E’ inutile mettere cartelli che dispensano divieti e suggerimenti se nessuno controlla che questi vengano rispettati.
Il problema delle deiezioni canine in Repubblica resta di stretta attualità nonostante le varie campagne di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza e dei turisti.
“Mi spiegate a che serve il cartello di ‘divieto di accesso ai cani’ ai giardinetti del cinema Turismo in Città? -racconta una signora- se le dieci e oltre ca…e di cane contate questa mattina sono tutte attorno ai giochi per i bambini ? Credo di poter pretendere, visto che pago le tasse, una risposta adeguata e soddisfacente dallo Stato” e aggiunge “Questa situazione che si ripete in maniera costante comincia a sembrare una presa in giro perchè nessuno fa nulla e nulla cambia”.
I ‘giardinetti’ di Città ormai sono famigerati: “Qualche tempo fa -racconta un residente- fuori dai bagni pubblici vicino alle altalene era presente della carta igienica e ci è rimasta per una settimana senza che nessuno la raccogliesse. Sarebbe meglio chiuderli, ne guadagneremmo in igiene e sicurezza”.
E’ inutile mettere cartelli che dispensano divieti e suggerimenti se nessuno controlla che questi vengano rispettati.
Il problema ormai si può definire cronico. Dal Castello di San Marino Città le lamentele sono ormai sistematiche e anche gli uomini del servizio igiene ambientale dell’Ugraa si sono sperticati in segnalazioni alla stampa. Un addetto alla manutenzione del verde pubblico, aveva anche chiesto il trasferimento allo spurgo fogne onde evitare di trovarsi inzaccherato di “schifezze animali” (si spera) durante il taglio dell’erba alta con il frullino.
Insomma, un problema annoso, che investe tutta la Repubblica. E che nonostante le ripetute segnalazioni resta irrisolto.
Nel maggio scorso, la Giunta di Castello di Città aveva fatto recapitare nelle case dei cittadini un opuscolo che raccomandava ai proprietari di cani di raccoglierne le deiezioni.
A quanto pare non è servito allo scopo.
La Tribuna