San Marino. Lorenzo Busignani: ”Nel nostro paese chiudono due aziende al giorno: come potrei festeggiare?”

busignaniTra i 149 candidati a membro di Giunta per le elezioni di domenica c’è anche lui, il secondo arrivato alla corsa a segretario politico del Pdcs  Lorenzo Busignani. L’imprenditore corre per un posto nella Giunta di Città nella lista Viviamo Città guidata da Settimio Bonelli.

Busignani, lei è considerato uno con molto seguito. Perché questa candidatura?
“Ho ritenuto giusto fare la “gavetta” partendo dalla Giunta di Castello per capire le problematiche della gente. Sono un imprenditore e so come funziona il mercato a dalla Giunta potrò venire in contatto con i problemi quotidiani della gente, le piccole-grandi cose come gli orari delle farmacie o le questioni sulla viabilità. Si tratta solo apparentemente di situazioni secondarie perché anche un rilancio economico è inutile se poi ci sono problemi interni da affrontare”.

Quali sono dunque le sue priorità?
“Non entro nel merito del programma elettorale. La priorità è stare vicino alla gente. Se la collettività domani solleva un punto fuori programma va attuata anche se non prevista originariamente. Personalmente penso di fare un buon lavoro se eletto perché conosco il sistema, so operare con la Pa e quindi potrei risolvere una questione burocratica in 6 mesi anziché in un anno”.

Sul suo seguito profilo Facebook ha scatenato un mare di polemiche affermando che i soldi alle Giunte di Castello sono sprecati. Perché lo pensa?
“Le Giunte costano 300 mila euro all’anno più quelli stanziati per la campagna elettorale. Dico che con tutti i disoccupati che ci sono dare soldi anche alla campagna elettorale anche dove c’è una lista sola è assurdo. Allora o lasciamo una sola persona che si occupa della Giunta oppure le riformiamo e gli diamo veri problemi. Come è adesso è un insulto a chi non ha i soldi per mangiare”.

So che non sta facendo campagna elettorale sul territorio. È così?
“È vero, non sto facendo campagna e non sto andando alle riunioni per lavoro. Per me queste elezioni sono un test. Se piaccio vado su con gente che crede in me. Altrimenti vuole dire che le mie idee non piacciono. So che dai piani alti nessuno mi appoggia ma va bene così”.

Non crede che un candidato dovrebbe essere più presente per farsi conoscere?
“Sto aiutando molti della mia lista facendo i loro nomi in giro ma io non ce la faccio ad andare nei bar a sorridere quando un terzo dei miei amici non ha lavoro. Nel nostro paese chiudono due aziende al giorno: come potrei festeggiare?”

Davide Giardi

La Tribuna Sammarinese