
La notizia ci è stata riportata da diversi consiglieri del Consiglio Grande e Generale che hanno sentito le fortissime urla provenire, questa mattina, da una saletta di Palazzo Pubblico. In tale saletta erano presenti il capogruppo Dc Mussoni, il segretario politico della Dc Venturini ed il segretario di stato Lonfernini.
L’argomento era sulla questione caro bollette, sull’importo degli aumenti e soprattutto su quanto di quello che incasserà l’azienda verrà poi ritornato in bolletta ai consumatori, se verrà mai ritornato.
A noi di GiornaleSM, sinceramente, dispiace che per colpa nostra e di nostri articoli, dove non abbiamo mai attaccato nessuno, politici che rispettiamo e che stimiamo possano accapigliarsi in maniera così forte.
Vero è che gli articoli del nostro direttore fotografano in maniera dettagliata la situazione della questione bollette, con tanto di riferimento a fonti precise e puntuali come sono le delibere dell’Autorità sull’Energia e quanto dichiarato – che abbiamo registrato – in Commissione Finanze.
In sostanza noi, come contribuenti, pagheremo il gas, con gli ultimi aumenti disposti dall’Autorità Energia su richiesta dell’AASS, quasi tre volte il prezzo che paga la stessa AASS (0,44 euro al Kwh – 0,47 al mc in acquisto) alla Enel Global Tranding (la stessa AASS lo rivende a noi consumatori in bolletta a 1,05 euro al mc con un utile enorme per la stessa AASS qualora non ci fosse un ritorno in bolletta di questo surplus che è di circa 0,60 euro al mc!!!).
Abbiamo anche detto che se vi è un problema finanziario transitorie (l’AASS non dovesse avere liquidità sufficiente per acquisire sul mercato libero il gas a prezzi di mercato), dato che paghiamo a prezzo di mercato il gas dai fornitori e la Enel Global Trading ci rimborsa la differenza tra il prezzo pagato sul mercato e i 0,44 euro a mc, potevamo andare da qualsiasi banca a farci dare uno scoperto transitorio anche perchè gli acquisti sono settimanali e gli importi non raggiungono mai cifre folli. Nemmeno in periodi di forte speculazione proprio perchè il quantitativo è modesto essendo acquisti settimanali o mensili. Con uno scoperto di conto corrente o uno strumento finanziario similare avremmo pagato solo gli interessi di finanziamento e non l’intero capitale.
I contribuenti non possono fungere da banca all’Azienda Servizi, che deve essere al servizio della collettività e non viceversa. Poi c’è la questione del buco di AASS, nessuno ancora ha detto se c’è o meno e di quanto è. Nemmeno nessuna opposizione ha mai fatto una interpellanza per sapere l’entità di tale voragine, se esiste.
Vedremo comunque dalla delibera dell’Autorità dell’Energia, che sta sforando il tempo concesso di un mese per rispondere alle richieste di aumento tariffarie di AASS, quanto sarà il ritorno ai contribuenti di questo prezzo sproporzionato che troveremo in bolletta, e che è quasi il triplo di quello che alla fine l’AASS paga.