San Marino. Le opposizioni interpellano il governo sul ruolo di Banca Centrale nell’accordo con l’Ue

INTERROGAZIONE RELATIVA AL RUOLO DEL CONGRESSO DI STATO (ED IN PARTICOLARE DELLE SEGRETERIE ESTERI E FINANZE) E DELLA BANCA CENTRALE IN MERITO ALLA DEFINIZIONE DELLA POSIZIONE NEGOZIALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO RELATIVAMENTE ALL’INTEGRAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO E FINANZIARIO SAMMARINESE NEL CONTESTO DELL’ACCORDO DI ASSOCIAZIONE ALL’UNIONE EUROPEA, PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI DI REPUBBLICA FUTURA, DOMANI MOTUS LIBERI, MOVIMENTO CIVICO RETE –

Preso atto della negoziazione così come sviluppata in oltre dieci anni tra la Repubblica di San Marino e le Istituzioni Europee, che ha condotto al testo definitivo dell’Accordo di Associazione;

– riconosciuto come tale Accordo possa costituire un’opportunità per la Repubblica di San Marino;

– considerato che tale opportunità dipende da quanto effettivamente negoziato con riferimento alle eccellenze, alle peculiarità e alle competitività che il Paese ha necessità di tutelare e proteggere;

– considerato che nell’ambito della XXX legislatura gli allora ed odierni Segretari agli Esteri e alle Finanze, così come la Presidente della Banca Centrale della Repubblica di San Marino hanno comunicato che non vi fosse più alcuna necessità, in particolare riguardo al settore finanziario e bancario, di un apposito accordo (memorandum) tra Banca Centrale di San Marino e Banca d’Italia e dunque di un rapporto e approfondimenti con parte Italiana;

– nell’imminenza della sottoscrizione dell’accordo di associazione con l’UE, risultano pervenute osservazioni dirimenti da parte italiana relativamente al settore bancario e finanziario;

– tale richiesta ha poi generato l’idea di un addendum in materia bancaria e finanziaria a cui viene subordinata anche l’effettiva implementazione dell’accordo di associazione medesimo in materia bancaria e finanziaria;

– per come rappresentato a voce da parte della Segreteria Esteri (il testo dell’addendum non è ancora disponibile) si tratta di una dicitura generale che rimanda ad ulteriori intese tra San Marino ed Italia in vista di accordi specifici in materia bancaria e finanziaria;

– a seguito della superiore descritta vicenda con tutta evidenza torna centrale l’esigenza di un memorandum tra le Banche Centrali;

tutto ciò premesso INTERROGANO IL GOVERNO PER CONOSCERE:

1) Su quali basi e per quali motivi i Segretari agli Esteri e alle Finanze, così come la Presidente della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, hanno comunicato che non vi fosse più alcuna necessità, in particolare riguardo al settore finanziario e bancario di un apposito accordo (memorandum) tra Banca Centrale di San Marino e Banca d’Italia e dunque di un rapporto e approfondimenti con parte Italiana;

2) Quale ruolo abbia avuto la Segreteria di Stato per le Finanze e quali posizioni abbia tempo per tempo assunto, nella gestione del negoziato sull’Accordo di Associazione all’Unione europea, nello specifico, per quanto attiene al mercato bancario e finanziario, nella passata e nella presente legislatura;

3) Quale ruolo abbia avuto la Banca Centrale della Repubblica di San Marino nell’ambito del medesimo negoziato, e quale apporto sia stato dato dalla sua Presidente, quali incontri formali siano stati condotti, con quali tematiche e con quali risultati;

4) In merito alle domande superiori, si richiedono tutti i documenti prodotti dalla BCSM, o in possesso di essa, in relazione al negoziato medesimo, quelli preparatori, prodromici o definitivi a circoscrivere ed individuare la posizione assunta tempo per tempo dalla BCSM in ordine al succitato accordo di associazione. È richiesta risposta scritta e per tutti i quesiti formulati si richiede evidenza documentale. Con osservanza.

Per conto proprio ed in rappresentanza dei rispettivi gruppi consiliari Nicola Renzi (Repubblica Futura) Fabio Righi (Domani Motus Liberi) Emanuele Santi (Movimento Civico Rete)