San Marino. Loretta Menicucci, Presidente Unas: “SOCIETÀ MALATA CHE CONDONA LE COLPE DEI FURBI. Contentino risposta a nostro Sos” (articolo completo)

Con la crisi che sta colpendo duro le dichiarazioni del Segretario Zafferani in merito all’istanza d’Arengo sul lavoro nero sono state accolte come l’ennesima risposta di chi non capisce l’urgenza di questo problema. A dirlo è la Presidente di Unas Loretta Menicucci che ha dichiarato di non essere affatto soddisfatta dell’esito dell’istanza e ciò a dispetto del fatto che sia stata accolta. “Sentir dire da un Segretario – ha puntualizzato – che sarà complesso mettere in campo dei provvedimenti è, al punto in cui siamo, davvero inaccettabile.

Mi aspettavo venisse detto che da domani avremmo avuto tolleranza zero. E invece l’impressione è che con l’approvazione di queste istanze si prendano soltanto in giro i cittadini. Non è un contentino che vogliamo ma una soluzione celere per un problema che rischia di compromettere l’intero sistema sociale ed economico.

Del resto le tasse, le patrimoniali, le minimum tax, la smac, le hanno introdotte dall’oggi al domani. Con la stessa rapidità deve essere risolto il problema del lavoro nero e non si dica che non è possibile entrare nelle case delle persone o che vanno fatti controlli bancari o fiscali: è ormai chiaro a tutti che il denaro del lavoro nero non può essere assolutamente rintracciato. Se si fa una segnalazione perché si è sicuri che in una determinata casa viene svolto lavoro nero, ci deve essere una legge per poter fare immediatamente i controlli, questo servirebbe come deterrente per i trasgressori.

Le sanzioni del lavoro nero devono colpire tanto i lavoratori quanto gli utenti. I cittadini devono sapere che chi offre lavoro nero non paga tasse, non è tenuto al rispetto delle normative, non contribuisce al fondo pensioni nonostante paradossalmente in un futuro possa contare sulla cosiddetta pensione sociale. A questo sistema è necessario ribellarsi perché quella dove ci troviamo a vivere è una società malata in cui ci sono continui condoni che ‘cancellano’ il reato, premiando l’evasore. Io credo sia arrivato il momento di premiare la parte sana dell’economia riconoscendole la tutela e il rispetto che merita. Perché altrimenti indossare l’elmetto e combattere ogni giorno una guerra per pagare i dipendenti, i contributi, le tasse rimanendo competitivi, non sarà servito a nulla.

Non voglio pensare di dover dire come provocazione agli artigiani “A questo punto è meglio l’illegalità tanto i controlli non possono essere fatti quindi chi evade alla fine è premiato. La politica è chiamata a trovare soluzioni e sostenere le imprese sane”. “Si pensa – ha chiuso – infatti tanto ad attrarre investitori da fuori ma non c’è alcuna attenzione verso chi è già qui a sostenere il Paese, quelli sì che sono i veri eroi!”

La RepubblicaSM