San Marino. L’economia del Titano vista dall’Upr: ecco l’analisi, punto per punto

Situazione del bilancio pubblico.
Da programma economico 2015.
La gestione della liquidità: La liquidità dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato, ha rappresentato fino a qualche anno fa un punto di forza della finanza pubblica; negli ultimi anni a seguito della crisi economico-finanziaria interna ed internazionale, che ha portato una forte riduzione delle entrate del bilancio dello Stato non compensata dalla diminuzione delle spese pubbliche, le riserve di liquidità del Settore Pubblico Allargato si sono drasticamente ridimensionate. Infatti, la liquidità dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato, rilevata al 31 maggio 2014 ha subito una riduzione del 14,45%, passando da €147.011.410,86 nel 2013 ad €125.766.685,13 nel 2014. Nella tabella che segue si illustra l’andamento dei depositi negli ultimi cinque anni, rilevando che dal 2010 al 2014 la liquidità di cassa di tutto il Settore Pubblico Allargato è diminuita di €205.147.665,49 passando da €330.914.350,62 nel 2010 ad €125.766.685,13 nel 2014 (-62%). Dai dati emerge che l’Ente che ha subito la maggiore riduzione in termini di liquidità di cassa è lo Stato; infatti, al 31 maggio 2014 i depositi dello Stato ammontavano complessivamente ad €62.316.096,76 con una riduzione del 26,11% rispetto allo stesso periodo del 2013, in cui la giacenza di cassa era pari ad € 84.330.460,78. Rispetto a tutto il periodo analizzato la liquidità di cassa dello Stato nel 2014 è diminuita del 74,62 % rispetto al 2010. Mentre, l’AASS è l’unica Azienda Pubblica che mantiene nel periodo di riferimento un buon livello di liquidità. Nel grafico che segue si rappresenta l’andamento dei flussi di cassa dello Stato nel periodo gennaio 2013 – maggio 2014. Analizzando i flussi di cassa previsionali nel breve periodo, ossia fino al 31 dicembre 2014, emergono forti criticità infatti, considerando sia il vincolo di garanzia, di circa € 13 mln (€12.523.056,90) al 31/12/2014, costituito sui depositi dello Stato (cassa di riserva) in favore di Banca Centrale per i finanziamenti e le fideiussioni concesse dalla Banca stessa allo Stato che non può essere utilizzato per la gestione corrente dei pagamenti, sia le stime preventivate delle entrate che delle spese che lo Stato dovrà sostenere, la consistenza di cassa dello Stato potrebbe esaurirsi completamente entro dicembre 2014. Nel corso del 2013 una gestione finanziaria più efficace delle entrate e il contenimento delle spese ha permesso di mantenere la liquidità necessaria alla gestione degli impegni finanziari dello Stato senza ricorrere all’accensione di prestiti e finanziamenti. Inoltre, il terzo comma dell’articolo 21 della Legge n. 174/2013 ha permesso di scaglionare, su base triennale, gli accantonamenti delle risultanze attive dei fondi pensione dell’esercizio 2012. La stessa norma era stata prevista anche per l’esercizio 2011 (art.23, terzo comma, della Legge n. 150/2012). La stessa norma impone allo Stato, nel corso del 2014 di accantonare la prima tranche delle risultanze attive 2011 dei fondi pensionistici. I dati evidenziano che la liquidità di cassa dello Stato non sarà più sufficiente per far fronte agli impegni finanziari e al pagamento delle spese fisse ed obbligatorie (stipendi e pensioni, contratti, rate di mutui ecc.); sarà necessario pertanto valutare con urgenza il ripristino dei depositi sia mediante assunzione di prestiti e aperture di credito, da valutare anche esterni al nostro sistema finanziario, in aggiunta ad una politica di riduzione della spesa pubblica e di incremento delle entrate pubbliche. Dal punto di vista normativo l’art.21 della Legge n. 174/2013 autorizza il Congresso di Stato a stipulare contratti di finanziamento con primari Istituti di credito e/o con Enti del Settore Pubblico Allargato per sopperire alle momentanee deficienze di cassa così come previsto dagli articoli 30 e 31 della Legge 18 febbraio 1998 n. 30. Nel breve periodo sarà pertanto necessario ripristinare una parte delle riserve dello Stato così come anche raccomandato dal Fondo Monetario, sia per garantire una efficace gestione finanziaria dello Stato che per reperire le risorse necessarie al finanziamento degli investimenti tesi a favorire la ripresa economica e lo sviluppo del paese.

Stato dell’economia: Dati economici continuano tutti ad essere negativi.

Sistema finanziario: La raccolta bancaria – seppur in lieve aumento nel valore generale 0,3% circa – diminuisce invece alla voce raccolta diretta di quasi l 0,4%. Cosa significa? Nel sistema finanziario sammarinese non stanno entrando più capitali freschi e anzi temiamo che con l’applicazione degli accordi FATCA (Stati Uniti d’America) e attività di rientro di capitali poste in essere da alcuni stati come ad esempio la volontary disclosure italiana ci possa essere entro le fine dell’anno una ulteriore diminuzione della raccolta nel nostro sistema finanziario.

Situazione nel mercato del lavoro

? N. 1.121 Delibere del Congresso di Stata dal 1 gennaio 2014 al 29 luglio 2014
? N. 205 Delibere hanno come oggetto mobilità
? 1 delibera su 4 – ossia il 25 % degli atti del Governo della Repubblica di San Marino è dedicato a delibere che mettono in mobilità lavoratori

“IGC”: Riguardo alla proposta lanciata dal Segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici sulla futura imposta sammarinese sul valore aggiunto che , in sostituzione della monofase, si chiamera’ IGC, Imposta Generale sui Consumi UPR si pone in maniera aperta al confronto. Sarebbe opportuno che il governo convocasse tempestivamente l’opposizione per esplicitare in maniera dettagliata la sua proposta. Questa scelta deve essere però collegata in un’ottica di una opportunità di sviluppo per il settore commerciale con conseguente crescita economica ed occupazionale. L’attuazione del nuovo sistema impositivo dovrà obbligatoriamente conto delle peculiarità della nostra Repubblica.

Commercio – vicenda Re del lusso: Situazione imbarazzante, a oggi a distanza di quasi una settimana in governo non ha ancora parlato. Le vicende legate all’amministratore del Luxury Shopping Center hanno avuto ulteriori aggiunte con sorprese. Abbiamo appreso dalla stampa infatti – per voce del difensore dell’amministratore del Luxury Shopping Center che: “- non esiste nessun mandato di cattura internazionale
– Non esiste nessuna persona con doppio nome, doppia personalità o doppia cittadinanza; Non esiste nessun cittadino greco
– Non esiste nessun passaporto greco, non esiste nessuna doppia cittadinanza greca-irlandese, non esiste nessun doppio nome.” Non entriamo nel merito delle vicende giudiziarie ma se quanto affermato corrisponde al vero – e non abbiamo nessun elemento per affermare il contrario, quanto accaduto a San Marino è ancora più bizzarro. Non si potevano fare prima delle verifiche? Chi ha rilasciato licenze, autorizzazioni per l’attività ha letto bene i documenti? Ha capito chi aveva davanti? E’ evidente che può essere difficile rendersi conto se un soggetto ha 2 cittadinanze, ci sono migliaia di casi a San Marino di doppia cittadinanza. Ma se la spiegazione è così semplice come ha dato il legale perché nessuno a San Marino si è reso conto di questa situazione? C’è un’attività avviata con dei dipendenti – cosa accadrà? Ma di figuraccia in figuraccia forse fa il paio con quanto è accaduto nel centro storico con il decreto per le aperture coatte notturne – poi ritirato – che ha creato grande confusione durante la stagione turistica. Oppure altro tema che interessa i commercianti. Il decreto SMAC. Se ne parla, non si vede, ma temiamo che anche qui ci saranno grane per tutti i commercianti. Già alle prese con la crisi – l’uso della SMAC in modo improprio rischia di essere un ulteriore elemento di confusione di un settore alle prese con la riduzione dei consumi, riduzione del flusso turistico, riduzione del sistema economico. Dobbiamo pensare a qualcosa di radicale. I beni devono costare meno per attirare potenziali acquirenti. Questa è la regola principale, non possiamo avere beni diversi allora dobbiamo agire sulla leva del prezzo. Faccio un esempio: il carburante. UPR e io stesso abbiamo più volte chiesto, proposto di avere un prezzo nazionale del carburante. Perché il governo non agisce? Perché si fanno tanti accordi con l’Italia e non si pensa al carburante? Il tema prezzo carburante o energia è nei dossier che il governo tratterà con l’Unione Europea? Ricordiamo che l’Unione Europea ha una direttiva che fissa le linee generali per il prezzo dell’energia e carburante. Noi cosa facciamo? Lanciamo una provocazione, carburante a 1 euro! Abbiamo la SMAC? Usiamola per vendere ai possessori della SMAC carburante a 1 euro. Niente sconti, si paga meno subito con buona pace dei titolari delle pompe di benzina. Siamo sicuri che ci sarebbe subito una inversione di tendenza dell’economia.

AAA Classe dirigente sammarinese cercasi: Nessuno ne parla e questo ci preoccupa molto. Tema rilevante che UPR vuole portare al centro dell’Agenda politica. La nomina del nuovo Direttore Generale ISS pone alla ribalta il tema della classe dirigente sammarinese. E’ possibile che non ci siano professionalità’ sammarinesi in grado di guidare il nuovo percorso per l’amministrazione e per i suoi dipendenti? Un percorso difficile che dovrà’ trovare soluzioni tra tagli, riorganizzazioni ed una maggiore responsabilità’ verso gli utenti ed il paese. Sinceramente stentiamo a crederlo. Se fosse così, rimane aperta la solita questione. In questi anni non sono state create le condizioni per avviare un percorso di crescita di una classe dirigente sammarinese. E’ vero su alcuni ruoli, per manifeste incompatibilità’ o per opportunità’, e’ difficile scegliere la via sammarinese. Non sarebbe male che, tutte le nomine che spettano nell’attività di governo e in Consiglio Grande e Generale, considerassero candidati sammarinesi in via prioritaria. Non per essere provinciali o retorici. Ma per perseguire, infatti, con determinazione una politica di miglior favore verso le nuove generazioni di diplomati e laureati, con rigida applicazione dei metodi di selezione esclusivamente per criteri meritocratici, senza alcuna indulgenza verso vecchi sistemi clientelari o personalistici.