Matteo Ciacci, Libera
Il suo intervento in Comma Comunicazioni – Consiglio Grande e Generale del 21.08.2023 – resoconto Dire:
‘‘Siamo in un Consiglio Grande e Generale straordinario di agosto, che deve essere considerato come straordinario sempre, se convocato in questo mese. Penso anche in questo caso ci sia stato un incaponimento da parte della maggioranza, legato a un metodo e a una gestione politico-istituzionale inspiegabile, alla luce dei numeri oggi presenti in Aula. Dal momento che Rete ha abbandonato la maggioranza, questo fatto doveva dar vita ad un approccio diverso nei lavori consiliari. E’ assurdo che in questi giorni noi parleremo quasi esclusivamente di residenze fiscali non domiciliate, su cui c’è stata chiusura a riccio da parte della maggioranza, quando nel paese le priorità sono differenti, riguardano per esempio le difficoltà di imprese e famiglie, alle prese con l’aumento degli interessi dei mutui e delle bollette, con le difficoltà nel ricercare immobili e un Piano casa che non è all’ordine del giorno, con lo sviluppo rispetto cui la Repubblica di San Marino dovrebbe avere chiaro il suo collocamento internazionale.
C’è stato un tentativo con la Commissione mista che ha cercato un atteggiamento di confronto allargato sul tema dell’accordo Ue e mi appello al governo: cosa continuiamo a fare muro contro muro su due articoli della Finanziaria su cui anche recentemente i movimenti giovanili di maggioranza dicono che avranno un impatto economico limitato e avranno invece effetti sul fronte della credibilità?
Vi incaponite su un passaggio che rende immobile il Paese, quando invece ci sono temi importanti su cui dibattere e da condividere.
Altro tema: i nostri istituti di credito da sempre bloccati per la limitazione nella circolazione dei servizi, i nostri prodotti bancari non possono essere venduti oltre i confini di Dogana. Ora abbiamo una prospettiva europea che ci potrà consentire di allargare il confine finanziario e sono costanti le voci insistenti sulla potenziale vendita di Cassa di risparmio.
C’è stato un tentativo anche di cedere una parte di Banca di San Marino. Premessa: noi siamo aperti a investimenti interessanti . Ma come opposizione, tutta, chiediamo con forza di avere chiarimenti, mi riferisco in particolare al Segretario per le Finanze Marco Gatti, proprio rispetto a quello che sta accadendo con i nostri istituti di credito e sui rapporti con soggetti esteri. Oggi sono un tema troppo succulento perchè dopo l’accordo con l’Europa si potrà trovare un prodotto più interessante. Parimenti vogliamo anche capire il progetto Npl che si lega alla riqualificazione degli immobili e al piano casa, come si sta andando avanti, e infine un ragionamento sulla gestione di Banca centrale e le novità da adottare con lo Statuto. Presentiamo l‘Odg sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione:
Il Consiglio Grande e Generale, considerata l’importanza strategica del settore bancario e finanziario della Repubblica di San Marino che deve essere rafforzato, riorganizzato complessivamente al fine di renderlo pienamente operativo a livello internazionale;
Considerato che l’Eccellentissima Camera ha sostenuto, in maniera diretta ed indiretta, il nostro sistema bancario e finanziario al fine di salvaguardare i risparmiatori e la stabilità del sistema, per più di un miliardo e mezzo;
Considerato il percorso oramai avanzato, intrapreso dal nostro Paese per sottoscrivere l’accordo di Associazione con l’Unione Europea, che porterà la Repubblica di San Marino ad aderire alla libera circolazione dei servizi e dei capitali, consentendo ai nostri istituti di credito di poter così accedere al Mercato unico europeo, garantendo loro una grande opportunità, in termini di sviluppo e di prospettiva economica, incrementando di fatto il valore reale del nostro comparto bancario finanziario rispetto ad oggi;
Preso atto delle insistenti notizie, anche pubbliche, circa le presunte trattative di vendita dei due più antichi istituti bancari del Paese – Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e Banca di San Marino – a soggetti stranieri;
Ritenuto che, con particolare riferimento alla Cassa di Risparmio interamente detenuta dall’Ecc.ma Camera, simili trattative – se in corso – non possono avvenire nel segreto e che sia indispensabile un coinvolgimento del Consiglio Grande e Generale;
Tenuto conto del rilievo strategico che il possesso, ovvero la cessione di tali istituti bancari, ha sul sistema Paese; Tenuto conto che, in tale contesto, vi sia la necessità di una vigilanza e di una Banca Centrale nel pieno delle sue funzioni e con organismi operativi;
Dà mandato al Congresso di Stato di riferire alla Commissione Consiliare Permanente Finanze e Bilancio in merito: -alla possibile cessione dei detti istituti bancari a soggetti esteri, anche alla presenza di esponenti tecnici di Banca Centrale entro il 15 settembre 2023;
-all’avanzamento del progetto Npl e la relativa cartolarizzazione dei crediti deteriorati delle banche;
-all’avanzamento della riforma dello statuto di Bcsm, come da impegni consiliari presi.”