Lo sceriffo di San Marino, gioielliere prestato alla politica, punta di diamante di “Noi sammarinesi”, noto gruppo della migliore gioventù sammarinese tutto casa e chiesa, immacolato e trasparente, in questi anni non ha portato significative imprese a San Marino, ma ha revocato decine di licenze, alcune anche ad operatori che da oltre vent’anni operavano nel nostro Paese, quindi non avventurieri, che non avevano mai dato problemi, con il marchio di avere provocato un danno di immagine alla nostra Repubblica.
Ma quel che era importante, evidentemente, era crearsi l’immgine del moralizzatore a fini politici e non certo quello di far crescere l’economia del nostro Paese.
Poi però il padre, amministratore della società di cui lo sceriffo è socio e come tale ha spartito i dividendi della società, è stato “beccato” con le mani nella marmellata da una giornalista, gettando l’immagine della Repubblica nel grottesco. E che cosa fa lo sceriffo? Nulla. Fa finta di niente. E così anche i “bravi ragazzi” di “Noi Sammarinesi”, non vedono, non sentono e non parlano, compresi i fratelli Karamazov, che di solito, di fronte alle malefatte degli altri sono di una durezza estrema.
Ma ormai è Natale e tutti siamo notoriamente più buoni, anche i fratelli karamazov.
ANACLETO.