L’articolo pubblicato su Le Monde e poi ripubblicato ieri sul nostro giornale ha suscitato tra i lettori non poche perplessità. E in tanti si sono chiesti se sia possibile governare un Paese da soli ignorando i duri giudizi che stanno arrivando anche da fuori. Evidentemente la figuraccia che San Marino ha fatto finendo sullo speciale di Le Monde dedicato al bilancio del mondo che lo ha definito ‘bomba ad orologeria che starebbe per esplodere”, ha lasciato letteralmente senza parole la maggioranza che continua a non rispondere alle domande. Certo nemmeno l’opposizione fa i salti di gioia leggendo nero su bianco il trattamento riservato alla Repubblica da uno dei quotidiani economici francesi più importanti. Il Consigliere Iro Belluzzi ha sottolineato come prima o poi alla fine tutti i nodi vengano purtroppo al pettine. “Non abbiamo fatto che ripeterlo – ha detto – che se il governo avesse continuato a dar retta al consulente del momento cambiando continuamente linea a seconda delle diverse direttive, avrebbe finito per ottenere questi risultati. Ciò è evidentemente quel che succede quando non si abbiano capacità di governo e non si vogliano approfondire le questioni non avendone un quadro generale. Per me non ci sono novità, l’articolo è solo una conferma di una situazione che sapevamo esser grave e della quale oggi tutti conoscono anche all’estero la gravità. Preoccupa poi molto leggere che l’Italia starebbe spingendo perché San Marino si affidi al FMI visto che se le cose stanno così saremmo allora solo una pratica interna. Se andassimo verso quella direzione è chiaro che perderemmo competitività perché dovremmo adottare politiche fiscali depressive e repressive. Sarebbe una contraddizione in termini pensare al rilancio del Paese adottando simili politiche e dovendo contestualmente rinunciare agli standard cui il nostro welfare ci ha abituati”. Dello stesso avviso il Consigliere Alessandro Macini “Sapere che in Europa siamo considerati nei termini in cui ha scritto Le Monde fa venire i brividi. E tuttavia sono situazioni che stiamo denunciando da tempo senza trovare risposte adeguate dalla maggioranza che ingigantisce i problemi anziché risolverli. Emblematica in questo senso rimane la chiusura di Asset Banca, istituto ucciso dalla politica nel giro di pochi mesi. Situazione sulla quale dobbiamo smettere di far finta di nulla così come non si può continuare ad ignorare la gravità di quel che sta accadendo con un altro istituto: il debito di cassa di risparmio è diventato debito pubblico”. Per il Consigliere Teodoro Lonfernini c’è poco da restare meravigliati quando “con ripetuta insistenza si sono volute, prima “eccitare” le situazioni con azioni sbilanciate e contemporaneamente, per riempire di timore tutti all’interno del Paese, si è avviata una campagna promozionale negativa che purtroppo è diventata “ridondante” oltre i nostri piccoli confini. La logica dei ‘panni sporchi da doversi lavare sempre in casa’ è un concetto molto saggio, se si ha però la credibilità di volerli lavare con convinzione … altrimenti appare più come una logica ‘suicida’ dalla quale stare lontani e sulla quale il legittimo sospetto diventa normale!!! Se passata la nottata il nostro Paese tornerà a riconquistare credibilità come si tentava di fare in precedenza?”.. Io voglio pensare di sì, ma non con queste condizioni politiche e sicuramente non con questa compagine governativa. E’ un giudizio ed una opinione personale perché credo che difficilmente, qualunque cosa si faccia da ora in avanti, basterà per rimediare ai danni assestati che sono troppo evidenti e ci vorrà un lungo lavoro di ricucitura sui mercati e nelle varie regioni del mondo”.
A proposito di banche visto che la situazione bancaria è al centro del dibattito è intervenuto anche il rappresentante di parecchi ex correntisti di Asset Banca, Bruno Macina e ha detto: “E’ assurdo che queste cose le sappiano all’estero e che ancora i sammarinesi facciano finta di nulla. Sabato hanno celebrato il giorno della memoria ma qui la situazione è addirittura più nera degli anni bui del fascismo. Non si ha infatti più consapevolezza di nulla e i diritti sono dimenticati. Fino a poco tempo fa ricordo che i politici correvano dietro alle persone per fare in modo di ottenere i loro voti, ora è il contrario e sono i cittadini a fare favori alla politica, come quello di stare zitti quando le cose non vanno, sperando di poter ottenere qualcosa. Evidentemente non ci si rende conto che la politica ha fallito e che non è più in grado di dare nulla visto che il Paese non ha più alcuna credibilità”.
Repubblica Sm