San Marino. Lorenzo Forcellini Reffi (DML): Il governo dei “no” e il futuro che ci negano

C’è una prassi ossessiva che segna l’azione di questo Governo: la bocciatura sistematica riservata alle iniziative delle opposizioni, alle istanze della società civile e al buon senso. Un “no” metodico e pregiudizievole che sta svuotando il significato stesso del confronto democratico. Ogni proposta delle minoranze parlamentari, anche quando è fortemente avallata dal consenso dei cittadini, viene infatti rifiutata senza margine di discussione. Al che, ci si potrebbe chiedere: a cosa serve studiare proposte alternative o presentare emendamenti, se la risposta è sempre e comunque un rigetto automatico?
L’emblema di questa deriva è la riforma IGR. Per Governo e Maggioranza era la riforma migliore del mondo, equa e perfetta, “si tira dritto”. Migliaia di cittadini sono scesi in piazza in due storici scioperi generali. Sindacati e imprese, uniti, ne hanno denunciato le criticità. I frontalieri, ovvero forza lavoro fondamentale, sul piede di guerra. Una riforma talmente equa e perfetta che il risultato è stato una “retro con grattata” che fa rumore, ovvero un provvedimento stravolto a suon di emendamenti non condivisi ed incontri con i Sindacati.
Un disastro. La Maggioranza? Festeggia, fioccano complimenti e ringraziamenti. E’ come festeggiare un occhio nero perché poteva essere un dente in meno. Mah…
Nel frattempo si accumulano le contraddizioni: i bilanci dello Stato sono perfetti però se non recuperiamo 20 milioni siamo in mutande; l’Accordo UE è praticamente fatto ma non si trova la penna per firmarlo; le informazioni sul negoziato sono disponibili per tutti ma è impossibile avere informazioni certe da dare; tutti d’accordo sullo strumento del referendum, ma nessuno lo vuole; fondamentale la digitalizzazione ma l’Agenda Digitale viene bocciata. Si parla in un modo e si agisce in un altro, mentre il mondo va avanti e l’unico a rimanere indietro è San Marino.
Lo sentiamo con forza, in particolar modo ora, dopo essere rientrati da un viaggio negli Stati Uniti, dove abbiamo portato la voce del nostro Partito. In un grande contesto internazionale, tra imprenditori, politici e diplomatici, si è parlato di aerospazio, di digitalizzazione, di intelligenza artificiale, di comunità energetica. Settori che noi di DOMANI – Motus Liberi indicavamo come strategici già tre anni fa, quando eravamo al governo, e che furono bollati come “fantascienza” da chi ora dovrebbe dare risposte strategiche ai cittadini su innovazione e futuro.
Oggi il mondo corre in quella direzione, e San Marino? Il nostro Governo se la ride. Mentre le grandi nazioni si contendono pezzi di futuro, da noi si discute di aiuole, spartizioni di potere ed equilibri politici. La frustrazione è enorme, perché le potenzialità del nostro Paese sono immense. Possiamo essere quel partner agile, veloce nel legiferare, che attira investimenti e crea economia reale. Più società, più sviluppo, più introiti per lo Stato, meno debito, più soldi per le politiche sociali. È un circolo virtuoso possibile, ma serve coraggio. Serve un’alternativa ai soliti schemi della “politica politicante”, lo diciamo da tempo.
Non servono slogan né trionfalismi: serve progettualità, trasparenza e responsabilità. Le riforme vanno discusse, i conti vanno spiegati, i cittadini vanno coinvolti. L’opposizione non è un fastidio da eliminare, è parte della democrazia. E quando emendamenti e proposte vengono sistematicamente bocciati senza un confronto serio, la politica perde credibilità. Non è un dettaglio formale: è la negazione del senso stesso della rappresentanza.
A chi crede che sia possibile una San Marino moderna e competitiva, chiedo: fatevi sentire. Non lasciate che la rassegnazione vinca. Noi di DOMANI – Motus Liberi ricerchiamo entusiasmo e prospettive: vogliamo un Paese che guardi avanti e dia spazio a chi vuole costruire consapevolmente, non a chi vuole solo comandare per mantenere “il potere”.

Comunicato stampa
Lorenzo Forcellini Reffi
Presidente di DOMANI – Motus Liberi