La partitocrazia, con in testa la DC, ha intrattenuto e intrattiene uno stretto rapporto con la finanza, al punto che stanno entrambi sprofondando abbracciati. Evidentemente c’erano reciproche convenienze. Le tangenti favolose hanno spinto i vari governi a fare concessioni a valanga a faccendieri di ogni risma. Miliardi di lire prima e milioni di euro dopo, sono entrati nelle tasche dei padroni del Paese. I partiti hanno infilato fior di incompetenti nei Consigli di Amministrazione e nei Collegi Sindacali. Lo scambio di favori ha portato ad una lunga serie di finanziamenti clientelari, molti dei quali inesigibili, e a negare la costituzione della Centrale Rischi. La sciagurata invenzione di Banca Centrale ha portato ad un carrozzone di collocamento partitico che ha causato la chiusura di bilancio in perdita. L’assunzione dei “vacanzieri romani” con stipendi da presidente degli Stati Uniti, ha condotto ad una gestione disastrosa con discriminazioni, ispezioni mirate, copertura di tutta la mondezza bancaria, commercializzazione delle licenze, contatti con gangster internazionali, nomine di commissari amici, irregolarità. Ma anche una farneticante presentazione dello stato di salute del sistema bancario; la copertura dei nominativi dei personaggi politici o vicini ai politici, proprietari degli istituti; la mancata verifica degli attivi e dei bilanci falsi.
Il governo ha poi voluto ulteriormente compiacere i finti banchieri varando il credito di imposta, uno dei più gravi scandali degli ultimi anni. In aggiunta a tante malefatte, va messa la gestione della Cassa di Risparmio tenuta stretta dai tentacoli della DC con la complicità dei suoi alleati di governo che prendono le distanze solo dopo il disastro che hanno generato. La DC e i suoi alleati hanno impedito che la Cassa di Risparmio diventasse proprietà dello Stato che ha versato molto di più del valore dell’intero capitale sociale.
Il legame tra politica e sistema finanziario ha creato le premesse di una imminente bancarotta. Questo malvagio legame lo possono rompere i cittadini sostenendo le forze del cambiamento.
Emilio Della Balda
