Il tema ha giustamente fatto passare in secondo piano il valore del gesto: il Presidente francese Francois Hollande apprende degli attacchi terroristici alla sua capitale, si presenta in conferenza stampa e annuncia misure straordinarie (addirittura la modifica della costituzione).
Il numero uno transalpino in quel momento e? piu? che mai solo ma dimostra tutta la sua leadership, commosso ma lucido, determinato e convincente.
Il mondo applaude e riscopre di aver bisogno di leader.
Di fronte alle emergenze, piu? che mai, servono figure di spessore in grado di prendere decisioni importanti anche quando impopolari. “Dove sono troppi a comandare nasce la confusione e si finisce che non comanda piu? nessuno” scrisse Luigi Einaudi, lui, padre della democrazia italiana, ne demonizzava le controindicazioni.
La vera democrazia, in politica, si ha quando si e? in grado di scegliere e nominare un vero capo, una guida che sappia traghettare un intero paese verso i traguardi necessari alla crescita dello stesso sposandone il progetto e le azioni. La democrazia non e? il governo di tutti ma e? il governo delle persone scelte da tutti.
L’Europa democratica si appoggia ai personaggi e sempre meno ai partiti, lo stesso, in epoca contemporanea, da Steve Jobs in poi, stanno facendo le aziende, che si rispecchiano sempre piu? spesso nelle azioni e nei pensieri dei loro amministratori.
Gli esempi, in politica, sono numerosi, da Matteo Renzi, premier carismatico di una nuova Italia ad Angela Merkel, leader non solo della Germania ma ormai dell’intero continente. E se nei giorni della crisi greca oneri e onori sono ricaduti sulla testa del premier Tsipras l’ultimo lampante esempio e? appunto quello del Presidente della Repubblica francese Hollande.
Nel mondo imprenditoriale e? fin troppo facile citare Steve Jobs (e ora Tim Cook) piuttosto che rifugiarsi nel discusso personaggio di Zuckerberg ma e? bene ricordare che le migliori aziende, anche piccole, anche sammarinesi, sono guidate dalle azioni di un solo soggetto o al massimo di una famiglia bravi e capaci a concretizzare idee di collaboratori capaci e esperti di settore.
Nel mondo bancario a confermare la tesi valida in politica e nell’impresa e? piu? che mai Mario Draghi, governatore della BCE e uomo-immagine della stessa.
La necessita? di una figura-guida non e? riconducibile solamente ai temi dell’immagine, del marketing o della comunicazione (a questo ci era arrivato gia? Giovanni Rana oltre vent’anni fa) ma anche e soprattutto al bisogno di snellire le procedure che portano alle scelte. Aziende e governi necessitano di velocizzare le proprie azioni, di evitare lo stallo.
E a San Marino che succede? Se da un lato il mondo dell’imprenditoria continua ad affidarsi alla preparazione dei singoli manager, dall’altro la politica prova a trovare i personaggi giusti nei quali identificare il proprio operato.
Le coalizioni hanno bisogno di uomini di riferimento.
Dobbiamo fare presto.
Stefano Ercolani, Presidente Asset Banca