Sono diversi coloro che perderebbero il lavoro se il testo restasse così.
Colpo di scena ieri durante il dibattito consigliare. Era infatti prevista la prima lettura del progetto di legge che riguarda il divieto di appartenenza ad associazioni segrete o riservate. Il regolamento consigliare, permette in caso di accordo dei due terzi del Consiglio, di accorpare prima e seconda lettura, dunque di fare diventare immediatamente legge la proposta. E così è stato. E’ stato Augusto Michelotti di Sinistra Unita a richiedere la procedura d’urgenza vista la condivisione totale della politica. Il provvedimento è stato sottoscritto da tutto il Consiglio con una sola astensione. Dall’Aula arrivano 41 si 6 no e una astensione.
Dunque dal quindicesimo giorno dalla pubblicazione della presente legge, i membri del Consiglio Grande e Generale e del Congresso di Stato, i Capitani di Castello e i membri di Giunta, i magistrati di tutte le giurisdizioni, gli appartenenti al Corpo diplomatico sammarinese, gli ufficiali dei corpi militari e di Polizia, i funzionari dirigenti dell’Amministrazione pubblica, gli organi di direzione e rappresentanza della Banca Centrale, dell’Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF), degli Enti e Aziende di Stato e delle società partecipate dallo Stato, non possono far parte di associazioni segrete o riservate, comunque denominate, anche se costituite ed operanti all’estero, per l’assunzione da parte degli affiliati di vincoli gerarchici e/o di solidarietà incompatibili con il dovere di esclusiva fedeltà alla Repubblica.
E’ comunque vietata anche l’affiliazione “a sodalizi massonici ancorché ufficiali o non segreti”. Proprio quest’ultima parte secondo alcuni osservatori potrebbe racchiudere profili di incostituzionalità, in quanto la massoneria ufficiale è parificata a qualsiasi altra associazione, tanto che le finalità e gli aderenti sono perfettamente noti, conosciuti e accessibili. Il comma potrebbe dunque apparire così com’è, da un punto di vista del diritto, discriminatorio. Basterà attendere che qualche massone si dichiari o venga “scoperto” ed eventualmente impugni il provvedimento di decadenza davanti ai Garanti. Tecnicismi a parte, la legge nella sua interezza appare decisamente interessante anche per mettere definitivamente a tacere quelle voci che vogliono importanti rami delle Istituzioni e poteri dello Stato, in mano a poteri più o meno occulti. Inoltre finalmente si apre un serio dibattito sull’argomento.
Ma che cosa si intende per società segreta? Secondo la legge che andrà a votare il nostro parlamento, si considerano segrete o riservate, quelle associazioni che tengono segreta la propria esistenza oppure, pur rendendo conoscibile la propria esistenza, rendono sconosciuti gli aderenti o taluno di essi, occultando in tutto o in parte le loro finalità e attività associative o gli elenchi degli appartenenti.
E che cosa succede qualora una delle categorie di cui sopra dovesse far parte delle predette associazioni? Anche in questo caso la legge votata ieri dal Consiglio è chiarissima. L’appartenenza ad associazioni segrete o riservate comporta la decadenza dall’incarico ricoperto o l’impossibilità ad assumere gli incarichi pubblici indicati. Costituisce inoltre causa di ineleggibilità a membro del Consiglio Grande e Generale, a Capitano dì Castello e a membro di Giunta, nonché l’assunzione dell’Incarico a membro del Congresso di Stato.
Una legge insomma dall’alto valore morale, che vuole garantire che l’Antica Repubblica sia rappresentata e amministrata da persone che operano per l’esclusivo bene dello Stato prima di ogni altra cosa e al di sopra di ogni altro interesse. Allo stesso tempo si vuole evitare una indebita compiacenza verso certe persone o pregiudiziale ostilità verso altre.
Il comma comunque – proprio per evitare problemi o ricorsi – alla fine è stato spostato e in questi giorni si lavorerà per rendere il testo a norma di legge senza tuttavia snaturarne la natura e l’essenza. Sarà comunque approvato in questa sessione consigliare.
Detto questo gli aderenti alla massoneria regolare sono pubblici e si possono facilmente trovare su internet. Fra loro figurano anche alcuni sammarinesi, fra cui medici dell’Iss, banchieri e professionisti. Se la legge rimanesse così, tutte queste persone perderebbero il lavoro.