Il nuovo anno scolastico pare non essere iniziato nel migliore dei modi per numerose famiglie sammarinesi. Si segnala infatti che per diversi bidelli cuochi da anni impegnati nelle strutture scolastiche non sia stato rinnovato il rapporto di lavoro, pur non essendosi registrato un brusco calo della popolazione scolastica.
Una riduzione sensibile delle risorse destinate al personale non docente, in particolare per quanto riguarda gli addetti alla refezione, fa pensare anche ad una forte riduzione del livello qualitativo del servizio scolastico, magari esternalizzando il servizio mensa a ditte private che consegnano alle scuole prodotti confezionati e precotti, in nome di una discutibile interpretazione della doverosa esigenza di ridurre la spesa pubblica.
Alla luce di queste considerazioni interpello il governo per sapere se corrisponde al vero che non sono stati richiamati in servizio diversi dipendenti del settore scuola, in particolare i bidelli cuochi e, in caso affermativo quale sia il numero di tali dipendenti e le motivazioni per cui non si è proceduto al rinnovo.
Chiedo inoltre se corrisponda al vero che sia in atto l’esternalizzazione del servizio di refezione scolastica e se la prospettiva per i nostri bambini sia quella di dovere rinunciare a pasti cucinati all’interno della scuola e trovarsi a consumare alimenti preconfezionati provenienti da catering esterni. In caso affermativo chiedo a che punto sia tale processo, quali siano le ditte assegnatarie del servizio e con quali criteri e procedure siano state individuate.
Il Consigliere
Ivan Foschi
Si associano per risposta scritta i Consigliere Luca Lazzari e Tony Margiotta












