Le istituzioni sanitarie sammarinesi rafforzano la propria identità a forte vocazione femminile. Dai dati aggiornati al 31 dicembre 2024, infatti, su un totale di 1200 dipendenti dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, ben 886 sono donne, distribuite tra professioni sanitarie e amministrative. Di queste, 16 ricoprono incarichi di responsabilità, a testimonianza di una presenza femminile sempre più qualificata in ambito gestionale e decisionale.
In occasione dell’8 marzo, festa internazionale della donna, dall’ONU arriva un messaggio rivolto a tutte le donne e le ragazze: “Diritti, Uguaglianza, Empowerment” e ciò significa che c’è la necessità di azioni concrete a sostegno dei diritti e dell’empowerment femminile.
L’ISS da tempo dedica una fortissima attenzione alla salute della donna, sia come persona assistita sia come professionista, raccogliendo e impegnandosi affinché la raccomandazione dell’ONU sia una priorità dell’intero Istituto.
Prosegue e si rafforza, infatti, l’impegno nei percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e sostegno dedicati in modo specifico all’universo femminile, ma anche il monitoraggio attraverso screening mirati ai reparti specialistici, passando per il sostegno alle vittime di violenza e a iniziative di educazione e sensibilizzazione su tematiche femminili. Attività e servizi quindi, che puntano sempre più a una sanità di genere, completa e inclusiva.
Va inoltre ricordato che anche per il biennio in corso l’ISS vanta il prestigioso riconoscimento di 2 “bollini rosa”, assegnati dalla Fondazione Onda alle strutture sanitarie che dedicano una attenzione particolare alla salute della donna e alla medicina di genere.

“Il dato che vede la maggioranza dei dipendenti ISS al femminile, oltre il 70% – afferma il Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni – è in linea con l’impegno delle nostre istituzioni nel promuovere le pari opportunità. Si tratta di un segnale forte di come la Repubblica di San Marino riconosca il valore fondamentale dell’apporto delle donne, sia nell’ambito della sanità sia nel tessuto sociale. Continueremo a lavorare per assicurare alle donne sempre migliori condizioni di crescita professionale e umana”.
“L’Istituto per la Sicurezza Sociale, grazie alle capacità dei suoi specialisti, si conferma – dichiara il Direttore Generale ISS Francesco Bevere – come un esempio importante della parità di genere, soprattutto in ambito lavorativo ma anche in quello dei servizi erogati attraverso percorsi studiati e dedicati alle nostre assistite. Tra questi voglio in particolar modo ricordare la conferma nel nuovo Atto di riorganizzazione dell’ISS, del ‘Centro per lo studio e il trattamento delle patologie uro-genitali femminili’, quale Centro di alta specializzazione per cure avanzate, dotato di personale e tecnologie all’avanguardia, a disposizione delle donne che ne hanno bisogno. Il nostro compito – conclude il Direttore Generale – rimane quello di garantire che l’ISS operi sempre con la massima attenzione e non solo oggi, affinché sia compresa e sempre più radicata l’acquisizione delle competenze di accoglienza, cura e sostegno dedicate alle donne di ogni età”.