Hanno aspettato il giorno dopo il ritorno in fascia A per presentare la mozione di sfiducia al Segretario agli Esteri. Che figuraccia! Libera e Repubblica Futura probabilmente non si aspettavano una risoluzione così veloce per una disposizione della Farnesina che avrebbe creato parecchi problemi agli spostamenti da e per San Marino. Ma se il problema è stato risolto in meno di 24 ore, che senso ha dunque la mozione di sfiducia presentata giovedì 24, nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale? Tempi di reazione troppo lenti, o c’è altro?
Vediamo di ricostruire la cronologia frenetica del periodo prenatalizio. Giovedì 17 esce il famoso decreto che salva il brindisi di Capodanno. La notizia è succulenta, fa il giro del mondo, arriva perfino in America. E scatena l’ira di Dio perché, con tutte le giustificazioni che può avere San Marino, è piuttosto incauta. Far rimanere tutto aperto, come è sempre stato in questi ultimi mesi, senza fare troppo chiasso, forse sarebbe stato più opportuno. Infatti, domenica 20 dicembre, arriva la notizia dell’inserimento di San Marino in fascia C. Questo sì che è un problema grosso. Il governo si mette subito al lavoro e martedì 22, verso mezzanotte, raddrizza il tiro con il decreto di Natale, che parifica le disposizioni di chiusura a quelle italiane. Mercoledì 23 si scatena il putiferio perché la norma annulla tutti i progetti natalizi, quelli familiari e quelli economici, ma giovedì 24 dicembre (è passato poco più di un giorno) arriva la notizia ufficiale che riporta San Marino in fascia A. Questi sono i fatti, tutto il resto è pura speculazione.
Per dovere etico e giornalistico, non si possono sottacere i problemi che l’ultimo decreto ha creato a molti operatori economici: i commercianti turistici, che speravano nell’afflusso natalizio, baristi e ristoratori, i quali ultimi avevano liste prenotazioni esaurite fino a gennaio e rifornimenti ormai ordinati e pagati. Il danno è oggettivo. Anche se nessuno mette sulla bilancia il gran lavoro fatto per tutto novembre e dicembre, mentre i colleghi italiani erano chiusi. Capitolo ristori. Anche in questo caso nessuno ricorda il decreto della primavera scorsa per i finanziamenti alle imprese con la garanzia dello Stato. Si viene a sapere dall’Ecc.ma Camera che sono stati erogati milioni. Quindi ha funzionato ed è stato prorogato fino al giugno prossimo. A fianco, le disposizioni per il sostegno alle famiglie, la CIG, lo smart working, il part-time, il congedo parentale, tutte norme che aiutano le persone, ma anche le imprese. Tutte in vigore fino a giugno. A questo si aggiunge la notizia del governo che, essendo concluso l’iter per il prestito ponte, già dalla prossima settimana si andranno ad individuare le forme di sostegno più adeguate per le categorie più colpite dai mancati introiti natalizi. C’è stato un problema e c’è la sua soluzione.
Di fronte a tutto ciò cosa fanno Libera e Repubblica Futura? Fanno conferenze stampa e vanno dalla Reggenza per gridare l’incapacità del governo. Gridano al fallimento, accusano l’isolamento di San Marino. Con l’Italia solo figuracce. Nessun aiuto alle famiglie. Il governo ha fatto un pastrocchio. Chieda scusa ai cittadini. E via di questo passo, fino alla mozione di sfiducia per Luca Beccari. Ma da alcuni commenti fuori onda, sembra (sottolineiamo sembra) che il primo obiettivo non fosse la Segreteria Esteri, bensì la Sanità. Non stupisce: Roberto Ciavatta è sempre stato un bersaglio privilegiato e rimane tuttora nell’occhio del ciclone. Ma poi è successo qualcosa e all’ultimo minuto le opposizioni hanno cambiato indirizzo, facendo una figuraccia per via del repentino ritorno in fascia A. Il quale dimostra che il rapporto bilaterale esiste ed è ben strutturato, nonostante gli scivoloni. Quindi, non si capisce il perché di questa azione politica che non ha i numeri, non ha i contenuti e porterà alla convocazione straordinaria del Consiglio entro il 30 dicembre. È probabile che già lunedì si debba riunire l’Ufficio di presidenza. Soldi e tempo fatti spendere inutilmente da quelli che si spacciano per paladini del Paese.
Anche qui non c’è nulla da stupirsi, facevano lo stesso nella passata legislatura, quando erano al governo e ogni giorno venivano loro sbattute in faccia le prove su Confuorti, i titoli, il tribunale, i debiti, le banche, l’ISS, le TLC, eccetera. Scrollavano le spalle e liquidavano tutte le accuse come semplice populismo e confusione, per tirare dritto nonostante tutto. Purtroppo, adesso che non sono più nella stanza dei bottoni a coprire le nefandezze, su San Marino si è rovesciato il vaso di Pandora e ogni giorno il Paese deve misurarsi con la loro eredità. Ma loro non ricordano, oppure dicono che è stato qualcun altro e invece di rimboccarsi le maniche per affrontare problemi veri ed enormi come la pandemia, non trovano di meglio che far perdere tempo e soldi.
Infine, a proposito di relazioni bilaterali, ci sia concesso di ricordare la famosa conferenza stampa del 28 agosto 2009 al Meeting, con il ministro Tremonti. Accanto a lui, l’allora Segretario alle Finanze Gabriele Gatti (DC) e l’allora Segretario agli Esteri Antonella Mularoni (Alleanza Popolare, ora RF). Quella sì che fu una Caporetto per la sovranità sammarinese, con una serie di conseguenze che non furono mai recuperate. È storia!
a/f