Una grande prova di democrazia quella espressa dal popolo tedesco. Il timore per la crescita esponenziale dei consensi verso la destra radicale di stampo neonazista ha indotto l’83% degli elettori a presentarsi alle urne per sventare il rischio di una svolta autoritaria.
Un risultato sollecitato anche dalla volontà dei tanti giovani che in 250 mila sono scesi in piazza per chiedere che si ponesse un argine per frenare l’ondata dei consensi verso l’estrema destra.
Questo il significato profondo del risultato del voto in Germania che ha visto il partito di centro, CDU/CSU, prevalere su tutti gli altri partiti mentre va registrata la netta sconfitta del SPD il partito della sinistra riformista che si è trovato a governare il Paese proprio nel momento in cui ha subito una delle più gravi crisi economiche del dopoguerra dovuta in particolare agli effetti della guerra in Ucraina. Significativi i risultati del partito ecologista GRUNE (11,6% dei voti) e del partito di sinistra DIE LINKE (8,8%).
Al di là dei risultati delle singole forze politiche, l’importanza delle elezioni tedesche sta nella capacità degli elettori di contrastare la crescita dell’estrema destra e di garantire ai partiti del centro sinistra i margini per dare un governo stabile a questo importante Paese, centrale per la tenuta della democrazia nell’intera Europa.
In tempi così difficili d’involuzione democratica in cui i grandi Paesi stanno decidendo il nuovo assetto geopolitico dell’intero pianeta, tempi che purtroppo vedono l’Europa impreparata ad affrontare tali nuove sfide, l’auspicio di Libera è quello che la Germania possa costituire al più presto il proprio governo che non potrà che basarsi sulla collaborazione fra la sinistra riformista e il centro democratico.
L’auspicio è quindi quello che si formi un governo basato su un programma ben definito che possa operare affinché la Germania possa uscire dalla crisi strutturale in cui si è ritrovata e torni a rappresentare gli interessi dell’intera Europa. Un continente che ha bisogno di esprimere una posizione autonoma rispetto agli schieramenti in campo per tornare ad essere promotore del dialogo anche fra antagonisti collaborando anche sul piano economico e tenendo alti valori della democrazia e dei diritti umani.
Libera – San Marino