San Marino. Lucio Amati, considerazioni sulla venuta del Presidente Napolitano

Lucio AmatiDomani arriva il Presidente della Repubblica Italiana Napolitano e qui a San Marino ho letto ed ascoltato molte voci, molti interventi e non mi sono riconosciuto in nessuno di essi.

Ed allora voglio provare ad esprimere i miei sentimenti.

Premetto che sono nato italiano, poi negli anni ’60 la Commissione dello Stato Civile della Repubblica di San Marino ha riconosciuto che mio padre e la sua famiglia “appartenevano a famiglia sammarinese per origine” e così ho vissuto un po’ di tempo con due nazionalità, quella italiana e quella sammarinese.

Poi mi sono reso conto che Italia e San Marino erano obbligatoriamente in rotta di collisione ; da italiano, mi disturbava molto che all’interno dei miei 300 mila e passa kilometri quadrati ci fosse un puntino che pretendeva di essere indipendente, fare  leggi proprie, disconoscendo l’autorità italiana.

Da sammarinese, invece, mi sembrava che San Marino, forte del suo destino e della sua indipendenza, avesse il diritto/dovere di valorizzarla, sia in termini sociali, che economici, che politici.

E così ho dovuto/voluto scegliere ed ho rinunciato alla cittadinanza italiana e così da tanto tempo sono solo sammarinese.

Ciò detto e prescindendo da considerazioni personali, sono un po’ stanco di questa Italia e della politica razzista e prepotente che sta portando avanti ormai da quasi una decina d’anni nei confronti della Repubblica di San Marino.

Un giorno sapremo da chi è stato ordinata e chi ha voluto questa aggressione italiana nei confronti di San Marino, ma in questa azione vediamo con chiarezza due iniziative parallele, aventi un unico obbiettivo, e cioè IL COMMISSARIAMENTO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO :

  1. La prima era una aggressione che metteva in campo tutte le forze italiane : i media innanzitutto e poi, poiché l’Italia ce l’ha nel sangue il “non essere insensibile al grido di dolore che da tante parti si leva verso di Lei”, la Magistratura, la Finanza, la Banca d’Italia, ma anche poliziotti e vigili urbani, come sanno tutti coloro che hanno viaggiato in Italia con targa sammarinese.   E così hanno cominciato i media, descrivendo San Marino non molto più che un rifugio di malavitosi, dediti ad ogni nefandezza.  E così naturalmente alcuni “magistrati coraggiosi” hanno dovuto procedere ad arresti, ed ecco allora gli arresti del vertice di Asset Banca nel gennaio 2006 (e ancora non è cominciato in Italia il processo) ; e poi gli arresti della Cassa di Risparmio ; e poi gli arresti del Credito Sammarinese ; i sequestri degli aerei e delle barche (con dissequestro della Cassazione Italiana) ; e la roboante scoperta che le organizzazioni criminali che tutto il mondo conosce come italiane, figlie e prodotto della società italiana, avevano  un po’ attecchito anche a San Marino, oltre che in Germania, Francia, Stati Uniti e qualche altro paesello  ; allora ecco tanti solerti italiani correre in aiuto a San Marino, il procuratore Giovagnoli dire che “serve un protettorato italiano” ; e tutti i professionisti dell’antimafia, come li chiamava Sciascia, eccoli a coltivare una nuova area di business qui tra noi, accolti con entusiasmo da un po’ di ingenui sammarinesi che non hanno ancora capito che questo era l’ennesimo step della occupazione italiana del nostro Paese….etc….

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  1. La seconda  era contemporaneamente,  l’occupazione da parte di cittadini italiani di tutti i centri di potere e di gestione della cosa pubblica esistenti nella Repubblica di San Marino ; e così abbiamo italiani e pressoché solo italiani nella Magistratura ; abbiamo italiano il vertice della Gendarmeria, con l’autorità di riscrivere organizzazione e regole di tutte e tre le Armi Sammarinesi ; abbiamo italiani al vertice di Banca Centrale, con facoltà e diritto di decidere quale banca debba vivere e quale morire, chi debba vedersi derubato della propria banca e chi debba trovarne alcune in dono ; italiani sono al vertice di San Marino RTV, così tra poco con Pippo Baudo e Costanzo uno che voglia vedere quella che riteneva una rete sammarinese , penserà di essere capitato su un ennesimo canale italiano ; italiano è il Direttore Generale del più grande datore di lavoro sammarinese, la Pubblica Amministrazione ;  italiani sono il Rettore della nostra Università ed i Docenti ; italiano è il responsabile Interpool  in San Marino ; sono sammarinesi, invece, generalmente, gli impiegati e gli uscieri.

 

Allora cari sammarinesi, diamoci una sveglia!!!

E’ certo vero che noi abbiamo esagerato, è vero che abbiamo perso il senso della misura, è vero che abbiamo commesso molti errori!!!

 

Ma questa Italia, l’Italia del MOSE, l’Italia dell’Expo di Milano, l’ Italia dei Generali della Finanza in carcere,  l’Italia della corruzione eretta a sistema, l’Italia della evasione fiscale, l’Italia della criminalità organizzata, l’Italia di Unicredit e MPS denunciati per usura, questa Italia che scenda per favore dal piedistallo, che la smetta di dare lezioni di moralità e che apra un tavolo di confronto con San Marino, in virtù del quale si riscrivano le regole di “buon vicinato”, alla luce delle esperienze vissute, degli errori fatti da entrambe le parti e del riconoscimento della “pari dignità” tra i due Stati.

 

Grazie per l’attenzione

 

Lucio Amati