L’Aula inizia l’esame di una serie di progetti di legge in seconda lettura presentati dal segretario di Stato con delega alla Giustizia, Gian Carlo Venturini. Approvato all’unanimità il provvedimento “Disposizioni per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”, presentato dal relatore unico Lorella Stefanelli, Pdcs.
Comma 8. Progetto di legge “Disposizioni per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”. Approvato all’unanimità.
Lorella Stefanelli, Pdcs, relatore unico: “Il progetto di legge presentato in prima lettura nella seduta Consiliare del 2 maggio 2014 è approdato alla competente Commissione in data 29 luglio. La Commissione ha svolto un approfondito esame del testo con spirito costruttivo ed è pervenuta alla votazione finale in modo unanime. Il testo infatti è stato licenziato con 12 voti favorevoli, nessuno contrario, nessun astenuto. . Il Pr getto di legge si presenta apparentemente semplice se solo si guarda al numero limitato di articoli, 7 in totale, compreso l’articolo dell’entrata in vigore. Tuttavia per il suo contenuto è un progetto di legge di grande rilevanza sotto il profilo di civiltà giuridica in quanto introduce anche nel nostro Ordinamento lo specifico crimine, la specifica e autonoma fattispecie criminosa del genocidio.
Il genocidio rappresenta un crimine contro l’umanità e prevederlo significa punire comportamenti, atti e fatti diretti o finalizzati a distruggere in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale, religioso. Lo scopo, la finalità non è tuttavia e unicamente quella di punire con particolare severità certi comportamenti, ma anche di prevenire questi o il nascere di certe ideologie insane che, se tollerate e non combattute, possono portare ad aberranti crimini contro l’umanità.
Consiglieri, con questo progetto di legge la Repubblica dà attuazione alla Convenzione per la prevenzione e repressione del reato di genocidio approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1948 ratificata con Decreto Consiliare 25 ottobre 2013 n.143 e potrà adeguatamente presentarsi al prossimo esame periodico universale del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Auspico quindi che il testo, così come licenziato dalla Commissione, trovi una approvazione unanime anche da parte dell’Aula Consiliare”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per la Giustizia: “Il provvedimento intende introdurre anche a San Marino una disciplina contro il crimine di genocidio. L’adesione alla convenzione delle Nazioni unite è uno degli impegni presi dal nostro paese nel 2011 di fronte al consiglio dei diritti umani Onu. Il genocidio è un crimine contro l’umanità e prevenirlo sarà un obbligo per il nostro paese. San Marino si è sempre speso molto per la salvaguardia dei diritti umani e di autodeterminazione dei popoli. Con questo progetto di legge ci andiamo ad adeguare agli standard internazionali”.
Gian Nicola Berti, Ns: “E’ un progetto di legge che pone qualche interrogativo. Perché San Marino deve occuparsi di genocidi? San Marino ha avviato un percorso di integrazione internazionale sforzandosi di adattare il proprio ordinamento giuridico agli standard internazionali”.
Franco Santi, C10: “Intervengo per testimoniare la soddisfazione per avere colmato questa lacuna del nostro ordinamento. Lo facciamo in maniera tardiva ma meglio tardi che mai”.
Tony Margiotta, Su: “A molti può sembrare un provvedimento lontano ma invece è importante allinearsi con tutti gli altri stati delle Nazioni Unite per poter condannare questo fenomeno che seppur a noi sembri molto lontano qualche decennio fa è stato vissuto anche dai nostri parenti. Sono convinto che questi provvedimenti di legge siano importanti anche perché consentono di sollevare una discussione”.
Elena Tonnini, Rete: “Non esistono diritti reali e diritti presunti. Ma esistono semplicemente persone e esistono diritti. Sarebbe bello nel nostro paese introdurre valori inclusivi. San Marino deve lavorare su un concetto di prevenzione e ci auguriamo che si possa concretizzare recependo questo progetto di legge”.
Giovanni Lonfernini, Upr: “Ci sono alcuni punti su cui occorre fare brevissime riflessioni. Questo progetto di legge opera su un aggiornamento legislativo che mira alla cooperazione internazionale a cui San Marino ha sempre voluto tendere. Il nostro paese si è sempre prodigato per la difesa dei valori della pace e per la garanzia/salvaguardia della dignità umana. Non è un mero passaggio tecnico sollevato dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite”.
Grazia Zafferani, Rete: “Il nostro Stato lavorerà per istruire la popolazione sul rispetto delle diversità proponendo leggi che vanno in quella direzione”.
Rossano Fabbri, Ps: “Non vorrei essere frainteso, ma credo che rappresenti un unicum il fatto che all’interno della relazione vengano citate le posizioni personali dei singoli commissari. Credo sia stato fatto per evidenziare divergenze nell’ambito dell’opposizione e, forse, si sarebbe dovuto fare anche con i commissari della maggioranza. Il progetto di legge è più che condivisibile e continueremo a sostenerlo”.
Gerardo Giovagnoli, Psd: “Tutti i genocidi sono da condannare: da qualsiasi punto di vista. San Marino è voce credibile e autorevole in diversi consessi internazionali ed allora credo che occorrerebbe istituire una giornata internazionale per ragionare su quello che la Repubblica potrebbe fare sulla tematica del genocidio”.
Manuel Ciavatta, Pdcs: “E’ un reato che tocca fortemente l’identità di un popolo. Con il genocidio si tenta di minare la sostanza della persona umana. Occorre riaffermare la dignità della persona umana e la profonda difesa della vita contro ogni tipo di soppressione. In ogni vita è scritta un’identità così come in ogni popolo”.
Si è poi passati all’esame del progetto di Legge che viene approvato all’unanimità.