Parla l’imprenditore che ha denunciato Bac e Federico Cervellini: ”C’è chi utilizza centri di potere per tornaconto personale”.
Mi aspetto che la politica prenda spunto da questa iniziativa per tutelare gli imprenditori che sono stati ricattati, che immagino siano tanti”.
Ha creato molto scalpore la notizia della querela dell’imprenditore Davide Natalini della Leon Engineering nei confronti della Banca agricola commerciale rilanciata da Giornale.sm. Nel documento depositato in Tribunale lo scorso 17 settembre Natalini denuncia in sostanza di aver versato 100 mila euro su richiesta di Federico Cervellini, figlio del direttore generale di Bac e uomo di fiducia della banca, per aprire una società a Dubai che però non sarebbe mai sorta.
Il giorno dopo l’esplosione del caso abbiamo incontrato l’imprenditore per conoscerlo meglio. Natalini, cosa l’ha spinta a denunciare questi fatti?
“Voglio innanzitutto premettere che io non ho nulla da temere: non ho scheletri negli armadi, non ho partite finanziare nascoste. Questo è importante perché, contrariamente a quello che potrebbe essere successo ad altri imprenditori che hanno desistito, io non sono ricattabile. I miei conti sono visibili. Negli ultimi 3 anni la mia azienda ha prodotto utili anche di 300 mila euro che ho sempre e costantemente reinvestiti nell’azienda. Nel 2012 il capitale sociale era di 77 mila euro e oggi è arrivata a 900 mila. Non ho mai evaso le tasse, non ho approfittato di scorciatoie. Io ho avuto il coraggio a febbraio 2013 di firmare un piano occupazionale dove mi sono impegnato ad assumere sammarinesi in primis iscritti nelle liste dell’ufficio del lavoro. Per ora ho assunto solo sammarinesi. Il reparto tecnico ha l’età media di 27 anni e stanno creando impianti per la produzione di energia alternativa in giro per il mondo”.
La situazione che lei ha denunciato ha danneggiato la sua azienda?
“Negli ultimi mesi ho subito danni dal punto di vista dell’immagine dato che Bac ha chiesto il rientro immotivato dei fidi. Dal punto di vista economico ha portato una lieve flessione che ora si è risolta. Ma il calo c’è stato”.
Ora spetterà al Tribunale valutare le sue dichiarazioni. Ma dalle altre istituzioni si aspetta qualcosa?
“Qualcosa è già accaduto. Questa mattina (ieri, ndr) il segretario Arzilli per conto anche del collega Belluzzi si è impegnato a prendere le distanze da Federico Cervellini circa le sue affermazioni in merito alla sua nomina a console e al presunto coinvolgimento che Cervellini faceva credere di avere con il governo. Io stesso ho fatto una precisazione per specificare che Arzilli è totalmente estraneo ai fatti crimino- si che ho denunciato. Tornando alla sua domanda mi aspetto che la politica prenda spunto da questa iniziativa per tutelare gli imprenditori che sono stati ricattati, che immagino siano tanti. Spero sia l’occasione per fare pulizia da questo modo di fare da prima Repubblica, dove tutto è legato al sotterfugio e ai giochi sporchi”.
Ha detto che pensa che siano molti gli imprenditori che hanno vissuto la sua esperienza. Pensa quindi che l’intero sistema sia compro- messo?
“Sono a San Marino dal 2008 come imprenditore e dall’anno scorso sono anche residente. Reputo San Marino un paese dove la gente è prevalentemente pulita onesta e lavoratrice. Purtroppo è ancora sotto il controllo di pochissime persone che sfruttano il loro centro di potere solo per il loro tornaconto personale. Questo deve essere denunciato e deve scomparire. Il malcontento deve produrre il cambiamento di metodo come è stato nell’Italia del ‘92 con Tangentopoli”.
Quindi pensa che siano coinvolti anche politici?
“Denuncio le persone che usano il potere solo per scopi personali. Può essere una banca o un politico. Chi si approfitta delle tangenti e delle truffe deve essere allontanato. Tutti devono comportarsi correttamente”.
Ha in previsione altre iniziative?
“Sono più che disponibile a dare il mio sostegno a chiunque, associazioni o partiti, per dare il mio contributo al cambiamento del paese che è in corso”.
Davide Giardi