San Marino. Libera porta in Consiglio il Pdl per “l’inclusione lavorativa delle persone con disabilita”

Va in prima lettura, in Consiglio, l’atteso Progetto di Legge “Inclusione lavorativa delle persone con disabilità” presentato da Libera.

Nella Repubblica di San Marino, un nuovo paradigma sta prendendo forma, un paradigma che pone l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità al centro dell’attenzione. La rivoluzione silenziosa è guidata dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 sui diritti delle persone con disabilità, ratificata da Titano nel 2008. Il documento non solo promuove i diritti fondamentali, ma sottolinea l’importanza di rimuovere le barriere fisiche e mentali che impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita sociale, economica e culturale.

 

Un nuovo modello di riferimento

La Convenzione delle Nazioni Unite si basa sull’International Classification of Functioning, Disability, and Health (I.C.F., 2001), che mette in luce l’importanza dell’ambiente in cui una persona disabile vive. Un ambiente favorevole può ridurre le sfide e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. La World Health Organization esamina attentamente l’interazione tra la persona disabile e il suo ambiente. Tale incontro può produrre una barriera, un pregiudizio o una mancanza di servizi. Lavorare per l’inclusione significa lavorare per la riduzione dell’handicap, cercando di individuare le variabili che possono costituire un ostacolo al pieno sviluppo delle potenzialità di una persona.

 

Modifiche legislative per un futuro inclusivo

San Marino ha risposto prontamente ai principi della Convenzione, iniziando una revisione delle leggi esistenti. La Legge quadro n. 28 del 2015 ha modificato e sostituito la n. 141 del 1990, portando cambiamenti significativi nell’inserimento scolastico e nell’assistenza socio-sanitaria. Tuttavia, le leggi relative all’inserimento lavorativo non sono state ancora allineate con i nuovi principi.

 

Sostegno all’autonomia e all’imprenditorialità

Un aspetto importante che emerge dal progetto di legge presentato da Libera riguarda la promozione dell’attività lavorativa autonoma e delle professioni libere per le persone con disabilità. Anche coloro che desiderano intraprendere un’attività autonoma o una libera professione possono contare sui servizi offerti dall’Iss per essere orientati nella scelta dell’attività e per ricevere consulenze. Tali servizi mirano a fornire accomodamenti ragionevoli e adeguamenti ergonomici per agevolare lo svolgimento dell’attività economica. Inoltre, è previsto il supporto degli assistenti socio-sanitari e il trasporto gratuito, se necessario.

 

Il ruolo delle cooperative sociali

Le cooperative sociali hanno un ruolo significativo nell’inclusione lavorativa. Per lo svolgimento delle proprie attività, devono avere almeno il 60% dei dipendenti qualificabili come persone svantaggiate o disabili. Le aziende private possono stipulare convenzioni di lavoro con le cooperative sociali per l’affidamento di commesse. Queste iniziative promuovono una rete solidale di collaborazione che facilita la collocazione delle persone con disabilità in attività e servizi richiesti dal mercato.

 

Sgravio contributivo per la creazione di opportunità

Un elemento di notevole rilevanza è lo sgravio contributivo del 50% per le assunzioni di collaboratori da parte dei lavoratori con disabilità. Questo incentivo promuove attivamente l’occupazione di persone con disabilità e facilita il loro ingresso nel mondo del lavoro. La legge crea un ambiente favorevole per l’assunzione di individui con disabilità, incoraggiando l’equità nell’ambiente lavorativo.

 

Promuovere la collaborazione e la solidarietà

Come si diceva, un obiettivo importante è la creazione di una rete solidale di collaborazione tra cooperative sociali, aziende profit, amministrazione pubblica e università. La collaborazione mira a creare opportunità lavorative e servizi che rispondano alle caratteristiche professionali dei lavoratori impiegati dalle cooperative sociali. L’obiettivo è verificare la possibilità di emettere gare d’appalto che permettano la partecipazione da parte delle cooperative sociali in settori richiesti dal mercato.

 

Verso un futuro di inclusione

Le leggi e le iniziative attuali puntano a creare un ambiente in cui tutti abbiano l’opportunità di contribuire alla società in modo significativo.

La promozione dell’inclusione lavorativa non è solo un dovere sociale ma anche un diritto fondamentale, tutelato dalla Convenzione delle Nazioni Unite. Il lavoro non è solo un mezzo di sostentamento, ma anche un modo per esprimere i diritti di cittadinanza e partecipazione sociale.

Il settore pubblico non è stato escluso da queste iniziative di inclusione lavorativa. Le norme, come la Legge 21 settembre 2010 n.160 e il Decreto Delegato n. 99 del 27 luglio 2012 sulle Cooperative Sociali, hanno stabilito norme e accordi relativi ad ammortizzatori sociali, norme previdenziali ed altro, al fine di garantire l’occupazione di persone con disabilità in questo settore cruciale.

 

A grandi passi verso il futuro

San Marino sta compiendo passi significativi verso un futuro di inclusione lavorativa per le persone con disabilità. Le leggi e le iniziative attuali sono state progettate per creare un ambiente in cui tutti abbiano l’opportunità di contribuire alla società in modo significativo.

La promozione dell’inclusione lavorativa è un imperativo e un diritto fondamentale.

Gli sforzi collettivi stanno preparando il terreno per un futuro in cui l’inclusione non sia solo un’idea, ma una realtà tangibile. L’auspicio allora è che il Consiglio voti con celerità il progetto di legge, ma che oltre alle leggi, a cambiare sia soprattutto la mentalità: la disabilità deve finalmente essere percepita come una opportunità e non come un ostacolo.

 

David Oddone

(La Serenissima)