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  • San Marino. L’editoriale di Repubblica Sm: “A proposito di inciuci, unità nazionale e… Simone Celli”

    “Unità nazionale, elezioni anticipate o allargamento? La politica si interroga”. Titolava così ieri un servizio della SmTv. Segnale evidente che ormai la legislatura è davvero finita. Altro segnale le probabili dimissioni di Simone Celli dal Consiglio: ne avrebbe parlato ieri con la Reggenza. Vedremo se e quando verranno formalizzate ufficialmente. Anche perché sui motivi le voci sono diverse e contrastanti. Tornando alle ipotesi di cui sopra questo giornale – crediamo sia legittimo – è contrario a qualsiasi idea di inciucio o salvagente per Adesso.sm. E il motivo è talmente semplice che dovrebbero comprenderlo anche coloro che per mentalità continuano e pensare a grosse coalizioni o governi di emergenza. Chi ha creato il danno non può fare parte di chi cerca di mettere una pezza al disastro. Non solo. Siccome non ci sono mai stati distinguo in maggioranza e governo, sono tutti egualmente responsabili. Tutti allo stesso identico modo. Sbagliato dunque affermare che tolta Ap, con gli altri si possa discutere. Il governo se ce la fa, deve andare avanti da solo. Se invece come pare, sta solo ammucchiando danni su danni, deve farsi da parte con una resa incondizionata. Peraltro saremmo davvero curiosi di vedere con che coraggio i 35 o quello che sono, possano ripresentarsi nuovamente in una qualsiasi lista agli occhi degli elettori. Per carità, c’è chi è andato su con una manciata di voti e magari è tentato dal riprovarci. La nostra sensazione comunque è che si andrà alle urne con la attuale legge elettorale, visto che ormai la situazione è precipitata e difficilmente si potrà fare il referendum in primavera e votare alle politiche il prossimo novembre. Ma lo immaginate un altro anno così? In questo lasso di tempo qualcuno potrebbe persino pensare di vendere la Statua della Libertà agli arabi…

    Repubblica Sm