San Marino. L’intervista. Terenzi (Dc): “Europa litigiosa…”

Intervista a un amico della Cina, Gian Franco Terenzi. Non a caso abbiamo deciso di fare una chiacchierata con il Consigliere Dc in un momento internazionale piuttosto particolare.

E’ di questi giorni la notizia che, in commissione esteri, sono stati approfonditi alcuni temi che aveva anticipato durante il Consiglio.
“Sì, durante i lavori della commissione Esteri, in comma comunicazioni, sono stati presentati alcuni temi che avevo affrontato recentemente in Consiglio, quali i finanziamenti, il rapporto con l’Italia, l’accordo di associazione con l’Europa, la politica estera, i rapporti diplomatici e di cooperazione, la nostra posizione di stato Sovrano. Il primo tema che ho messo in evidenza è quello dei finanziamenti, finanziamenti, di cui abbiamo bisogno e la cui provenienza dovrà essere libera da condizioni, non devono servire solo a dare una risposta immediata ai bisogni contingenti – necessaria e doverosa – ma proiettarsi nel futuro ed esprimersi nell’ambito di un progetto o programma in cui prevedere come la nostra realtà, pur piccola, possa guardare avanti, capire che orientamento prendere, sapere a chi rivolgersi e con chi dialogare. Rispetto a questi finanziamenti dobbiamo capire e interpretare e sapere a chi rivolgersi e con chi dialogare”.

Con chi, secondo lei, dobbiamo in questa fase trovare un supporto adeguato per essere facilitati in questa azione?
“In primis non possiamo ignorare, anzi dobbiamo cercare di valutare quello che è il nostro rapporto con la Repubblica Italiana, intensificando le relazioni, non perché dobbiamo considerarla come origine di tutte le situazioni, ma per lo storico rapporto di vicinanza che ci consentirà di avere una più stretta collaborazione e condivisione, condizioni necessarie ed importanti per il futuro. A questo proposito, ho proposto un ordine del giorno in cui si prevede un incontro congiunto con la commissione esteri italiana per approfondire temi significativi e d’interesse comune, anche alla luce di un possibile accordo di associazione europea”.

Secondo lei, in una fase così critica, quale potrà essere l’atteggiamento negoziale con l’Europa?
“I fatti di questi ultimi tempi non creano un forte entusiasmo in una Europa in cui la litigiosità e l’incomprensione prevalgono sempre di più, giorno dopo giorno. Tuttavia, per noi, si tratta di un percorso significativo e obbligato verso un accordo di associazione, anche se i nostri partner Monaco e Andorra hanno manifestato alcune perplessità raffreddando l’azione. Il Segretario Beccari, però, ci ha assicurato la ripresa di questo dialogo, che dovrebbe concretizzarsi in tempi brevi. Ciò non significa che la Commissione non debba, come ho proposto, attraverso un approfondito dibattito verificare le varie situazioni che ci coinvolgono, interpretando anche la bontà o l’interesse che ci spinge per la relativa realizzazione”.

Un giudizio sulla posizione internazionale che sta tenendo San Marino.
“Nel mio intervento in Consiglio, ho ricordato che San Marino ha fatto passi notevoli negli anni ‘60, indirizzandosi verso un’integrazione internazionale. Oggi, siamo presenti a pieno titolo negli organismi internazionali. Ho anche sottolineato che il nostro valore è quello di essere uno Stato sovrano, con tutte le sue peculiarità consolidate, e che la politica estera di neutralità non può essere rivolta solo da una parte, ma guardarsi intorno. La nostra capacità e forza è quella di avere sempre utilizzato una posizione neutrale nei confronti di tutti. Ancora oggi la nostra politica non può rimanere ferma ed avere degli orientamenti prefissati, ma guardarsi attorno a 360 gradi, affinché il rapporto sia cordiale e amichevole con tanti paesi. Questa nostra posizione di neutralità è un concetto significativo, dà un valore forte alla nostra realtà, quello di mantenere rapporti con tutti i paesi”.

Non le ho fatto la domanda di prima a caso: con riferimento alla neutralità di cui parla e per il rapporto che ha con San Marino, che cosa potrebbe dare la Cina in questo momento?
“In una fase delicata come quella che stiamo attraversando, la Cina non si è dimenticata di inviarci del materiale per l’emergenza sanitaria in cui ci siamo ritrovati. Ho rapporti intensi che da tanti anni intratteniamo con quella realtà con visite istituzionali e accordi specifici significativi, non possiamo certamente ignorare che nel 2021 ricorrerà il 50° Anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra San Marino e la Cina. A tale proposito mi sono attivato inviando al governo una nota specifica per questa data, per mettere in campo delle iniziative che potrebbero trovare anche un significato istituzionale e diplomatico. Come tutte le azioni che vengono promosse, ci potrebbe essere anche un rovescio della medaglia nel riconoscere alcuni accordi che, con la Repubblica Popolare Cinese sono ancora in stand by, come quelli contro la doppia imposizione”.

Repubblica Sm