Le scrivo perché come vedo lei si prodriga a svelare le pecche del sistema sammarinese piuttosto che divulgare chiacchiere da bar…
Come ben sa la nuova riforma fiscale deve coprire le mancanze che si sono venute a creare nelle casse dello stato grazie ad anni di sperperi da parte di politici che non hanno fatto altro che coprire interessi personali e non quelli della nostra amata Repubblica.
Al solito la nostra classe politica non fa altro che scegliere la via più breve ma non costruttiva per affrontare la crisi ; mette le mani in tasca ai cittadini in quanto ancora confida nel fatto che nessuno andrà a palazzo a togliergli la poltrona…tanto meno se i colpiti sono “numericamente irrilevanti”.
E qui mi ricollego al mio “caso” : sono un cittadino sammarinese residente in repubblica che non si è fatto prendere dallo sconforto quando il mercato del lavoro in patria non mi offriva nulla ; mi sono rimboccato le maniche e mi sono cercato un valido impiego in italia diventando come mi hanno definito ieri un “frontaliero al contrario”…
Già , proprio ieri sono riuscito a strappare un sorriso allo stand dei frontalieri in centro a rimini perché “sono messo peggio di loro” ; come me pochi altri stanno affrontando una vita lavorativa in Italia rimanendo residenti a San Marino e quindi formiamo un elettorato che nessuno al governo considera , infatti la nuova riforma si è “scordata” di noi e dopo le innumerevoli detrazioni italiane ci vediamo in teoria tassare il reddito anche a San Marino senza che ci sia riconosciuto alcun ammortizzatore, dobbiamo solo pagare in proporzione più degli altri!
IN TEORIA… perché dopo anni in cui ho regolarmente pagato le imposte in italia ed i contributi a san marino per regolarizzare la mia posizione non ho proprio voglia di vedermi tassare doppiamente anche il mio reddito solo perché torno in patria nei weekend…cosa dovrei fare, perdere la residenza?
Nooooo… io aspetto che vengano saldati i buchi della monofase…che si chiarisca la faccenda del “conto Mazzini” e via dicendo, prima che mi mettano le mani in tasca paghi chi ha commesso illeciti! e forse già copriremmo le falle della nostra finanza, non vi è solidarietà per i tempi di crisi che stiamo vivendo in questa riforma ; ci chiedono di pagare solo per poter vivere a casa nostra mentre altri si arricchiscono alle spalle dello stato .
Sono uno di quelli che ama la nostra Repubblica, che se la è tatuata sul corpo , ma non ho nessun legame con la nostra classe politica inadatta e senza competenze .
Cordiali saluti
Lino Alberto Volpini