Le domande di Libera sul DES
1. Come vengono individuate le aeree che vengono messe a disposizione del DES? Ci sono dei criteri prestabiliti?
2. Si è detto che “il gestore” del DES potrà decidere chi potrà insediarsi e cosa potrà fare… a nostro parere invece dovrebbe essere il Paese ad indicare i settori in cui intende creare sviluppo. Perché non vengono già date precise linee di indirizzo? Non è il caso di inserire qualche paletto? E soprattutto: come si potranno limitare eventuali abusi?
3. Come si fa a sostenere che le attività del DES non saranno in concorrenza con le attività già esistenti? Per esempio un bar o un ristorante o un negozio di abbigliamento come farà a non essere in concorrenza con un altro bar o ristorante o negozio di abbigliamento di San Marino?
4. Per le attività del DES sarà riconosciuto un trattamento fiscale estremamente vantaggioso, per le attività sammarinesi non viene previsto nulla?
5. Infine, non si ritiene che questo progetto accentrato su un unico investitore metta a rischio la sovranità della Repubblica?
6. La segreteria agli Esteri ha verificato, in sede competente, le implicazioni che la creazione di un Distretto Economico Speciale potrebbe avere sul Percorso di Associazione Europea?