Riceviamo e pubblichiamo
Sin da ragazzini, quando ci si preparava alla prima Comunione, durante il catechismo ci veniva insegnato quanto fosse particolarmente importante, tra tutti i dieci comandamenti, l’ottavo e cioè il “non dire falsa testimonianza”.
Al netto delle proprie convinzioni religiose si tratta di un principio basilare del nostro vivere comune che dovrebbe essere rispettato da tutti, privati cittadini e pubblici ufficiali.
Mi chiedo, allora, perché tutto questo silenzio rispetto alla traballante deposizione del Dottor Alberto Buriani innanzi alla Commisione CIS?
Il Dottor Buriani in ragione di specifiche domande sui suoi rapporti con il mondo CIS, capitanato dall’Ingegner Grandoni, ha risposto liquidandoli a rapporti professionali. Ma quella foto scattata presumibilmente da Daniele Guidi in cui il Dottor Buriani è ritratto, nel 2007 a bordo di un aereo, insieme a Grandoni, Stefania Lazzari e Fabio Berardi sembrerebbe dire diversamente.
Si tratta di solo di una malevola o sfortunata coincidenza, suvvia!
Il Dottor Buriani ha avuto un ruolo di primo piano in Tribunale. Ha rappresentato la Repubblica di San Marino, presso organismi internazionali, godendo di un fortissimo rapporto fiduciario con le istituzioni del nostro Paese. Quel che oggi emerge pone però la sua posizione, peraltro già sottoposta ad azione di sindacato, sotto una luce discutibile e allarmante.
La classe dirigente di questo paese è così ingenua pensando che questa tempesta scoppiata con la relazione su Banca CIS non abbia già attirato esternamente l’attenzione di tanti interlocutori ed organismi internazionali?
Magari proprio quelli che valuteranno la nostra capacità di reazione nel circoscrivere immediatamente le distorsioni emerse.
PS: Una domanda. Ma se al posto del Presidente della Commissione ci fosse stato il Dottor Buriani a condurre l’interrogatorio cosa avrebbe fatto dopo aver sentito i tanti “non so” e “non ricordo” ascoltati nel file audio? La risposta non è poi tanto difficile…
Un lettore un po’ nervoso
