Nella seduta del pomeriggio l’Aula termina all’esame delle istanze d’Arengo, aprendo dibattiti sui temi etici quali aborto, autodeterminazione alla vita e ancora, laicità e insegnamento della religione nella scuola pubblica.
Già nei lavori serali di ieri sono state approvate tre istanze: la n.16 “perché i dati riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti siano pubblicati con cadenza trimestrale sul sito web dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici”, la n. 17 in favore della realizzazione di una rampa di accesso alla Basilica del Santo, infine la n.19 per chiedere la modifica del sistema pensionistico “in modo da includere tra i superstiti anche i coniugi aventi differenza di età superiore ai venti anni che abbiano contratto matrimonio anche successivamente al compimento dei settant’anni d’età da parte del coniuge poi deceduto”.
Quindi oggi i lavori si aprono su due istanze in tema di maternità, vita e morte, entrambe respinte. La prima, ‘Istanza d’Arengo’ n.3 “perché da parte dello Stato siano stipulate convenzioni con associazioni e strutture sul territorio utili a declinare il principio di sussidiarietà, nell’assistenza e nell’aiuto delle donne in gravidanza”, che viene respinta con 37 voti contrari, 12 a favore e 2 astenuti. La successiva, la n.4, “perché sia esplicitato il principio della dignità e dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento sino alla sua fine naturale” viene bocciata con 32 voti contrari, 20 a favore e un astenuto.
Si apre un lungo dibattito sulle tre istanze incentrare sull’ora di religione nelle scuole pubbliche del Titano: la n.5 “per l’abolizione nella Scuola Pubblica dell’ora di religione gestita dalla Curia”; la n.6 “per l’introduzione nella Scuola Pubblica di un insegnamento laico alternativo all’insegnamento della religione cattolica e parificato a quest’ultimo nella capacità di concorrere alla determinazione della media dei voti”; la n.7 “perché i costi dell’attività di insegnamento della religione cattolica nell’ambito della Scuola Pubblica siano assunti dalla Curia”.
Sono presentati inoltre due Odg, uno dalla maggioranza e uno di Rete, sottoscritto anche da Psd e Mdsi. Il primo viene approvato con 31 voti a favore, 13 contrari e 10 astenuti. Il testo “dà mandato al Congresso di Stato di procedere a 1) aprire un confronto sugli accordi esistenza in materia di insegnamento della religione cattolica affinché il reperimento degli insegnanti sia parificato in termini normativi alle disposizioni già vigenti per il corpo docente nel sistema scolastico sammarinese; 2) superare l’istituto dell’esonero per gli studenti che decidono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica attraverso l’adozione di uno specifico istituto che con neutralità assicuri libertà di scelta e proponga un percorso alternativo allo studente, relativo ad ambiti attinenti alle diverse culture religiose; 3) attivare specifiche disposizioni affinché gli studenti che hanno optato per l’esonero dall’insegnamento della religione, per quanto attiene alla loro valutazione e anche in caso di calcolo della media dei voti per l’accesso alle borse di studio, non subiscano svantaggi”.
Quello delle tre forze di minoranza viene respinto con 31 contrari, 15 a favore e 8 astenuti. Il testo avrebbe impegnato il Governo “a rescindere accordi con Santa sede e Diocesi in materia di insegnamento della religione cattolica e ad attivare entro l’anno scolastico 2018-2019 l’insegnamento di tipo antropologico e aconfessionale con l’obiettivo dell’approfondimento delle religioni”.
Prima di chiudere il comma 4, è stata rimessa ai voti l’Istanza d’Arengo n.1 “per la libera scelta del luogo in cui celebrare i funerali” su cui l’Aula non aveva deliberato: 29 i voti a favore, 25 i contrarli, l’istanza è stata accolta.
I lavori proseguono con una serie di nomine per poi passare alla presentazione del progetto di legge di iniziativa popolare “Su crediti monofase e crediti d’imposta alle banche”, in prima lettura e al successivo dibattito che proseguirà in seduta notturna.
– Istanza. n.5 “per l’abolizione nella Scuola Pubblica dell’ora di religione gestita dalla Curia”/respinta con 42 voti contrari e 13 favorevoli;
– Istanza n.6 “per l’introduzione nella Scuola Pubblica di un insegnamento laico alternativo all’insegnamento della religione cattolica e parificato a quest’ultimo nella capacità di concorrere alla determinazione della media dei voti”/ respinta con 40 voti contrari, 13 a favore, 2 astenuti;
– Istanza n.7 “perché i costi dell’attività di insegnamento della religione cattolica nell’ambito della Scuola Pubblica siano assunti dalla Curia”/respinta con 16 voti a favore, 40 contrari e 2 astenuti.
Marco Podeschi, segretario di Stato all’Istruzione
La necessità della conoscenza della cultura religiosa è affermata da uomini di cultura come Eco e Cacciari. Si può non riconoscere che i principi del cristianesimo siano parte integrante della storia e dei valori sammarinesi? La scuola è chiamata a dare senso alle esperienze vissute dei giovani, a dare risposte agli interrogativi della vita, perché non cogliere questo bisogno e trovare confronto nella scuola? Frequentare l’ora di religione non significa dichiararsi credente, ma contribuisce alla crescita della persona, alla sua conoscenza della storia, della musica, della letteratura, dell’arte. La maggior parte degli alunni scegli di frequentare l’ora di religione, la percentuale degli esoneri è bassa, non supera il 3%: alle elementari rinunciano in 34 su 1000, nelle medie inferiori 19 su 972, alle superiori superiori 14 su 603. Orientamento è respingere istanze, ma intenzione è rivedere normative e accordi per superare alcuni problemi evidenziati da istanze.
Mara Valentini, Rf
L’insegnamento della Religione cattolica non è catechismo, ma è un insegnamento culturale, in questo senso è da considerarsi un bene laico della scuola e del Paese, non un privilegio della religione cattolica. Mira alla conscenza delle dottrine e del patrimonio artistico e letterario del cattolicesimo che ha gettato le basi dell’Europa e del nostro Paese in particolare. Voterò contro l’istanza. Chiederei di poter passare alla lettura dell’Odg della maggioranza per arricchire questa discussione: ‘Il Consiglio grande e generale (…) valutando opportuno addivenire all’aggiornamento delle normative e degli accordi sottoscritti dalla Repubblica di San Marino affinché si fermi ulteriormente la capacità dell’istituto di rappresentare un intervento educstivo per eliminare pregiudizi e stereotipi e per favorire il dialogo e il rispetto verso altre scelte, anche in un contesto in cui convivono persone che hanno visioni religiose e culturali diverse, dà mandato al Congresso di Stato di procedere a 1) aprire un confronto sugli accordi esistenza in materia di insegnamento della religione cattolica affinché il reperimento degli insegnanti sia parificato in termini normativi alle disposizioni già vigenti per il corpo docente nel sistema scolastico sammarinese; 2) superare l’istituto dell’esonero per gli studenti che decidono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica attraverso l’adozione di uno specifico istituto che con neutralità assicuri libertà di scelta e proponga un percorso alternativo allo studente, relativo ad ambiti attinenti alle diverse culture religiose; 3) attivare specifiche disposizioni affinché gli studenti cheh anno optato per l’esonero dall’insegnamento della religione, per quanto attiene alla loro valutazione e anche in caso di calcolo della media dei voti per l’accesso alle borse di studio, non subiscano svantaggi. Il Consiglio Grande e generale impegna il Congresso di Stato a riferire alla Commissione consiliare permanente Istruzione e cultura entro il 30 giugno 2017 sull’avanzamento della realizzazione dei punti precedenti in relazione all’anno scolastico 2017-2018’”.
Marianna Bucci, Rete
Oggi discutiamo 3 istanze sul problema dell’organizzazione dell0ora di religione nelle scuole sammarinesi, ovvero dell’ora di religione cattolica. Il nostro movimento è favorevole all’insegnamento della materia “religione” e riteniamo opportuno trasformarla da ora di “religione cattolica” a ora di “religioni” perché siamo uno Stato laico, aperto al confronto. L’impronta confessionale è implicita nel nome. L’idoneità degli insegnanti viene rilasciata dalla Diocesi. Anche se si precisa che non è ora di catechismo, è un approccio lasciato alla sensibilità dei singoli insegnanti. Non a caso è prevista infatti la possibilità di esonero. Non è una lezione che include ma che esclude, obiettivo su cui la politica dovrebbe convergere è quello di rendere accogliente l’ora di religione facendo conoscere anche altre culture.
Alessandro Cardelli, Pdcs
L’Insegnamento dell’ora di religione negli ultimi anni ha avuto un percorso laico. Oggi anche se ha quella denominazione, di ‘religione cattolica’, permette la conoscenza di altre religioni, di farsi una propria idea. La tradizione cattolica è presente in ogni ambito della nostra società. Siamo un Paese laico ma basato su una storia e cultura che è quella cristiano-cattolica, nessuno vuole mettere in dubbio la libertà di culto. Se meno del 3% dei giovani sammarinesi decide di esonerarsi dalla religione cattolica è un problema sentito? E’ una battaglia pretestuosa e ci auguriamo come Pdcs che le tre istanze siano respinte.
Vanessa d’Ambrosio,Ssd
Dire che è pretestuosa la richiesta dei cittadini è pretestuoso come non rispettare le differenze.
E’ comprensibile la richiesta dei cittadini che vorrebbero un insegnamento più laico e plurale. La tradizione ha a che fare con le radici ed è innegabile dire che la cultura cattolica ha influenzato la cultura sammarinese- in certi casi l’ha anche rallentata. La nostra tradizione include però anche un approccio più laico, aperto al confronto, come maggioranza abbiamo previsto di presentare un Odg. Come maggioranza e come Ssd siamo per respingere l’istanza e approvare l’ordine del giorno.
Fabrizio Perotto, Rf
Non è giusto defenestrare un percorso scolastico come l’insegnamento della religione nella scuola sammarinese, come non è giusto chi sostiene che occorrerebbe introdurre l’insegnamento della storia delle religioni. Già si fa.
L’insegnamento non persegue finalità catechistica, ma è una panoramica universale su tutte le religioni cristiane e non.
Dalibor Riccardi, Psd
Dalla Segreteria Istituzionale in questi giorni ci è stato girato di tutto e di più dalla Diocesi, se questo non è ingerenza… Credo che chi non scelga questo percorso debba avere la possibilità di fare dei percorsi formativi utili e che non debba essere penalizzare nella media con il rischio di perdere poi borse di studio. Alla maggioranza: fare un Odg per dare una botta da una parte e una dall’altra non è il metodo con cui intendo fare politica. Il segretario di Stato può fare suo riferimento, ma non doveva essere data indicazione. Io voterò favorevolmente all’istanza. E non mi sento di condividere l’Odg della maggioranza.
Emmanuel Gasperoni, Rf
Lo Stato non deve favorire o privilegiare alcun credo. Stiamo parlando di scuola pubblica. L’intromissione avviene quando uno Stato delega ad un’istituzione esterna il monopolio dell’insegnamento. Lo Stato non può mettere barriere, la laicità è inclusiva.
Mariella Mularoni, Pdcs
Tale insegnamento è da considerarsi un bene laico non un semplice patrimonio dei credenti, né privilegio della Chiesa cattolica, si parla di pluralismo religioso e convivenza. E’ garantito a ciascuno l’esonero, spetta alla famiglia l’indirizzo religioso da dare ai propri figli. I tre quesiti vanno analizzati anche alla luce degli accordi tra San Marino e Diocesi.
Gian Matteo Zeppa, Rete
Per quale diritto acquisito oggi, nelle scuole sammarinesi, si può insegnare solo religione cattolica?
La scuole deve fare in modo che nessuno venga esiliato dal suo percorso formativo, è evolutivo aprire un percorso scolastico a pluralità di scelte. Si deve offrire la possibilità che l’inclusività non sia unidirezionale, ma sia offerta in un ventaglio di scelte. Siamo assolutamente a favore di queste istanze. Dobbiamo liberarci dall’ingerenza della Curia vescovile, presente anche in questo comma con l’invio di mail ai consiglieri.
Teodoro Lonfernini, Pdcs
Ho chiesto parere a mio figlio di 16 anni e lui stesso mi ha detto che non fanno catechismo. Di cosa stiamo parlando? L’esonero è previsto, stiamo parlando di istanze d’Arengo scontate con quello che già c’è, mi viene il dubbio che ci sia una dietrologia e un pensiero ancorato a ideologie giurassiche. Poi aggiungiamo che viviamo in un Paese che si chiama Repubblica di ‘San Marino’, che ha come fondatore un Santo”.
Denise Bronzetti, Ps
Queste istanze stanno animando non solo il Consiglio, ci sono stati molti incontri dedicati a testimonianza di quanto siano sentiti. Se le questioni vengono poste come ‘su questi temi non devono esserci ingerenze statali’ partiamo con il piede sbagliato. Non perché il mio gruppo intende votare favorevolmente l’istanza, ma perché così si alzano i muri. Si è fatto tanto parlare di dialogo interreligioso e interculturale, poi ci poniamo in questo modo quando dobbiamo affrontare questioni che smuovono morale ed etica. Nessuno mette in dubbio la nostra storia, il fatto che il nostro Paese si chiami Repubblica di San Marino. Ma riconosciamo il diritto alla libertà di scelta, alla possibilità di esonero.
Roberto Ciavatta, Rete
Do lettura dell’Odg che intendiamo depositare, che si va ad affiancare a quello della maggioranza. ‘Il Consiglio grande e generale (…) impegna il Governo a rescindere accordi con Santa sede e Diocesi in materia di insegnamento della religione cattolica e ad attivare entro l’anno scolastico 2018.2019 l’insegnamento di tipo antropologico e aconfessionale con l’obiettivo dell’approfondimento delle religioni in cui la presenza sia obbligatoria al pari delle altre materie, ad uniformare il contratto dei docenti alla normativa sammarinese”.
Lorenzo Lonfernini, Rf
Ritenere giusto l’insegnamento della religione cattolica non significa non avere un approccio laico. Non riteniamo giusto l’accoglimento delle istanze. Ci si impegna con un Odg proposto dalla maggioranza per aprire un confronto, per aprire alcuni aspetti degli accordi esistenti, confermando l’importanza dell’insegnamento per favorire la crescita culturale dei ragazzi. I cittadini che si sono espressi in questi giorni su questi temi non credo abbiano fatto ingerenze, hanno solo discusso e chiesto un confronto su temi che hanno a cuore.
Pasquale Valentini, Pdcs
Apprendo con positività la proposta del Segretario di aprire un confronto per vedere di superare le problematiche enucleate. La prima istanza è inaccettabile, vista importanza dell’insegnamento. Laicità è un concetto inclusivo, sento invece intolleranza in molte posizioni a difesa della laicità.
Giuseppe Maria Morganti, Ssd
C’è la necessità di procedere a passi ponderati e di non fermarsi. L’insegnamento attuale guarda a tutte le fedi con rispetto, a tutte le forme religiose. In passato non potevamo farlo, si guardava al catechismo, ma con un buon dibattito nel mondo della scuola, come si sono tolte tante ideologie in altre materie, anche in questo campo sono stati fatti enormi passi avanti. Sono temi talmente delicati che gli integralismi non vanno bene, il dibattito ha tolto tanta ruggine. L’insegnamento delle religioni- è stato riconosciuta da tutti i gruppi, è un elemento centrale della formazione. Nell’Odg proposto dalla maggioranza si scrive che l’ora deve essere improntata all’insegnamento delle religioni, non solo quella cattolica. Oggi c’è un discrimine nella valutazione degli studenti che non è possibile accettare. Un ultimo passo all’Odg della maggioranza infine prevede di istituire altri percorsi formativi per i ragazzi che chiedono l’esonero. Voteremo contro le istanze ma appoggeremo con forza l’Odg predisposto.
Marco Podeschi, segretario di Stato, replica
Ringrazio i colleghi intervenuti per l’equilibrio e la pacatezza su un intervento così delicato. Ribadisco la scuola ha sempre rispettato il principio di neutralità, ci sono già accordi internazionali, ma il principio è sempre stato rispettato. Altro dettaglio, può essere possibile capire la cultura giapponese senza conoscere i principi rdella eligione shintoista? Nella differenza delle visioni culturali, la religione cattolica è al centro della cultura di San Marino, di quella italiana ed europea. Rimarco che chi riveste un incarico istituzionale deve avere assoluta neutralità rispetto le religioni e avere capacità di ascolto delle parti. Su temi etici così rilevanti, si rappresenta lo Stato che deve avere netta distinzione dall’aspetto religioso.
Dichiarazione di voto su Odg maggioranza:
Pasquale Valentini, Pdcs:
Vorremo votare l’Odg della maggioranza, lo riteniamo equilibrato, ma chiediamo la modifica al punto 2, con una formulazione più chiara. Se non viene accolta, la nostra votazione sarà di astensione. (…) Smna