San Marino. L’UE accelera sull’Accordo di Associazione: “Non deve essere misto” … di Joel Carrillo Picòn (Andorra)

Joel Carrillo Picòn

L’eurodeputata del gruppo Socialista e Democratico, Laura Ballarín, ha presentato il 3 giugnoun’emendamento al Parlamento Europeo con l’obiettivo di qualificare l’Accordo di Associazione tra Andorra, San Marino e l’Unione Europea come accordo non misto, il che eviterebbe la necessità di ratifiche da parte dei parlamenti nazionali e ne accelererebbe l’entrata in vigore.

La proposta si inserisce nel quadro di un consenso crescente nelle istituzioni europee attorno all’accordo, che aprirebbe l’accesso dei due microstati al mercato unico europeo, con regole adattate ma obblighi condivisi in materia di libera circolazione, fiscalità e protezione dei consumatori.

Secondo Ballarín, “dopo dieci anni di negoziati, è il momento che l’Unione Europea dia un segnale politico chiaro. La dimensione dei Paesi non deve pregiudicare la loro integrazione”. Il suo emendamento mira a semplificare l’iter procedurale evitando ostacoli politici nei parlamenti nazionali.

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La posizione su Ucraina ha pesato a favore

Una delle leve che ha migliorato la percezione dell’accordo in sede comunitaria è stato il cambio di linea diplomatica di Andorra e San Marino in merito alla guerra in Ucraina. I due Paesi hanno adottato posizioni più allineate con Bruxelles, sostenendo apertamente le sanzioni e l’ordine internazionale promosso dall’UE. Fonti della Commissione Europea sottolineano che questo allineamento strategico ha avuto un impatto positivo sulla valutazione geopolitica dell’accordo.

La Francia è prudente, ma non bloccherà l’accordo

Nonostante il sostegno crescente, la Francia continua a mostrarsi reticente. Secondo fonti diplomatiche, Parigi teme un “precedente pericoloso” e un trattamento più favorevoleverso Andorra e San Marino rispetto a quanto previsto nell’accordo con il Mercosur, ancora bloccato per ragioni ambientali e agricole.

Tuttavia, durante un incontro confidenziale avvenuto all’Eliseo a fine marzo con rappresentanti del Governo andorrano e del principale partito eurocritico del Paese, Parigi avrebbe confermato il proprio appoggio finale al testo, ribadendo però che l’accordo non è in alcun modo rinegoziabile.

il Capo di Governo di Andorra, Xavier Espot, ha sottolineato che sotto la presidenza polacca dell’Unione Europea si sono compiuti “progressi significativi” nell’elaborazione dell’accordo di associazione. Secondo Espot, il clima politico favorevole e l’impegno tecnico delle ultime settimane hanno accelerato i tempi verso una conclusione positiva del negoziato.

Prossimi passi

La Commissione Europea e il Parlamento sembrano convergere sull’idea di un accordo di competenza esclusiva dell’UE, limitando la procedura di adozione a due soli passaggi: l’approvazione del Consiglio e il voto favorevole del Parlamento Europeo. In Andorra, il governo ha già annunciato che sottoporrà l’accordo a referendum nella legislatura in corso.

Se ratificato, si tratterebbe di un passo storico che potrebbe segnare una nuova fase nei rapporti tra l’UE e i microstati europei, tra cui San Marino, a cui Bruxelles guarda con crescente interesse.

Joel Carrillo Picòn