Il virus non molla, anzi questa seconda ondata è forse peggio della prima. La curva dei contagi scende, ma piano, troppo piano, il che potrebbe far pensare ad una terza ondata a Natale, o subito dopo. A San Marino, la media giornaliera dei nuovi contagi è sulle 30 unità, con picchi che sono saliti fino a 42. Sono mediamente 300 i tamponi eseguiti giornalmente, tra il driv-in e quelli di chiusura malattia. Il secondo tampone è spesso necessario perché la positività ha tra i 7 e i 10 giorni di incubazione. Il rapporto tra tamponi eseguiti e contagi è mediamente sul 10 per cento. Insomma, non ne siamo fuori per niente. Ma l’esperienza maturata in questi mesi, ha portato ad un approccio più strutturato delle mille problematiche al seguito di un’epidemia di tale portata.
“L’ospedale non ha chiuso” dice con orgoglio il direttore ospedaliero Ivonne Zoffoli nella conferenza stampa di metà settimana. E fa il paragone con quanto successo durante la primavera scorsa, quando l’intera struttura era stata riconvertita in ospedale Covid. Cioè si trattavano solo i contagiati, mentre tutti gli altri ammalati sono stati lasciati in attesa. Sale operatorie chiuse, reparti dimezzati, trattate solo le urgenze.
Poi, durante i mesi estivi, si è provveduto alla riorganizzazione, riaprendo reparti, ambulatori e servizi; preparandosi alla nuova ondata che si sapeva sarebbe arrivata, e soprattutto recuperando le lunghissime liste di attesa. La dottoressa Zoffoli cita solo un dato, quello della dermatologia, che nei due mesi e mezzo del lockdown aveva accumulato quasi mille visite. Ora tutte smaltite. Così pure gli interventi chirurgici che oggi, in piena seconda fase, vengono quotidianamente eseguiti sulla base di una programmazione a suo tempo prevista fino a Natale. Si è cercato di scaricare anche la tensione sulla terapia intensiva, dirottando i pazienti no-Covid nella sala risveglio del blocco operatorio, con altri letti di terapia intensiva. Tutto il resto, è pienamente operativo e funzionante. Tra l’altro, anche i pazienti provenienti dal Casale la Fiorina, tra cui un centenario e gli altri dai 90 in su, stanno tutti bene, nonostante le pluripatologie. Attualmente sono 12 i positivi al Covid, ma qualcuno potrebbe essere rimandato indietro a breve, nella casa di riposo.
“L’ospedale che tiene botta” esemplifica tirando un sospiro di sollievo il direttore ospedaliero. Il suo grazie a tutto il personale medico, paramedico e infermieristico, che non guarda a ferie o permessi, è doveroso, ma non banale, anzi è quasi commovente, perché sa bene quanti sacrifici stanno dietro al buon andamento dei servizi e alla possibilità di dare una risposta a tutti i cittadini. Ma nessuno di loro dorme sonni tranquilli perché la terza ondata potrebbe essere alle porte. Un grande punto interrogativo, infatti, si addensa sul Natale e sulle festività di fine anno. Il fatto di poter circolare, andare a fare shopping, mangiare al ristornate, vedersi per un aperitivo con gli amici, presenta una grande dose di rischio. Gli effetti delle misure più restrittive adottate con il decreto 206, non sono al momento verificabili perché bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Nel frattempo aumenta la frenesia del Natale, con tutto il coro di lamentazioni perché non si può andare in vacanza, non si possono fare feste danzanti, non si possono fare i veglioni con centinaia di persone e neppure i grandi raduni familiari. Soprattutto, è meglio stare lontani dai nonni. Dovrà essere il banco di prova per ogni cittadino nella direzione di “una nuova normalità”. Altrimenti sarà davvero un problema per tutti.
Nel frattempo, siccome l’unica via d’uscita sarà la scienza, anche San Marino sta lavorando per l’acquisto del vaccino. O dei vaccini. Un comitato apposito si riunisce periodicamente per stabilire le quantità necessarie ed individuare le linee di pianificazione per la somministrazione. La Segreteria di Stato alla Sanità, dal canto suo, ha già siglato i protocolli di intesa con l’Italia per il reperimento delle dosi necessarie. Tra qualche giorno, anche su questo fronte, si avranno notizie più precise.
a/f