SAN MARINO. “L’OSCENITÀ IMPOSTA COME ARTE”, NOTA DI UN GRUPPO DI CITTADINI

 

Vedendo le immagini “artistiche” che da qualche giorno sono state nuovamente imposte alla
vista di chiunque si sposti lungo la superstrada, si passa da un iniziale effetto di straniamento
ad un senso di disgusto, come solitamente avviene quando la volgarità viene veicolata in modo
subdolo, aggirando volutamente i confini della sensibilità e del senso del pudore altrui.
Sono immagini violente, forzano a guardare attraverso un buco della serratura da cui
vorremmo distogliere lo sguardo perché non vogliamo prestare il nostro occhio allo squallore
di questi “estratti da video omo-erotici, normalmente esperiti attraverso l’intimità di uno
schermo”.
Il pubblico deve essere sempre rispettato, anche quando lo si vuole provocare.
E se non tutte le immagini esibite sono esplicite, non è vero che perdono ogni “relazione col
referente semantico”, ad esso rimandando invece volutamente ancorché allusivamente ma in
modo disonesto, surrettizio, coatto.
A mio parere siamo lontani dall’arte. Siamo piuttosto in presenza di un tentativo, in verità
piuttosto grossolano, di abituarci inconsciamente a modificare quell’innato senso del pudore
che fa da sentinella alla nostra intimità e alla nostra coscienza.
Siamo già sazi di volgarità, esibizionismo, spudoratezza, sfacciataggine, squallore. Ormai
debordano dovunque. Per favore, fateci andare da Città a Serravalle senza dover assistere alle
suggestioni omo-erotiche di qualcuno. Se non altro, facciamolo per rispetto ai nostri bambini e
alle persone psichicamente più fragili.
Auspichiamo quindi che vengano presto rimosse da chi ha il dovere di curare il bene comune.

 

Un gruppo di cittadini indignati