Finalmente assisto ai primi segnali di dialogo, confronto, collaborazione fra le piccole opposizioni.
Bene… Peccato, però, che ancora nessuno sembri aver compreso che, per osteggiare gli scellerati piani della maggioranza attuale, è necessario sfruttare tutte le forze in campo, non limitando, come anche ora accade (si veda la serata “Tutto quello che non vi hanno detto sul polo del lusso”, prima iniziativa congiunta fra le opposizioni) le iniziative ai soli movimenti o partiti marcatamente di sinistra.
E gli altri, ovvero San Marino 3.0, Liberamente San Marino, il nascente M5S San Marino? Perchè sono stati ignorati dalle opposizioni parlamentari, nonostante il prezioso apporto che avrebbero portato anche alla battaglia contro il “polo del lusso” e, più genericamente, alle battaglie di rinascita, non solo economica, della Repubblica?
Evidentemente, mantenendo il vizio di un vecchio modo di fare politica, dove l’interesse del partito, del movimento, della “bottega” è anteposto a quello del Paese o della battaglia in sé. La piccola opposizione di sinistra, così, sacrifica l’apporto prezioso che gli altri movimenti civici avrebbero potuto dare alla campagna di informazione sul polo del lusso, nel timore che il coinvolgimento, anche degli altri, pur dando più forza alla campagna stessa, potesse dirottare verso altre forze il consenso derivante dal malcontento popolare.
E non è la prima volta che i movimenti non sono capaci di catalizzarsi attorno a fini comuni. La storia è sempre la stessa: i movimenti radicalizzati a sinistra, anche estrema, in quella indisponente saccenza e arroganza tipica di una tramontata estrema sinistra radical-chic, identificabile qui sul Titano in Rete, Civico 10, Sinistra Unita e un paio di “esuli”, che indebitamente vuole presentarsi al Paese come unica alternativa al “sistema”.
Ma così non è! La speranza è che tutti questi piccoli insignificanti cespugli, accomunati dal dichiarato intento di perseguire il solo interesse del Paese e superare al più presto il devastante momento politico-morale-economico che sta uccidendo la nostra amata Repubblica, sappiano collaborare fra loro. Fra tutti loro. Del resto, siamo in emergenza e non può certo far male una opposizione unita, quindi più forte, che potremo definire di “emergenza nazionale”, in cui sappiano confluire tutte le forze socialiste e liberali, unite in un progetto chiaro e di rifondazione del Paese.
La serata informativa sul Polo del Lusso, poi, che senso ha organizzarla successivamente al voto in Consiglio sul medesimo progetto? Non era meglio, più sensato, magari si sarebbe rivelata in grado di ribaltare l’esito consigliare, organizzare la serata prima della votazione parlamentare?
Non sarebbe meglio, almeno nel merito di questa battaglia contro il Polo del Lusso che ha visto scendere in campo anche le palesi critiche delle associazioni di categoria e dei sindacati, oltre che di tutte le opposizioni parlamentari e extraparlamentari, organizzare una manifestazione vera e propria?
Comunque, finalmente qualcosa si muove. I primi segnali di aggregazione, pur parziale, fra alcuni movimenti di minoranza si sono visti. La speranza è che questo processo di collaborazione si completi unendo, nella salvaguardia delle diverse identità, tutti i nuovi movimenti nella stessa battaglia e che certi personalismi, certi steccati ideologici, certe supponenze di superiorità morale e intellettuale, possano definitivamente superarsi. Almeno per questo periodo di emergenza in cui la differenza non è fra destra e sinistra ma fra chi persegue un rinnovamento radicale e vero e chi, invece, un rinnovamento di facciata e finto…
Lorenzo Faetanini