Sabato 5 aprile i giovani del gruppo SANMARINOPERLAPALESTINA hanno riempito la piazza della libertà con la loro manifestazione al grido “Palestina libera!”
Libera c’era, ha marciato con loro e ha condiviso i loro appelli alla libertà e alla pace per il popolo palestinese. Toccante e drammatica la testimonianza di Youssef Handuna di Gaza, la domanda a chiusura del suo intervento risuona nelle orecchie “Cosa ancora deve succedere perché il mondo fermi Israele? Quanti bambini devono ancora essere uccisi dall’esercito israeliano e dalle sue bombe?”
Nella piazza della Libertà gli organizzatori e tutti i manifestanti hanno chiesto al Governo della Repubblica di San Marino di:
• Accelerare l’iter per il riconoscimento dello Stato palestinese;
• Farsi portavoce, in sede ONU, di un embargo permanente che vieti la vendita di armi ad Israele;
• Prendere posizione, in sede ONU, affinché vengano comminate sanzioni economiche allo Stato di Israele.
Gli organizzatori hanno anche sollecitato ogni persona presente a mettere in pratica l’azione di boicottaggio verso prodotti di ditte complici di questa strage, non in quanto israeliane quindi, ma perchè complici. Boycat classifica le aziende in base al livello del loro coinvolgimento nel genocidio, nell’apartheid e nell’occupazione illegale di Israele da parte dei coloni. Non solo, quindi, ditte israeliane. Non è un boicottaggio contro il popolo di Israele, che sta manifestando per la pace, ma contro il governo israeliano colpevole di strage, apartheid e occupazione illegale,
Qualcuno ancora in Italia e in Europa ha il coraggio e l’ipocrisia di chiedere a Israele una “reazione proporzionata” E quale sarebbe la proporzione? Gaza è rasa al suolo, sono oltre 50mila i morti, dei quali oltre 20mila bambini. Non c’è proporzione, c’è una strage in atto, punto!
L’esercito israeliano pochi giorni fa ha ucciso deliberatamente 15 operatori sanitari palestinesi mentre cercavano di portare soccorso ad altri colleghi e li ha sepolti in una fossa comune a sud della Striscia di Gaza, insieme all’ambulanza sulla quale viaggiavano.
Lo ha denunciato l’Onu ed è stato confermato da Mezzaluna rossa e Croce rossa.
Cosa deve succedere ancora perché il mondo fermi questo strazio?
Poco si parla poi di quello che succede in Cisgiordania o West Bank’s, di come i coloni israeliani, coperti dall’esercito, calpestino ogni diritto umano dei palestinesi, e questo da prima del 7 ottobre 2023. Il documentario “No other land”, di un collettivo di attivisti israelo-palestinesi mostra parte degli eventi accaduti a Masafer Yatta, nella Cisgiordania occupata. Questo documentario ha vinto l’Oscar a Los Angeles per il 2025.
Nessuno potrà dire che non sapeva, nessuno potrà sentirsi innocente se non fa sentire la sua voce, il suo dissenso, la sua fortissima contrarietà.
Pace e libertà per il popolo palestinese. Pace e libertà per il popolo israeliano!
Libera – San Marino