Il sito online Riminiduepuntozero pubblica alcune affermazioni dell’ex Vescovo di San Marino Luigi Negri, destinate ancora una volta a creare veementi polemiche. È la prima volta che un vescovo accredita l’idea di un complotto, di pressioni e di un ricatto dietro la rinuncia di Benedetto XVI, lasciando intendere senza tanti giri di parole che Papa Ratzinger non se n’è andato di sua spontanea volontà. L’intervistatore chiede quale idea si sia fatto Negri sulla rinuncia al papato. Ecco che cosa risponde l’arcivescovo emerito di Ferrara: «Si è trattato di un gesto inaudito. Negli ultimi incontri l’ho visto infragilito fisicamente, ma lucidissimo nel pensiero. Ho poca conoscenza – per fortuna – dei fatti della Curia romana, ma sono certo che un giorno emergeranno gravi responsabilità dentro e fuori il Vaticano. Benedetto XVI ha subito pressioni enormi. Non è un caso che in America, anche sulla base di ciò che è stato pubblicato da Wikileaks, alcuni gruppi di cattolici abbiano chiesto al presidente Trump di aprire una commissione d’inchiesta per indagare se l’amministrazione di Barack Obama abbia esercitato pressioni su Benedetto. Resta per ora un mistero gravissimo, ma sono certo che le responsabilità verranno fuori. Si avvicina la mia personale “fine del mondo” e la prima domanda che rivolgerò a San Pietro sarà proprio su questa vicenda». Nell’intervista a Riminiduepuntozero dunque Negri è «certo» che Benedetto abbia lasciato perché sottoposto a fortissime pressioni e che vi siano persone responsabili di quella sua scelta, evidentemente considerata dall’arcivescovo non libera. Esattamente come ripetono i complottisti, i quali vedono proprio in queste pressioni un condizionamento che renderebbe invalida la rinuncia stessa. È ciò che permette a una galassia di gruppi e gruppuscoli pseudo-tradizionalisti di considerare ancora Ratzinger come il «vero Papa», anche se a queste conseguenze l’arcivescovo di Ferrara, nell’intervista citata, non arriva. In questo caso l’analisi è del noto quotidiano “La Stampa” che ha ripreso le parole del Vescovo Negri riportare dal sito riminese.