Non bastava il calo di consenso dopo le infauste e scellerate decisioni sulle tariffe e sulla nuova legge sul lavoro, dove addirittura è sceso in campo l’ordine professionale dei commercialisti con parole di fuoco, ora il segretario Teodoro Lonfernini ha problemi anche nella sua maggioranza dato che non lo segue più nessuno e chi lo fa, lo fa obtorto collo e solo per responsabilità istituzionale.
Diciamoci la verità questa legge sull’editoria, nonostante i proclami e le parole auliche di qualche consigliere in cerca di visibilità e di potere, non piace a nessuno e soprattutto non piace alla maggioranza dato che solo 21, su oltre i 40 consiglieri di cui dispone la coalizione governativa, l’ha votata. Solo un terzo dei componenti del Consiglio Grande e Generale, questo è il dato più importante.
Il dato politico è enorme e molto significativo.
Tradotto vuol dire che questo è e sarà l’ennesimo flop del segretario al lavoro-informazione Teodoro Lonfernini. I consiglieri della maggioranza hanno dato, come è nello stile soprattutto della Dc, un forte segnale silenzioso: ”la legge non ci piace e non la votiamo!”
Uno smacco politico sia per Lonfernini, che per il capogruppo Dc Mussoni che non riesce ad impostare la sua linea ed alla fine sembra non essere nemmeno tanto rispettato in casa democristiana. Questo scollamento, dovuto al fatto che d’imperio e con la coercizione non si ottiene nulla, è molto importante ed è la cartina al tornasole di come dentro la maggioranza l’asse Lonfernini-Mussoni non sia molto considerato e ben voluto; peggio ancora nella Dc dove la protesta silenziosa è ancora più evidente, di fatto la Dc è spaccata e la maggioranza dei consiglieri è contro questa legge.
Infatti, tranne i fedelissimi di Lonfernini, l’articolo 11, quello che poi interessa GiornaleSM, non mi pare che sia stato votato da tanti democristiani. Addirittura lo stesso Venturini, capendo i problemi che poi questo potrà portare, pur presente alla votazione non ha votato l’articolo 11, che forse è l’unico articolo di cui ci ricorderemo di questa legge.
Ringrazio sentitamente coloro che non hanno partecipato volutamente alla votazione, che considero un sostegno al sottoscritto ed al GiornaleSM. Questo vuol dire che i nostri articoli, fatti senza nessun altro fine recondito, sono stati capiti e condivisi dalla metà della maggioranza.
Si è rotto, almeno su questa legge, quell’assioma che dice che quando un segretario porta una legge la sua maggioranza obbligatoriamente la vota. Evidentemente la vota se è una legge giusta e condivisa, quale pare non essere quella sull’Informazione.
Poi, sinceramente, non capisco questa bramosia di portare sempre nuove leggi, spendendo peraltro un sacco di soldi statali, qui sono stati spesi quasi 100.000 euro, come se ci fosse il bisogno di far vedere che si è più bravi.
Che stia tranquillo il segretario Lonfernini, è inutile che si affanni, lei più bravo o il migliore non lo è! Tutt’altro! ha solo portato leggi errate, costose, inutili ed inopportune come pare essere le ultime approvate (per non parlare poi del disastro delle tariffe delle bollette) quindi forse farebbe molto meglio a fare un esame di coscienza ed una seria valutazione sulla sua ultima attività politica visto che metà della maggioranza e tantissimi consiglieri, anche quelli più vicini a lei, non l’hanno seguita.
Però mentre ci sono segretari che letteralmente sono molto capaci e realizzano leggi utili ed innovative, altri che tessono una rete di contatti molto importanti per la Repubblica ce ne sono altri che invece sono la negazione e l’incapacità più assoluta. Forse ora è opportuno, e magari arrivato il momento, di farsi due domande sulle reali capacità di alcuni di loro.
Perchè a rimetterci è sempre il paese!
A volte è meglio stare buoni, non fare niente e dare da mangiare alla scimmia, come diceva una vecchia barzelletta romagnola.
Marco Severini – direttore del GiornaleSM