San Marino. Lorenzo Busignani risponde alle illazioni di Federico D’Addario in Commissione d’Inchiesta Banca Cis

Riceviamo e pubblichiamo

Mi sento in dovere di inoltrare questo comunicato al Giornalesm in quanto, leggendo le dichiarazioni rilasciate dal Sig. Federico Daddario alla Commissione d’inchiesta sul CIS, viene ripetuto da lui il mio nome tre volte.

La prima dicendo che il Daddario si sarebbe dimesso dall’incarico di presidente di una fantomatica associazione di giovani imprenditori per via di un litigio tra lui e l’Ing. Grandoni e che quest’ultimo avrebbe dato al sottoscritto la presidenza al suo posto. Non solo non so nulla di questa associazione di cui non vi è traccia nemmeno cercandola su Google, ma il sottoscritto non è mai stato nominato da nessuno in alcuna associazione. All’epoca avevo fondato con una trentina di ragazzi l’Associazione E.C.S.O., con la quale il Daddario non ha mai avuto rapporti.

La seconda volta Daddario sostiene di aver ricevuto una proposta per l’incarico di Presidente del Convention Visitor Bureau Spa e di non aver accettato per poi lasciare l’incarico a me. La realtà è che Daddario non è mai stato candidato per la presidenza come non lo sono stato io. Il Congresso di Stato mi ha nominato come membro del Consiglio d’Amministrazione del Convention Visitor Bureau Spa con il benestare dei vertici delle associazioni di categoria dell’epoca. Tale incarico non era remunerato ed ero stato scelto per via della mia conoscenza in ambito turistico in quanto vi operavo da oltre 10 anni.

La terza volta che vengo nominato è inerente alla mia presenza negli uffici dell’Ing. Grandoni la notte dello spoglio elettorale. Confermo di essere stato negli uffici dell’Ing Grandoni assieme ad amici e ad almeno altre 80 persone, la sera stessa sono anche stato nella sede della Democrazia Cristiana e in diversi altri posti per poi festeggiare la vittoria della coalizione Democristiana che avevo sostenuto.

Lorenzo Busignani