Esprimo un certo disappunto per la modifica dell’art.73 del decreto n.19/2016, promulgato mercoledì scorso.
La norma, nella nuova versione, in sostanza subordina l’incentivo all’assunzione di dipendenti, dunque in apparenza essa promouoverebbe l’occupazione.
Ebbene accadrà l’esatto opposto.
Proprio nelle ultime ore alcuni nuovi clienti hanno annullato le costituzioni già programmate a seguito dell’uscita del decreto.
Grazie agli incentivi, assieme agli amici di Startup.sm, l’anno scorso abbiamo portato a San Marino una ventina di nuove imprese, con assunzione di 7-8 dipendenti, e circa 30 nuovi codici ISS: questi imprenditori cresceranno e daranno ancora più lavoro, ma se avessero dovuto assumere dipendenti, prima ancora di partire, non sarebbero neppure venuti a San Marino.
Sotto il profilo tecnico il decreto non prevede norme transitorie e pare addirittura che chi ha avviato attività prima della sua entrata in vigore, sia costretto ad abbandonare i benefici se non compirà assunzioni.
Achille Campagna – avvocato e notaio in San Marino
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In sostanza il decreto 19.2016 toglie i benefici del 50% (cioè 8,5%) di tassa redditi societari facendo abortire nella pratica tutte le nuove costituzioni, ivi comprese le start-up. Si impone quindi l’assunzione di due dipendenti prima di iniziare sennò addio beneficio. La cosa buffa, se possiamo usare questo eufemismo, è che non hanno previsto le norme transitorie, quindi non si capisce se quelli che hanno costituito prima del 24 Febbraio possono beneficiare del beneficio o se per averlo devono assumere due dipendenti. Un disastro, quindi.