono rimasto colpito dalle osservazioni che  esprimono il pensiero che non importa che il patrimonio sia di tutti, se lo Stato non lo usa, meglio che lo ceda. E’ un ragionamento sbagliato”.

Andrea Zafferani, C10: “Sottolineo due aspetti rilevati dai colleghi. L’intervento si inserisce in un bilancio che contiene pochissime misure per contenere la spesa, una di questa è quella sulle malattie. Non si fa spending review e si interviene sull’articolo che contiene altri debiti oltre quelli che facciamo con le banche e la vendita terreni, quando non avete fatto i compiti a casa. A Cardelli: non siamo tecnici, ma quando le cessione arriveranno in blocco dovremmo valutarli comunque e come politici dovremo fare le dovute valutazioni”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato: “Non sono dei gioielli, si stanno dismettendo ruderi e beni immobili non strategici per lo Stato che non li sta usando né valorizzando. Così come un appezzamento di terreno di 100 metri in angoli sperduti di cui non se ne fa nulla. Ci devono sì essere dei punti fermi e il governo li definirà, il tutto deve avvenire con il confronto della minoranza perché così prevede la norma. Non ci deve essere alcuna preoccupazione, non si vogliono fare speculazioni o favori”.

I due emendamenti di Ca sono respinti

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Nell’ultimo giorno della sessione consiliare di Dicembre, termina in serata l’esame del Bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015 che viene approvato con 30 voti a favore, 18 contrari.

La seduta procede nelle sue ultime battute con l’approvazione dell’Odg di maggioranza sui progetti di sviluppo del Paese, mentre viene respinto l’Odg di Unione per la Repubblica per richiedere la revoca dell’incarico di Antonio Gumina quale ‘commissario osservatore’ e l’immediata nomina del direttore dell’Aif.  

Infine, l’Aula approva all’unanimità un Odg sottoscritto da tutti i gruppi consiliari per esprimere condanna rispetto all’attacco terroristico avvenuto in Pakistan che ha portato all’uccisione di 144 civili, di cui 131 bambini, e per impegnare i propri rappresentanti presso gli organismi internazionali a sostenere iniziative in merito. 

Nella seconda parte del pomeriggio, i lavori sul bilancio sono proseguiti con l’emendamento proposto da Cittadinanza Attiva e Federico Pedini Amati, Ps, aggiuntivo dell’articolo 52 bis “Della Trasparenza”: la proposta chiedeva nella versione originale che i beneficiari effettivi, di banche e finanziarie siano pubblicati sul sito ufficiale di Banca centrale. La maggioranza, per voce di Luca Beccari, Pdcs, propone un emendamento concordato che, benché si limiti a concedere la conoscenza dei beneficiari effettivi degli istituti ai consiglieri, viene accolto con favore dai proponenti di Su, C10 e dal consigliere Pedini Amati, per cui rappresenta comunque un passo in avanti verso la trasparenza. Quindi l’emendamento articolo 52 bis concordato viene approvato.

Respinti i successivi due emendamenti di Cittadinanza attiva sul settore bancario: il “52 ter” affinché l’autorizzazione ad esercitare le licenze bancarie sospese sia soggetta a nulla-osta del 

Congresso di Stato “previo parere favorevole del Consiglio Grande e Generale”, il “52 quater”, per introdurre  la separazione bancaria. 

Infine, l’emendamento di Cittadinanza attiva, “53 duovicies– lavoro minimo di cittadinanza” viene ritirato, in quanto è approvato un emendamento concordato con la maggioranza volto a tutelare chi ha perso il lavoro, terminato gli ammortizzatori e raggiunto un’età che rende difficile il ricollocamento nel mondo del lavoro (57 anni d’età e 35 di contributi). In dettaglio, viene offerto  l’accesso al  trattamento pensionistico anticipato, fino ad un massimo di 500 euro mensili, da restituire poi con l’accesso alla pensione in misura non superiore al 10% del contributo mensile.   

Prima di chiudere la seduta, l’Aula ratifica una serie di convenzioni internazionali tra cui l’Accordo mediante Scambio di Note tra San Marino e Italia sulla corretta interpretazione dell’art.43 della Convenzione di amicizia e buon vicinato del 1939 in materia di marchi e brevetti. 

Di seguito un estratto del dibattito della seconda parte dei lavori odierni. 

Comma 5. Legge di bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015.

Dibattito sull’Emendamento Articolo 52 bis “Della Trasparenza” di Cittadinanza attiva e Federico Pedini Amati. Approvato emendamento concordato con maggioranza.

Federico Pedini Amati, Ps: “La sostanza dell’emendamento è legato alla trasparenza che noi auspichiamo ci possa essere anche in ambito bancario e finanziario, alla luce dei fatti accaduti recentemente. Non vogliamo mettere in crisi il sistema, ma riteniamo sia diventato imprescindibile riconoscere i beneficiari effettivi di queste imprese. Ad oggi le società anonime non esistono più a San Marino e non si capisce perché questo settore debba essere l’unico a restare non trasparente fino in fondo. Sappiamo che c’è una proposta della maggioranza, chiediamo se ci può essere un momento di confronto per modificare il nostro emendamento”.

Luca Beccari, Pdcs: “Su questo punto ci siano informalmente confrontati con i proponenti per vedere se si riusciva a trovare una formulazione che poteva coniugare esigenze diverse. Abbiamo sempre sostenuto che la trasparenza è un valore da rafforzare, in particolare nel sistema economico. D’altra parte si è sempre detto che anche la riservatezza è un valore, che non equivale all’opacità nei confronti degli organismi di controllo, ma che garantisce informazioni sensibili su investimenti e attività economiche, in modo che non siano di dominio pubblico. La formulazione dei proponenti per questo non era accettabile.
Avevamo condiviso la previsione di un obbligo di dichiarare, all’accesso di benefici economici, quali crediti agevolati e defiscalizzazioni, il beneficiario economico, d’altra parte non eravamo d’accordo della pubblicità tramite web di informazioni sui titolari effettivi delle banche perché è evidente che vi possono essere ragioni per nulla relative alla componente fiscale o regolamentare per cui un soggetto decide di rimanere nella riservatezza.

Condividendo in parte che è vero che nel Paese sono state prese decisioni importanti su questo settore e che l’Aula è stata chiamata a scelte determinati, anche di salvataggio, i componenti dell’Aula devono essere messi in condizione di avere tutte le informazioni necessarie, anche quelle sul titolare effettivo in questi casi. Quindi prevediamo una versione in cui si concede la conoscenza del titolare effettivo ai consiglieri, previa riservatezza richiesta. Abbiamo predisposto un testo”.

Luca Santolini, C10: “La modifica proposta contiene sostanzialmente la richiesta fatta da Cittadinanza attiva, con le modifiche non cambia la sostanza del comma 4. Invece per i commi 1,2,3 sugli effettivi beneficiari degli istituti bancari e finanziari, la riformulazione proposta dal governo non recepisce il senso della richiesta fatta da Ca, ma contiene un altro principio importante. Noi rimaniamo convinti della bontà di una battaglia politica che conduciamo da 2 anni sulla trasparenza di questo settore cui sono stati riversati enormi quantitativi di soldi pubblici. Le spiegazioni sulla necessità di riservatezza non ci convincono. La proposta della maggioranza sul comma aggiuntivo è comunque un primo passo avanti e contiene un principio importante che è quello della conoscibilità dei beneficiari per chi deve decidere sui contributi pubblici. Noi proseguiremo la nostra battaglia ma siamo disponibili ad accogliere la modifica perché la riteniamo un primo passo importante con effetti positivi sulla consapevolezza del Consiglio su questa materia”.
Ivan Foschi, Su: “Condivido le considerazioni di Santolini. Abbiamo proposto l’emendamento perché crediamo davvero che andare verso la trasparenza sia un valore per tutto il nostro sistema che ci qualificherà maggiormente. La proposta fatta non corrisponde ai nostri intenti ma introduce un criterio di controllo e consapevolezza maggiore e valorizza il ruolo del consigliere quando è chiamato sulla concessione di aiuti e può fare emergere potenziali conflitti di interesse, è un aspetto importante”.

Dichiarazioni di voto:
Andrea Zafferani, C10: “Il bilancio resta, nonostante oggi si sia registrato un clima migliore in Aula, una legge fondamentalmente sbagliata. I prima battuta per le ‘non-scelte’ che contiene. Questo bilancio non fa revisione della spesa, sarebbe invece primo punto su cui agire. Contemporaneamente c’è debito, i cittadini ne devono essere consapevoli e devono criticare questa scelta di fare debito per finanziare la liquidità dello Stato.  L’errore più grande che un Paese piccolo come il nostro può fare. Un debito di 30 mln di euro per finanziare la liquidità dello Stato è irresponsabile e ne pagheranno le spese i cittadini che verranno. Una scelta assolutamente irresponsabile e che ci porta ad essere totalmente contrari alla legge di Bilancio. Gli investimenti pluriennali ancora non ben definiti sono finanziati anch’essi con il debito e con la vendita del patrimonio scelta. Altra scelta che contestiamo e che contrasteremo in futuro. Sono scelte che si prendono con maggioranza ancora in verifica, temo che ci sarà la vendita dei terreni sulla destinazione dei ricavi staremo a vedere. Speriamo diventi un’abitudine il ragionamento sugli emendamenti, nonostante questo,tre importanti scelte prese con il Bilancio sono fondamentalmente sbagliate. Ciliegina sulla torta l’emendamento sulla malattia, l’unico vero taglio fatto, una vera ‘porcata’ di cui la maggioranza se ne prende totalmente la responsabilità. Il nostro voto sarà totalmente contrario”.
Fabio Berardi, Pdcs-Ns: “Per la lista che rappresento dichiaro una posizione assolutamente a favore di un bilancio di grande sostenibilità e grande responsabilità. Non è vero che  non si è tenuto conto di questioni relative alla revisione della spesa. Siamo arrivati ad un valore prudenziale, al di sotto dei 14 mln  di euro di deficit, e riteniamo in consuntivo di puntare a un pareggio. E questo sarà l’elemento che più delle parole metterà a tacere tutte le preoccupazioni. Rispetto agli anni precedenti, ritengo che approviamo qualcosa di molto simile a quanto presentato in prima lettura, questo grazie al confronto in via preventiva tra maggioranza e minoranza, un confronto che è continuato in Aula, malgrado l’uscita del movimento Rete. Si sono infatti trovati punti di condivisione su posizioni difficili come l’ultimo caso, poi sulla Smac card, su opere e sviluppo. L’Aula ha trovato una mediazione costruttiva per valutare, in modo congiunto, di andare ad alienare beni che non servono più. Sulle partecipazioni bancarie si è concordato che ogni membro del Consiglio possa venire a conoscenza degli effettivi intestatari di quote societarie di banche e finanziarie. La progressiva riorganizzazione degli enti ha permesso poi di ridurre sensibilmente i trasferimenti dello Stato sugli stessi enti. Do un giudizio positivo, condiviso dalle linee di maggioranza. Malgrado momenti di tensione come la manifestazione in piazza delle categorie economiche, siamo convinti il dialogo con esse possa continuare. Si vedranno i limiti e le difficoltà nei prossimi mesi nell’applicazione dello strumento Smac per porre poi i dovuti correttivi. Non ci sono interventi straordinari ma linee di sviluppo: tutto ciò fa pensare che il Paese sta avanzando verso la normalità ed equità e verso nuove prospettive di sviluppo e benessere”.
William Giardi, Upr: “Mi auguro il contrario dell’auspicio di Fabio Berardi, sarebbe preoccupante se in futuro la modalità di affrontare le prossime leggi dovrebbe essere questa. La legge di bilancio era stata presentata come luogo di confronto e l’opposizione ha accettato l’invito della maggioranza che ben presto si è manifestato come un teatrino, con incontri imbarazzanti che hanno anticipato il dibattito in Consiglio. Così come da legge semplice si è risolta in legge omnibus, in cui è difficile trovare sua coerenza interna. Upr con Ps ha presentato numerosi emendamenti, non accettati, ma in cui noi crediamo, tra cui tutele ai finanziamenti allo sport, valorizzazione del capitale umano sammarinese. A Upr questa finanziaria non piace e non darà il suo voto favorevole”.
Stefano Macina, Psd: “Dal dibattito si è compreso che chi aveva targato questo bilancio come legge elettorale si è dovuto ricredere. Perché oltre ad attuare quel confronto con l’opposizione, sottolineato da Berardi, questo bilancio compie scelte importanti e ci permette di chiudere la discussione con l’approvazione di un testo che prevede un passivo al di sotto dei 14 mln di euro. E con gli interventi delineati nel dibattito si può pensare a un risultato migliore anche in fase di assestamento. Significa che le scelte compiute e i provvedimenti introdotti hanno prodotto risultati importanti. Ma la legge prevede una progettazione di interventi che lo Stato deve fare. Qualcuno ha detto che è legge omnibus, per l’articolo sulle api e sulle armi, giusto per quelli appunto. Questa legge è tutt’altro. Ci sono investimenti pubblici, lo Stato decide di investire, è un’inversione di tendenza rispetto situazioni di stretta emergenza del passato. Su alcuni aspetti si sono trovate convergenze che, anche se non hanno fatto cambiare l’idea complessiva, sono convergenze importanti. E non mi sembrano aspetti da sottovalutare. Da parte nostra il voto sarà favorevole alla legge di bilancio che è uno strumento importante per continuare il percorso di risanamento del Paese”.
Francesca Michelotti, Su: “Non c’è stata e non ci sarà la lotta agli sprechi in questo Bilancio dove manca il controllo della spesa. E’ preoccupante, in questo momento serviva una diversa mobilitazione sul fronte del contenimento della spesa e una maggiore determinazione sul suo controllo da parte dei segretari di Stato. Sul piano degli investimenti, il bilancio si è aperto sulla prospettiva oscura dell’indebitamento pubblico. Ci fa vedere il futuro in una sorta di nebbia. Speriamo l’indebitamento vada negli investimenti e non per finanziarie la spesa corrente. Quindi il collegio sindacale dell0Iss nella sua relazione al bilancio afferma di non essere in grado di esprimere un giudizio. E mi chiedo se possiamo liquidare questa questione in silenzio. Non mi sembra che il segretario di Stato Mussoni abbia preso iniziative verso questa manifestazione di sfiducia. Manca poi nel bilancio una proposta per risolvere il problema della disoccupazione. Sembra un’abdicazione. Non servono sussidi, servono interventi efficaci.
In positivo c’è la piccola apertura sulla conoscenza degli assetti proprietari delle banche, è una breccia per arrivare a costruire in futuro la grande trasparenza di cui il Paese ha bisogno. E’ stato approvato l’emendamento sul tetto degli stipendi, è un emendamento che contribuirà molto più di tutte le vostre politiche a tentare di ristabilire una pace sociale, quindi l’ultimo, l’accesso anticipato alla pensione. In negativo: le fasce deboli da questo bilancio ne escono ancora più deboli, non è risolto il problema dell’equità. L’indennità di malattia è stata una proposta inaccettabile. Avete ritirato il taglio dell’1,5% degli stipendi dei dipendenti pubblici e avete proposto per fare cassa la riduzione delle indennità di malattie, è davvero inaccettabile. Questo lo dovete spiegare. Voteremo contro questo provvedimento”.
Paride Andreoli, Ps: “Sembra per partito preso che chi è in maggioranza debba sottolineare l’importanza del Bilancio e il sostegno al governo. Anche se desidero ricordare che molti e diversi consiglieri di maggioranza nei loro interventi sono stati anche critici nei confronti delle scelte inserite nell’articolato. Dopo sette giorni di dibattito noi non siamo tra chi è entusiasta dell’articolato, possiamo capire la volontà del governo e la determinazione dei consiglieri di maggioranza che hanno voluto dare un pungolo e un contributo determinante anche attraverso la presentazione di una serie di emendamenti purtroppo non accolti. Oggi questo bilancio ha 14 mln di disavanzo, abbiamo cercato di fare la nostra parte, proponendo un risparmio da 1 mln e 300 mila euro per l’Aass e con un emendamento che consente alla Giochi del Titano di ampliare la propria attività e prevedo che la vendita dei frustoli  porterà a un entrata maggiore di quella stimata, così come la tassazione fiscale. Ma è un bilancio insufficiente non tanto per il disavanzo che in ottobre siamo certi sarò di molto inferiore. Ma perché i 10 mln l’anno per investimenti non bastano. La nostra economia ha una necessità di forte rilancio. Su questo credo che il governo ha mancato in qualcosa, è l’impressione del Ps e della coalizione Intesa per il Paese. Sull’Odg sul piano di sviluppo che è diventato “Sviluppo San Marino”, noi riteniamo che ci debba essere più tempo per un confronto”.
Nicola Renzi, Ap: “Abbiamo assistito a una settimana intensa di dibattito in cui la finanziaria prima è stata definita elettorale, poi si è trasformata in legge criminale. Non si capisce se i tagli siano stati troppi o pochi. A volte le cose sono trasformate e viene data la visione che più fa comodo. E’ successo che si sia rimasti inchiodati più giorni a discutere di politica e politichese, cose da rinviare ad altri momenti, come alla revisione del regolamento consiliare, pur di fare credere che interventi minimali sui gettoni avrebbero trasformato completamente l’andamento del bilancio. Su altri punti invece si è riusciti realmente a trovare un confronto fattivo. Ci sono giunte proposte che hanno persino migliorato il testo.  L’obiettivo resta il pareggio di bilancio e riteniamo di poterci arrivare a fine 2015.E’ una finanziaria che rappresenta un punto di svolta rispetto quelle che ci hanno preceduto, perché non contiene patrimoniali, tagli lineari, una tantum. Si è criticato di aver tolto l’1,5% del taglio lineare, era comprensibile lasciarlo, in quanto già metabolizzato dai dipendenti. Ci saremmo potuti confrontare anche su questo, perché non avete avuto coraggio di presentarlo voi in Aula? Abbiamo concordato l’emendamento sulla Smac e previsto maggior investimenti, approvato un emendamento sulla trasparenza e da ultimo uno che riguarda una forma di ammortizzatore sociale-prepensionamento, abbiamo poi aumentato la tassazione sui beni di lusso”.

Riferimento sui progetti di sviluppo del Paese/ L’Odg dei gruppi di maggioranza viene approvato a con voto palese
Stefano Canti legge l’Odg della maggioranza: “Il Consiglio grande e generale alla luce del dibattito svoltosi in sede consiliare sul riferimento del congresso di Stato su progetti di sviluppo e investimenti pubblici e dai contributi emersi (…) Considerato che il piano di opere infrastrutturali determina un percorso strategico che conduce a una rinnovata Repubblica di San Marino in termini di a) realizzazione di opere infrastrutturali che facilitino l’accesso alla Repubblica e ottimizzino la funzionalità degli uffici e dei servizi; b) l’elevazione a standard di alta qualità  del modello turistico; c) la riqualificazione e rivalutazione del patrimonio pubblico in generale; (…) Impegna il governo a 1)promuovere un’informazione trasparente e costante verso i cittadini sulle opere individuate e sulle modalità previste per la loro attuazione; 2) promuovere un confronto approfondito con tutte le forze politiche, associazioni di categoria, parti sociali su interventi del piano progettuale; 3) Dare immediato seguito al piano progettuale, secondo le priorità e le tempistiche individuate”.
Francesca Michelotti, Su: “ A nome di Su, non riteniamo ci siano le condizioni per l’approvazione dell’ordine del giorno della maggioranza. Serve una riflessione più approfondita. Stabiliamo al limite delle modalità per proseguire i lavori. Se non può avvenire, ci rifiutiamo in maniera assoluta di votarlo”.
Marco Podeschi, Upr: “Intervengo a nome di Upr e Ps, non voteremo l’Odg di maggioranza, non ci sono elementi che abbiamo proposto, è inappropriato il riferimento iniziale”.
Andrea Zafferani, C10: “E’ in atto un tentativo di far passare questa Finanziaria come provvedimento condiviso, qui lo avverto nel preambolo. Vi invito a togliere il riferimento alla condivisione delle forze di minoranza. Non c’è nessunissima condivisione a scelte fondamentali della Finanziaria. Non parteciperemo a questa votazione, prendetevi le vostre responsabilità”.  Matteo Fiorini, Ap: “Intervengo a nome di tutta la maggioranza. Abbiamo portato oggi questo Odg, insieme alla legge di bilancio, perchè da tempo diciamo qui dentro che è necessario un investimento per la ripresa. Riteniamo di avere un progetto ambizioso e lo abbiamo messo con il bilancio per dare un senso di futuro, dopo fasi in cui il Paese ha affrontato anni difficili. E’ giusto salutare così una legge di bilancio in cui trova spazio anche lo sviluppo. Il metodo era di disposizione al dialogo, l’Odg andrà modificato togliendo la parte che cita i contributi dell’opposizione, ma resta l’impegno per un confronto. In Aula resta importante confrontarsi poi di fronte a investimenti rilevanti dall’estero”.

San Marino, 22 Dicembre 2014/02