Dopo l’ampia partecipazione all’indagine su violenza e molestie nei luoghi di lavoro, la Centrale Sindacale Unitaria (CSU) prosegue il proprio percorso di ascolto lanciando un secondo questionario, questa volta dedicato al lavoro di cura non retribuito : un ostacolo critico all’uguaglianza di genere e alla partecipazione economica, che secondo gli ultimi studi dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) a 708 milioni di donne nel mondo di accedere a un’occupazione retribuita. Il questionario anonimo e di rapida compilazione (circa 8-10 minuti), è disponibile da oggi sui siti ufficiali www.csdl.sm e www.cdls.sm.
Obiettivi dell’indagine
Rilevare il tempo che ogni persona dedica quotidianamente al lavoro domestico e di cura (gestione della casa, assistenza a familiari, supporto organizzativo).
Analizzare chi svolge quali attività e come si distribuiscono i compiti all’interno del nucleo familiare.
Misurare la partecipazione di partner e altri/altre componenti della famiglia.
Valutare il ricorso a figure retribuite (collaboratori/trici domestiche/lui, baby-sitter, assistenza a persone anziane o con disabilità).
Comprendere l’ impatto di questo carico sull’equilibrio tra vita privata e lavoro retribuito, sul benessere personale e sull’autonomia economica.
“Con questa seconda tappa vogliamo affrontare un nodo cruciale, troppo spesso dato per scontato: il lavoro di cura invisibile” – dichiarano i Segretari Generali di CSdL e CDLS . “Conoscere quanto pesa, come si distribuisce e quali effetti produce è indispensabile per promuovere l’equità, il riconoscimento e la qualità della vita dentro e fuori dai luoghi di lavoro.”
Un percorso che dura tutto l’anno L’iniziativa si colloca in un progetto più ampio che unisce simbolicamente – e operativamente – l’ 8 marzo (Giornata internazionale dei diritti delle donne) al 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne), per mantenere alta l’attenzione su parità di genere e contrasto alla violenza in ogni periodo dell’anno.
I prossimi appuntamenti:
Settembre 2025 – incontro pubblico con la Fondazione Giulia Cecchettin per approfondire il nesso fra cultura, educazione e prevenzione rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori ed ai quadri;
2025 – percorso formativo per i quadri sindacali in collaborazione con la Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna.
Invito alla partecipazione
La CSU invita tutte le persone interessate – lavoratrici, lavoratori, studenti/esse, pensionati/e, assistenti alle persone – a compilare il questionario ea diffonderlo nelle proprie reti. Rendere visibile questo lavoro silenzioso è il primo passo per costruire insieme politiche più giuste di conciliazione, riconoscimento economico, protezione sociale e dare dignità a chi lo svolge.
CSU