L’approvvigionamento energetico è un fattore centrale in ogni calcolo strategico e la fase attuale della guerra d’Ucraina lo dimostra, accomunando le azioni dei belligeranti e dei loro alleati proprio intorno a questo fattore.
Esso riguarda il teatro bellico sia direttamente sia indirettamente.
Sul teatro bellico la scellerata condotta della Federazione Russa è affidata specialmente a un principio di distruzione sistematica delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina, volto a piegare la volontà popolare di resistenza all’aggressione.
Rendendo problematica anche la mera sopravvivenza dei civili alle condizioni naturali elementari – anzitutto il freddo e il buio – s’intende così sommare paura alla paura. Lo scopo è intensificare l’effetto di una strategia del
terrore fondata sul bombardamento missilistico indiscriminato e generalizzato.
Stravolgendo una regola di guerra basilare – cioè la distinzione fra combattenti e non combattenti, tra soldati e civili – questa strategia è volta a colpire tutto, chiunque e ovunque in Ucraina, compresi i civili e le infrastrutture necessarie alla loro vita quotidiana. (…) La RepubblicaSM