San Marino. Le ultime dalla Piccionaia …. de L’Osservatore

PiccioneAnche oggi dalla piccionaia ho visto cose interessanti.
Dopo le comunicazioni (giudiziarie e non) socialiste, il dibattito sulla sanità si sposta al centro…
La sinistra esausta fra le finte dimissioni, Celli comunista (ma non troppo Margiotta vestito da Mutoid ieri era in conferenza stampa con il Segretario Lonfernini), il centro inizia a ricompattare le file.
Dopo le paure sulla Reggenza Berti fra DC, NS e AP è stata sancita una tregua sulla sanità, “graziando” Bianca Caruso e dando un buffetto a Mussoni reo di avere decisamente esagerato nel fare salire la pressione sul tema sanità.
Non ci è sfuggito infatti che dopo la latitanza di ieri, Mazza questa mattina era in aula a rinsaldare il legame con Mario Venturini rimediando alle brutte figure della DC nella sanità.
Legame ufficializzato in sede di dichiarazioni di voto dove AP e DC insieme guidate dai rispettivi leader hanno letteralmente ridicolizzato il fronte sinistro della maggioranza rappresentato da un confuso Marino Riccardi.
Esito della votazione scontato con la maggioranza che si rafforza e con Mussoni che esce ancora più forte da un Consiglio che si preannunciava complicato.
C’è però di più.
Nelle manovre politiche vorticose di questi giorni è sparita dagli schermi radar della politica Repubblica Futura. Nessuno ne parla più, NS ha abbandonato mesi fa il progetto, un gruppo di ex democristiani pentiti sembra tornato su i suoi passi e in queste ore stanno decidendo se partecipare al progetto della società civile di NS oppure aderire di nuovo alla DC .
In alcuni dirigenti storici di AP sta crescendo il malumore verso l’UPR, movimento dei mazziniani Lonfernini Mularoni Menicucci Marcucci, in più le terze scelte del movimento Podeschi e Selva non convincono.
Podeschi troppo esuberante o “simpatico” come definito da Mario Venturini oggi nel dibattito sulla sanità.
Selva troppo legato a Menicucci e Marcucci.
In più pare che la comparsata di Podeschi in carcere abbia decisamente “scocciato” qualche dirigente di AP che a questo punto starebbe pensando di lasciare all’oblio politico gli eredi di Lonfernini dopo che qualche mese fa hanno perso Giardi, Giancecchi e l’anonimo Chiari diventato oggi un dirigente di primo piano di NS.
Cosa accadrà nelle prossime settimane? Mario Venturini ha già dichiarato che non si candiderà più.
Antonella Mularoni sembra sempre più proiettata in una parabola governativa lontana dalla politica dei partiti o delle alleanze. Per lei pronta una poltrona importante al Consiglio d’Europa oppure nel nuovo governo in cui AP potrebbe giocare una partita sorprendente, aprendo una fase di disgelo con l’uscita di Mazza e affidarsi agli ottimi rapporti che Valeria Ciavatta intrattiene con Luca Beccari, astro nascente della galassia DC anche con la benedizione del duo Mussoni e Lonfernini che hanno sempre avuto ottimi rapporti con Antonella Mularoni, collega nella professione dell’avv. Mussoni.
L’Osservatore