La casa è un diritto. Libera intende riaffermare con forza questo concetto, in un momento in cui i prezzi degli immobili sono diventati troppo elevati per essere affrontati con la politica dei mutui, il valore degli affitti è alle stelle e comunque la reperibilità di abitazioni è estremamente bassa. Quest’ultimo aspetto pare essere la causa degli aumenti. I dati forniti dall’Ufficio del Catasto dimostrano però che la disponibilità di ‘unità immobiliari appartenenti al settore residenziale’, sono di gran lunga superiori ai nuclei familiari residenti in territorio. Sono infatti circa 17.200. le abitazioni iscritte a catasto, mentre sono circa 15.300 i nuclei familiari residenti. Di fatto gli immobili residenziali non utilizzati sono circa 1.900, a cui si aggiungono circa 1.000 abitazioni che non sono iscritte a catasto perché ancora allo stato grezzo. Un numero importante capace di sostenere la richiesta di nuove abitazioni per almeno i prossimi 15 anni. Occorre capire quale sia il motivo, o meglio quali siano i motivi per cui questi immobili non vengono posti in vendita o non vengono messi a disposizione per l’affitto. Di certo sarebbe necessario che lo Stato mettesse in moto una serie di incentivi (o disincentivi) per favorire l’utilizzo di tali unità immobiliari ad uso residenziale che, sempre secondo l’indagine del Catasto, sono circa 16.100 di proprietà di persone fisiche, 900 di proprietà di persone giuridiche e gli ultimo 150 di proprietà pubblica. A tal fine Libera ha proposto una serie di provvedimenti capaci di rendere più fluido il mercato immobiliare a partire dagli incentivi ad iscrivere gli immobili non utilizzati in un apposito registro che li renda disponibili per la vendita o per l’affitto. L’intervento organico prevederà anche la semplificazione del rapporto locatore/locatario affinché i diritti di entrambi siano salvaguardati e maggiormente potenziati. Inoltre verrà messo in atto un provvedimento che favorisca l’ultimazione delle tante abitazioni ancora allo stato grezzo intervenendo con decisione anche sui due ecomostri di Acquaviva e Fiorina. Certo che questi interventi, pur necessari nel breve periodo, necessitano di analisi approfondite affinché la loro efficacia possa essere costantemente verificata. Questa modalità seria di approcciare la problematica vuole indicare un metodo nuovo affinché la politica possa finalmente produrre significativi risultati.
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