Gli avvenimenti di questi ultimi giorni inducono a pensare che si potrebbero aprire presto nuovi scenari politici. Ne abbiamo parlato approfonditamente con il consigliere indipendente Giovanna Cecchetti.
Consigliere Cecchetti è da alcuni mesi fuori dal PS, come si sente?
“A distanza di pochi mesi posso solo constatare di avere fatto la scelta giusta. Mi rendo sempre più conto di come il Partito Socialista sia in parte responsabile di ciò che sta accadendo nell’area socialista sammarinese e che non è più quel partito nel quale ho militato per molti anni. Detto questo sento forte il peso della responsabilità politica/Istituzionale a cui reagisco con tanto impegno e molto studio. È di profondità e condivisione che ha bisogno la nostra Repubblica ed un politico non deve mai dimenticare che il livello di confronto non può rimanere con nato all’interno di un partito dove peraltro manca il confronto interno ed ha perso qualsiasi contatto e dialogo con la gente. Comprendere appieno quali sono le esigenze della collettività a volte aiuta anche ad individuare più facilmente le soluzioni”.
In questi giorni il Segretario del Psd ha chiesto di convocare l’Assemblea Congressuale, qual è l’analisi politica che dà?
“Ho letto attentamente più di una volta il comunicato pubblicato dal Segretario Ciavatta, il quale richiama soprattutto l’attenzione del suo partito sul fallimento del percorso della Costituente fra PSD-PS-MDSI e sulla necessità di individuare una nuova linea politica. Devo sottolineare, ed apprezzo, la franchezza del Segretario ed in particolare voglio ribadire ciò che ho espresso nel momento della mia uscita dal PS e cioè che alcuni personaggi socialisti, perlomeno nel PS, hanno lavorato non per giungere al traguardo finale, ma esclusivamente per tagliare un traguardo personale, con la convinzione di essere i Leader di un partito oramai fantasma. Questo è stato uno dei motivi della mia contrarietà e della mia fuoriuscita e senza alcun dubbio era evidente che si arrivasse alla spaccatura del PSD e del PS, con la fuoriuscita di due Consiglieri e la nascita di un’altra forza politica, il Movimento Ideali Socialisti. Non mi piace affatto dover dire ‘io l’avevo detto, ma lasciando il partito avevo intuito quel che poi il segretario Ciavatta ha messo, mesi dopo, nero su bianco”.
Che giudizio dà del panorama politico sammarinese che si sta delineando?
“Frastagliato ed in difficoltà in molte forze politiche ed una politica irreale e fragile, soprattutto nelle file della maggioranza”.
Valuta che l’opposizione sia così unita…?
“Su un punto sicuramente sì, quello di mandare a casa un governo che non ha le qualità per guidare un Paese e tantomeno i numeri, visto che governa con il 31% del consenso popolare. Ma per il resto si procede a compartimenti stagni e ciò non può garantire quella mission o quell’obiettivo che noi forze di minoranza dobbiamo raggiungere. Manca il coordinamento e il coinvolgimento fra i vari partiti, si naviga a vista quando invece per fare una opposizione seria si dovrebbe restare tutti uniti senza compilare liste di proscrizione sulla base di antipatie personali. I personalismi non portano da nessuna parte, anzi si traducono in una debolezza che in questo caso non è diversa da quella della maggioranza”.
E il governo?
“Questo è il governo delle tasse e dei ripensamenti. Da mesi assistiamo quotidianamente a modi che ed integrazioni delle stesse leggi o decreti che l’Esecutivo ha anche deliberato. Penso in particolare ai provvedimenti che sono sfociati nel blocco del comparto delle compravendite immobiliari e alle residenze elettive che danno la misura di una politica completamente fallimentare. I repentini cambi di rotta da parte degli attuali uomini di questo governo, che ieri dai banchi dell’opposizione e soprattutto da quelli della maggioranza, urlavano e bloccavano i diversi progetti che venivano proposti, oggi imperterriti e senza una minima preoccupazione di ascoltare gli altri, non esitano ad introdurre nuove tasse, al fine esclusivo di introitare denari per coprire il deficit di bilancio”.
Può essere più chiara?
“Mi riferisco a coloro che oggi governano e che si sono dimenticati e/o si dimenticano spesso che fino all’insediamento di questo Esecutivo erano i veri detrattori della politica progettuale e che pur di fermare l’economia erano contrari su tutto e tutti. Parlare di condono edilizio, parlare di rafforzare i giochi della sorte, parlare del polo della moda, parlare di nuove strutture ricettive, parlare di moto mondiale targato San Marino, era come parlare del diavolo. Oggi, la popolazione sammarinese prende atto che abbiamo un vero Casinò, che si sta costruendo il polo del lusso, che si procede al condono edilizio e che a breve saremo chiamati a pagare una nuova Tassa Patrimoniale e dietro a tutto questo compare lo spettro di un’ulteriore modifica alla legge tributaria. Il fallimento della politica progettuale di questa maggioranza sarà ricordata per molti anni, così come saranno ricordati quegli insensati interventi sul fronte bancario e finanziario, che hanno messo a serio rischio i risparmi di tanti cittadini, continuando a dare colpe a destra ed a manca, scordandosi che in questi anni, guidati da loro, abbiamo assistito alla chiusura immotivata, visto che è avvenuta per ragioni esclusivamente politiche, di Asset Banca che ha scatenato il panico tra i risparmiatori, drenato fiducia e liquidità e creato l’effetto contagio su tutto il sistema. Per non parlare poi dell’inverosimile vicenda Cassa di Risparmio (oggi ancora al centro dell’attenzione) e delle tante manovre che non hanno aiutato certamente il nostro sistema bancario e tutto ciò grazie soprattutto alle scellerate scelte sulla Dirigenza di Banca Centrale. In Consiglio Grande e Generale continuavamo a sostenere l’inopportunità di certe nomine e puntualmente restavamo inascoltati ed è dovuto intervenire il Tribunale. Eppure anche questo non basta a far sì che chi di dovere si assuma le proprie responsabilità e mi riferisco al Segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli che, benché tutti i suoi castelli su cui ha costruito il nuovo sistema bancario e finanziario si stiano sgretolando uno dopo l’altro, non abbia fatto alcun passo indietro, sebbene ogni volta si rimetta alla volontà della maggioranza. Lo trovo a dir poco imbarazzante ed anche qui la maggioranza tace, nessuno che dica o faccia nulla. Del resto dopo anni di governo e di guida del Paese non hanno ancora assunto le proprie responsabilità. È ora che questa maggioranza ed il suo governo lo facciano”.
Alla luce di tutto questo come vede il futuro?
“Non roseo…”.
Olga Mattioli, La RepubblicaSM