San Marino. Le 10 domande di Super: ”Segretario Celli, lei annunciato un possibile shock di liquidità che non si è verificato. Perchè lo ha fatto?”. Guarda la risposta.

Riprendiamo dall’articolo: San Marino. Il Segretario Celli risponde alle domande di Super

1. In data 14 febbraio 2017, ha pubblicamente annunciato – nel corso di una conferenza tenutasi alla sala “Montelupo” di Domagnano – uno shock di liquidità per l’Erario, paventando l’incapacità per lo Stato di versare gli stipendi dei pubblici dipendenti nel mese di giugno. Tale eventualità evidentemente non s’è verificata, ma generò un certo panico ed un clima di sfiducia nel Paese. Pertanto, quali misure di bilancio ha messo in atto il governo – se ne ha messe – per reperire le risorse? E se il governo ha posto in essere iniziative per reperire i fondi, perché ha ritenuto opportuno non anticipare l’adozione di dette misure in quella sede? Se invece non è stato necessario intraprendere alcuna azione correttiva, per quale motivo ha annunciato un possibile shock di liquidità?
Sin dal suo insediamento, il governo – di concerto con la maggioranza – ha ritenuto necessario condividere con la cittadinanza il reale stato di salute della finanza pubblica e per questo, nel corso della conferenza a cui lei fa riferimento, ho illustrato e analizzato i principali dati di bilancio, a partire dall’andamento dei flussi di cassa che metteva in evidenza possibili tensioni di liquidità nel secondo semestre del 2017.
Non rinnego affatto quella iniziativa e quell’annuncio, perché se da un lato possono aver preoccupato una parte dell’opinione pubblica, dall’altro hanno aumentato la consapevolezza di alcune criticità con cui la Repubblica di San Marino è chiamata a fare i conti.
I problemi non vanno sottaciuti, non vi è spazio per una verità edulcorata. Questo non significa che non vi siano soluzioni ai problemi, ma che, dopo decenni di bugie sul reale andamento dei conti pubblici, la cittadinanza debba avere contezza dello stato di salute e delle condizioni di debolezza proprie dell’attuale sistema economico. È attraverso la consapevolezza che si deve ristabilire la fiducia dei cittadini, dei lavoratori e degli operatori economici. I problemi vanno fatti emergere in modo chiaro e trasparente, poiché solo così si possono creare le condizioni politiche e sociali per affrontarli in modo concreto e adeguato.
Insomma quell’annuncio non fu improvvido, ma fu la premessa consapevole di alcune iniziative intraprese dal Governo. Sono stati adottati provvedimenti straordinari per reperire risorse aggiuntive, come la rottamazione delle cartelle esattoriali, e per contenere le uscite, come l’introduzione della clausola di salvaguardia sulle spese non obbligatorie dei singoli Dipartimenti. Inoltre, la Direzione della Finanza Pubblica, con impegno e capacità, ha gestito in modo oculato e rigoroso la liquidità, scongiurando il pericolo di una imminente crisi.
Nonostante un’azione che si è sviluppata su più livelli, a metà dicembre 2017 (a titolo informativo si può consultare la Delibera n. 1 assunta dal Congresso di Stato nella sua seduta dell’11 dicembre) lo Stato si è trovato costretto ad accendere presso la Banca Centrale un finanziamento di 35 milioni di euro per assicurare il funzionamento dell’amministrazione pubblica e in particolare il pagamento di stipendi e pensioni. In altri termini sono innegabili problemi di liquidità che, tuttavia, si possono e si debbono gestire in modo che eventuali tensioni non arrechino disagi ai cittadini.
…continua