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  • San Marino. L’”ORIUOLO” o la “LISCIA” … di Paolo Forcellini

    Bufere di neve sono state registrate in Abruzzo che hanno imperversato

    con certi nubifragi che hanno recato gravi danni altrove L’attrezzatura di

    San Marino con i suoi spazzaneve e squadre di spalatori ha fatt o sì che

    solo per poche ore le strade fossero bloccate mentre l’interruzione della

    corrente non ché il sistema telefonico sono stati prontamente riatti vati Il

    freddo impellente e le previsioni meteorologiche che non accennavano ad

    un prossimo miglioramento, hanno fatto rinascere anche la “liscia” od “oriuolo”,

    specie di un bob in miniatura fatto di neve infarcita e gelata al soffio

    della tramontana, con sponde laterali ti rate a raffetto lungo il pendio di via

    Giosuè Carducci che è la località più adatta alla “liscia” in quanto è esposta

    a tramontana e scarsamente battuta dal sole e per lo più dal lato destro

    presenta solo lunghi muri di sostegno senza abitazioni senza strade laterali

    d’accesso per cui la “liscia” potesse costi tuie un disturbo. La liscia è l’unica

    atti vità invernale a San Marino dove non esistono campi da sci o piste gelate.

    I vecchi Coloro che si assumevano l’impresa della liscia facevano a gara

    per presentarsi primi alla Reggenza a chiedere il “raff ett o” che sarebbe la

    sagoma con la quale i costruttori, curvi con i piedi nel giaccio e le mani nella

    neve intrisa co, ti ravano la “liscia” fra un binario di legnami distanti fra loro

    38 cm. E questa era la misura con la quale venivano costruite le scarannine,

    che avevano due patti ni d’acciaio perché potessero raggiungere alte

    velocità. La via è lunga 300 mt. Finisce al Macello dove finiva la “liscia” e i

    corridori si rialzavano per risalire per la successiva discesa. Giovani ed anziani,

    professionisti ed operai, studenti ed impiegati, si abbandonavano per

    svariate ore della giornata con entusiasmo al brivido dell’oriuolo. Caratteristi

    ci erano i carrozzoni: fi le molteplici di scarannine in cui ognuno di quelli

    che stavano davanti stringeva sott o il braccio le caviglie di quello che stava

    retro e così via. I carrozzoni raddoppiavano la velocità ed ondeggiando

    sembravano mastodonti ci millepiedi e non era raro il caso che, nonostante

    un buon guidatore, si verificassero ruzzoloni colletti vi.. (omissis) Il fiuto degli

    operai sammarinesi che non ha bisogno di previsioni meteorologiche

    ufficiali, ha senti to che il freddo , improvvisamente il 10 gennaio sarebbe

    durato ed hanno corso il rischio; il rischio perché altrettanto improvvisamente

    avrebbe potuto alzarsi il garbino che squaglia la neve come la cera al

    fuoco, e frustrare la fati ca e gli stenti di chi ha lavorato notte e giorno sott o

    la sferza della tramontana. Si corre da più giorni e le speranze sono rosee;

    ma prima o poi arriverà il garbino preannunciato dallo stillicidio serale dei

    candelozzi e…addio “liscia”, e chissà che Canducci non tiri fuori una nuova

    tiritera come quella che gli studenti cantarono sott o le finestre con amara

    ironia a Malton in occasione della sua scomparsa:“Pore Malton, le mort la

    lescia.”

    ( DA LO STRADONE) Art. di Francesco Balsimelli sul Resto