
L’invasione russa dell’Ucraina non pone solo un problema morale di solidarietà verso un Paese ed un popolo mostruosamente aggredito da una potenza nucleare che spudoratamente afferma il suo “diritto” di ricostruire l’impero zarista e spadroneggiare a suo piacimento .
Pone altresì il problema del mantenimento dell’ordine internazionale e della coesistenza pacifica degli stati in un quadro di norme e di istituzioni credibili e rispettate .
A questo proposito non sarà sfuggito a nessuno l’assenza pressochè completa dell’ONU che invece dovrebbe essere la sede principe del confronto pacifico e della risoluzione dei conflitti e delle tensioni internazionali .
L’Europa ha trovato finora una sostanziale unità nel sostegno all’Ucraina anche se non sono mancati i distinguo ed i mal di pancia . In modo particolare la Germania ha mostrato in modo palese come il legame economico privilegiato con la Russia ( fonti energetiche cedute dalla Russia a basso costo in cambio di tecnologia e prodotti finiti tedeschi) sia stato e sia molto condizionante la politica estera della Germania estremamente riluttante a compiere passi decisivi (leggi armamenti ) a sostegno dell’Ucraina .
Sempre l’Europa , lenta , burocratica e complicata, è ben lungi dal costruire e dal disporre di una forza militare di difesa autonoma e credibile che la renda a tutti gli effetti una potenza politica oltre che commerciale .
L’ombrello Nato si è rilevato indispensabile e vitale per difendere il nostro modello politico e sociale . Lo ha capito anche Giorgia Meloni (un po’ meno i suoi bizzosi e un po’ recalcitranti alleati) che da antieuropea è diventata obtorto collo fervente europeista e filoatlantica .
Questo significa , piaccia o meno, Che il ruolo degli Stati Uniti come capofila delle democrazie e dell’occidente in generale viene confermato ed esaltato proprio dalla brutalità della politica espansionistica russa e dalla debolezza dell’Europa che non è in grado di assumere posizioni autonome non avendo la forza per eventualmente difenderle .
L’Inghilterra ,orgogliosamente isolazionista e pericolosamente uscita dalla Comunità Europea ,si trova ora a mal partito e deve fare i conti con le drammatiche conseguenze di essere un Paese medio-piccolo che deve confrontarsi da solo con giganti quali la Cina , l’India , la Comunità Europea e gli stessi Stati Uniti che pur amici , ovviamente tirano innanzitutto acqua al loro mulino .
Gli inglesi non sanno come tornare indietro e nei giorni scorsi si era addirittura ipotizzato di un incontro di re Carlo III con Ursola Von Der Leyen per cercare di superare alcune empasse come quello del confine dell’Irlanda del nord. Intanto nel Paese scarseggiano viveri , farmaci e si sono persi migliaia di posti di lavoro .
Non si può ovviamente non considerare la Repubblica Popolare Cinese e la sua politica ,ormai realtà, di divenire potenza globale , alternativa agli Stati Uniti . La Cina è solo apparentemente ambigua verso il conflitto Russo-Ucraino . Ha interessi che duri perché poi si mangerà in un sol boccone una Russia indebolita , sfiancata , tecnologicamente arretrata ed isolata completamente dal mondo occidentale .
Queste sono alcune delle dinamiche attualmente attive sul tappeto internazionale .
L’occidente ha un interesse vitale e non solo morale a sostenere l’Ucraina . sostenere vuol dire armare e metterla in condizioni di difendersi e possibilmente di riprendersi almeno parte dei territori occupati dai russi . Questo e solo questo le consentirebbe poi di sedersi ad un tavolo negoziale . questo significherebbe però anche il fallimento dell’invasione russa e probabilmente la fine della dittatura putiniana . Infatti i dittatori possono solo vincere ma mai negoziare perché questo in realtà per loro significa in ogni caso aver perso .
La fine della dittatura putiniana in qualunque modo, anche cruento, essa avvenga, è a questo punto un obiettivo primario di un Occidente forse risvegliato ma che, in passato , in cambio del gas aveva fatto finta di non vedere cosa era successo in Cecenia , in Georgia , in Crimea , in Siria ecct. , operazioni della stessa natura dell’invasione dell’Ucraina : ricostruire l’impero zarista e la sua potenza.
In conclusione per l’Occidente e la sua Alleanza militare (NATO) è politicamente e moralmente giustificato il sostegno militare all’Ucraina ed al suo straordinario popolo , sostegno militare che deve essere puntuale ed adeguato a controbattere alla forza dell’aggressore . I sacrifici anche economici che ne derivano sono in realtà investimenti per la difesa della nostra Libertà .
E San Marino ?
Ricordate la vecchia canzone di Jose Feliciano : paese mio che stai sulla collina/disteso come un vecchio addormentato… , siam messi cosi ,un governo fermo, fermissimo e tutti con la testa girata verso lo specchietto retrovisore a sperare in un improbabile ritorno al passato .
Dario Manzaroli