San Marino. Libera e Repubblica Futura: la squadra dei “Demolition men” all’opera sull’ISS … di Alberto Forcellini

“Demolition man sconvolge Roma”. Così ieri il Financial Time descriveva la crisi italiana aperta da Matteo Renzi. Una definizione subito ripresa da tutti i maggiori giornali italiani e che, incredibilmente ma non troppo, si combina alla situazione sammarinese. In uno scenario doloroso e difficile, con operatori sanitari che non prendono ferie, né riposi da ormai un anno, con una situazione economica disastrosa (anche per le casse vuote lasciate dal passato governo) le attuali opposizioni non passano giorno in cui non cercano di demolire tutti gli sforzi che governo e maggioranza fanno per dare risposte, per trovare soluzioni e dare un minimo di sicurezza ai cittadini. Ecco un esempio davvero inquietante.

La Serenissima di ieri, a pagina 4, pubblica un articolo sui vaccini, in cui racconta IN ESCLUSIVA tutto quello che Ciavatta non avrebbe detto e che invece è scritto nel Protocollo d’intesa con l’Italia. Protocollo che lui ha tenuto nascosto. Qui viene fuori tutta la scorrettezza di Libera e il suo intento continuo di diffondere informazioni false. Il Protocollo di intesa è pubblicato sul sito ISS, ISS – Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino. Ecco cosa c’è scritto realmente.

Nella premessa, vengono citati gli accordi bilaterali dal 1939 fino ad oggi (non solo quello fatto nel 2018), come è nella prassi.  All’articolo 2, c’è tutto quello che ha detto Ciavatta ai cittadini sammarinesi e alla Commissione Sanità: l’Italia fornirà 25 mila dosi, necessarie per vaccinare il 70 per cento della popolazione sammarinese, nel rispetto delle linee guida dell’OMS. La fornitura sarà nella proporzione di 1 su 1700 fiale a disposizione dell’Italia, nelle diverse marche. Il pagamento delle dosi dovrà avvenire entro 30 giorni dal ricevimento, sulla base dei costi sostenuti dall’Italia. L’accordo avrà validità fino al temine dell’emergenza pandemica.

Tutti lo possono vedere e scaricare. Il linguaggio è semplice e comprensibile (strano che alla Serenissima non l’abbiano capito). Vale anche per Repubblica Futura, che accusa Ciavatta di mantenere il segreto sugli accordi, che deve esibire il contenuto del Protocollo alla gente, che non deve raccontare frottole e deve portare risultati. Più che essere pubblicato il testo online, dopo essere stato illustrato in Commissione Consiliare, cosa vuole ancora RF?

C’è un’attitudine teatrale in Ciacci & Co, che sicuramente non aiuta né la politica, né tantomeno i cittadini angosciati per il perdurare dell’emergenza. A volte anche il ledaer di RF, Renzi, ha atteggiamenti teatrali, che però sono troppo impostati sulla tragedia greca per essere capiti da un pubblico moderno. L’enfasi del melodramma sulla carenza di democrazia e di trasparenza, unita alla proiezione della politica sui social, dove prevale l’aspetto dello scherno e del dileggio, ha solo del grottesco. La mancanza di credibilità degli autori esalta la profonda differenza tra l’azione di opposizione della passata legislatura, tutta volta a fermare il progetto criminale della “cricca”; e quella attuale, che invece si esprime solo in giochini di Palazzo e strumentalizzazioni. È anche vero che se si dovesse togliere il cannoneggiamento della maggioranza, a Libera e RF rimarrebbe ben poco da dire. Nomina sunt substantia rerum, le parole sono la sostanza delle cose. Mai affermazione fu più vera.

Per tornare al Renzi italiano, il demolition man del governo Conte, le ultime news dicono che probabilmente rimarrà col cerino in mano. E anche qui ci potrebbe essere un allineamento con i demolitori sammarinesi. Per quanto ci riguarda, se ci è concesso, vorremmo esprimere un plauso al SDS Roberto Ciavatta per la sua correttezza, e all’ufficio stampa ISS per la puntualità e la professionalità con cui dirama le notizie di interesse pubblico.

a/f