San Marino. L’organo Tamburini per la Chiesa San Francesco, domani pomeriggio alle 18,30

schermata-2016-09-28-alle-07-05-23 schermata-2016-09-28-alle-07-05-48La presenza dei frati Francescani a San Marino ha origini antiche. Le prime tracce risalgono alla fine del XIII secolo, poche decine d’anni dopo la morte di San Francesco. Nel XIV secolo la comunita? sammarinese decise di trasferire il convento, sorto originariamente in localita? Serrone, all’interno della citta? affinche? fosse protetto dalle mura fortificate. La comunita? francescana e? divenuta nel tempo parte integrante della societa? dello Stato indipendente condividendo con esso i momenti difficili e le conquiste sulla strada della liberta? e della democrazia. La Chiesa, opera dei maestri comacini, e il convento sono stati sede di un’intensa attivita? culturale che oggi si manifesta nella bellezze delle opere della Pinacoteca, e si concretizza con una prestigiosa sede per le esposizioni temporanee e degli uffici di ricerca e di restauro del Museo di Stato. In anni recenti uno dei frati, Padre Stipa, ha dato origine alla corale di San Marino e ha fatto costruire da famosi organari della ditta Tamburini, uno strumento di pregio e ottima sonorita?, che pero? oggi ha la necessita? di essere restaurato.

Grazie al decreto “Pro cultura”, (che consente una forte riduzione delle imposte sul reddito di imprese e privati cittadini) voluto dalla Segreteria di Stato, si e? deciso di dare vita ad una campagna di raccolta fondi per sostenere l’intervento, che dando ulteriore prestigio alla Chiesa ne consentira? una piu? intensa frequentazione, alimentandone la funzione culturale e civile.

Giovedi? 29 settembre (ore 18), alla presenza di Padre Corsini che raccontera? la storia dei 750 anni della presenza francescana e dell’organaro incaricato del restauro e dell’ampliamento dell’organo, i sammarinesi potranno godere della buona musica dell’attuale organo e, se lo vorranno, venire informati della campagna di fund raising che consentira? ai frati di San Francesco di lasciare un altro indelebile segno della loro presenza storica nella Repubblica di San Marino.